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Strada statale 277 di Calle

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Strada statale 277
di Calle
Denominazioni successive di Calle
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regioni  Basilicata
Dati
ClassificazioneStrada statale
Inizioex SS 96 presso Calle
Fineex SS 103 presso Stigliano
Lunghezza65.400[1] km
Provvedimento di istituzioneD.M. 16/11/1959 - G.U. 41 del 18/02/1960[2]
GestoreTratte ANAS: nessuna (dal 2001 la gestione è passata alla Provincia di Matera)

La ex strada statale 277 di Calle (SS 277), ora strada provinciale ex SS 277 di Calle (SP ex SS 277)[3], è una strada provinciale italiana che si snoda in Basilicata.

La strada ha inizio dall'innesto con la ex strada statale 96 Barese nel territorio comunale di Irsina. La strada procede quindi in direzione sud fino a Calle, frazione di Tricarico, deviando quindi verso sud-est fino ad incrociare la ex strada statale 7 Via Appia non lontano da Grassano.

Il percorso procede quindi in direzione sud, superando il fiume Basento e raggiungendo la stazione di Grassano-Garaguso dove incrocia la strada statale 407 Basentana. Continuando oltre, la strada raggiunge Garaguso, il bivio per Oliveto Lucano e per San Mauro Forte e poi si inerpica fino ad Accettura.

Uscendo dal paese, la strada acquista ulteriormente quota fino a raggiungere il valico di Montepiano (1050 m s.l.m.) superato il quale dopo pochi chilometri la strada si innesta sulla ex strada statale 103 di Val d'Agri a metà strada tra Cirigliano e Stigliano.

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001 la gestione è passata dall'ANAS alla Regione Basilicata, che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia di Matera[4].

  1. ^ (G.U. 28/09/2001)
  2. ^ Decreto ministeriale del 16/11/1959
  3. ^ Regolamento per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche e per l'applicazione del relativo canone (PDF) [collegamento interrotto], su provincia.matera.it, Provincia di Matera, p. 20.
  4. ^ L.R. 7 dell'8/03/1999 (artt. 69-71) (PDF), su aptbasilicata.it, Regione Basilicata - B.U. 17 del 18/03/1999. URL consultato il 23 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2012).

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