Post di Moro Real Estate

Boom della Cedolare Secca sugli Affitti: Record d'Imponibile a 20 Miliardi L'anno fiscale 2022 ha confermato un trend costante nel tempo per quanto riguarda la cedolare secca, come attestato dalle ultime dichiarazioni del 2023. La cedolare secca, che sostituisce diverse imposte come l'IRPEF, ha raggiunto un nuovo record d'imponibile, quasi toccando la soglia dei 20 miliardi di euro, con un'imposta dichiarata di oltre 3.4 miliardi di euro. Secondo i dati del dipartimento Finanze, la cedolare ha coinvolto oltre tre milioni di contribuenti, registrando un aumento sia dell'imponibile (19.9 miliardi di euro, +9.3% rispetto al 2021) che dell'imposta dichiarata (oltre 3.4 miliardi di euro, +9.2% rispetto al 2021). Questi dati riflettono varie dinamiche nel settore degli affitti. Per gli affitti ordinari, si applica un'imposta sostitutiva pari al 21% del canone annuo, ma è possibile optare per un'aliquota del 10% nei contratti a canone concordato. Il dipartimento Finanze osserva che l'aumento dell'uso della cedolare secca è principalmente dovuto al passaggio dalla tassazione ordinaria a quella agevolata degli affitti. L'incremento maggiore si è registrato nell'imponibile soggetto alla cedolare al 10% (+9.8%) e al 21% (+7.9%). Guardando alla distribuzione per classi di reddito, la maggior parte dei contribuenti dichiara redditi compresi tra 20.000 e 50.000 euro, mentre una minoranza dichiara redditi superiori ai 50.000 euro. A livello territoriale, la cedolare al 21% è più diffusa in Lombardia, mentre quella al 10% è più usata nel Lazio. Le regioni del sud Italia e le isole hanno registrato un aumento maggiore dell'imponibile soggetto alla cedolare secca rispetto alla media nazionale. Fonte: Sole 24 Ore

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