Preghiera semplice
La preghiera semplice è una preghiera cristiana, conosciuta a partire dall'inizio del Novecento, attribuita a San Francesco anche se il suo vero autore rimane ignoto.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]È stata pubblicata la prima volta in Francia, nella rivista ecclesiastica La Clochette, da Padre Esther Bouquerel nel dicembre 1912. Il testo era in francese, anonimo, e si intitolava Belle prière à faire pendant la messe. In Italia la preghiera è apparsa per la prima volta sull'Osservatore Romano il 20 gennaio 1916.
È tradizionalmente attribuita a San Francesco anche se non ve ne sono riscontri: secondo lo storico Christian Renoux l'attribuzione al santo sarebbe avvenuta nell'ambito del protestantesimo francese, ma comunque in un contesto francescano[1].
Testo
[modifica | modifica wikitesto]La versione originale di questa preghiera è in francese[2], segue la traduzione in italiano:
«
- Seigneur, faites de moi un instrument de votre paix.
- Là où il y a de la haine, que je mette l'amour.
- Là où il y a l'offense, que je mette le pardon.
- Là où il y a la discorde, que je mette l'union.
- Là où il y a l'erreur, que je mette la vérité.
- Là où il y a le doute, que je mette la foi.
- Là où il y a le désespoir, que je mette l'espérance.
- Là où il y a les ténèbres, que je mette votre lumière.
- Là où il y a la tristesse, que je mette la joie.
- Ô Maître, que je ne cherche pas tant à être consolé qu'à consoler, à être compris qu'à comprendre, à être aimé qu'à aimer, car c'est en donnant qu'on reçoit, c'est en s'oubliant qu'on trouve, c'est en pardonnant qu'on est pardonné, c'est en mourant qu'on ressuscite à l'éternelle vie.»
«
- O Signore, fa' di me uno strumento della tua Pace:
- Dove c'è odio, fa' ch'io porti l'Amore.
- Dove c'è offesa, ch'io porti il Perdono.
- Dove c'è discordia, ch'io porti l'Unione.
- Dove c'è dubbio, ch'io porti la Fede.
- Dove c'è errore, ch'io porti la Verità.
- Dove c'è disperazione, ch'io porti la Speranza.
- Dove c'è tristezza, ch'io porti la Gioia.
- Dove ci sono le tenebre, ch'io porti la Luce.
- O Maestro, fa' ch'io non cerchi tanto:
- Essere consolato, quanto consolare.
- Essere compreso, quanto comprendere.
- Essere amato, quanto amare.
- Poiché è dando, che si riceve;
- Dimenticando se stessi, che si trova;
- Perdonando, che si è perdonati;
- Morendo, che si resuscita a Vita Eterna.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "La «preghiera semplice» non fu scritta da S. Francesco" in Corriere della Sera, 20 gennaio 2009.
- ^ LaClochette.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) La Clochette, vol. 12, dicembre 1912, p. 285.
- Christian Renoux, La prière pour la paix attribuée à saint François, une énigme à résoudre, Editions franciscaines, Parigi, 2001; ed. it. La preghiera per la pace attribuita a san Francesco, un enigma da risolvere, Edizioni Messaggero, Padova 2003.
- Pietro Messa, La Preghiera semplice non di san Francesco ma del beato Egidio, in Forma sororum. Lo sguardo di Chiara oggi, 56 (2019), p. 53ss.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su preghiera semplice
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- San Francesco nell'invocazione di pace, su zenit.org.
- Preghiera per la pace attribuita a san Francesco, su assisiofm.it.
- Non di san Francesco ma del beato Egidio. Origini di una preghiera tanto famosa quanto inautentica, su assisiofm.it.