Moro Real Estate

Moro Real Estate

Immobiliare

Milano, MI 242 follower

Da oltre 20 anni, garanzia di Eccellenza ed Esperienza nei servizi Immobiliari di Milano

Chi siamo

Dal 1936 la Moro Real Estate rappresenta una garanzia per chi vuole costruire e vendere immobili di qualità a Milano. Dopo oltre ottant’anni di intensa attività nel campo dell’edilizia residenziale, industriale e commerciale, il gruppo Moro mantiene le sue caratteristiche iniziali operando con qualità e totale dedizione. La qualità del servizio offerto dalla Moro Real Estate è stata riconosciuta, scelta e apprezzata dagli amministratori delegati e dai dipendenti delle principali multinazionali presenti nell’area di Milano. Ma non solo. Moro Real Estate gode della stima di clienti giapponesi, tradizionalmente molto attenti nella scelta di immobili puliti e decorosi; il Gruppo Moro è iscritto alla Camera di Commercio Giapponese dal 2000. Chi è Alberto Moro? Benvenuti in Moro Real Estate, sono il signor Alberto Moro, titolare del gruppo Moro da me inaugurato nel 1994. L’eccellenza, la puntualità e l’affidabilità sono da sempre i valori di riferimento della mia Famiglia, sostenuti dalla costante ricerca della qualità. L’esperienza maturata negli anni mi ha portato a rivestire cariche importanti : - Vicepresidente prima e Presidente poi di ASPESI Milano dal 2017 (Associazione nazionale tra società di promozione e sviluppo commerciale) - Consigliere di FIMAA dal 2013 (Collegio Agenti d’Affari in Mediazione delle Province di Milano, Monza & Brianza) - Consigliere di FIABCI Italia dal 2014 (Federazione Internazionale della professioni immobiliari)

Sito Web
http://www.mororealestate.com
Settore
Immobiliare
Dimensioni dell’azienda
2-10 dipendenti
Sede principale
Milano, MI
Tipo
Società privata non quotata
Data di fondazione
1994
Settori di competenza
Immobiliare

Località

Aggiornamenti

  • La Moro Real Estate oggi vi propone un appartamento in affitto a Milano in Via Veniero.   Ci troviamo in prossimità della fermata della metropolitana MM1/MM5 Lotto, a pochi passi da Via Monte Rosa e City Life, in una zona residenziale ricca di servizi e ben collegata con il centro cittadino.   Questo ampio bilocale, collocato ad un piano alto, gode di un’ ottima vista e di una gradevole luminosità!   Non lasciatevelo scappare!   Per maggiori informazioni e fotografie https://lnkd.in/d5Hh4gn6

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  • La Moro Real Estate oggi vi propone un appartamento in affitto a Milano in Via Sardegna.   Ci troviamo in zona Washington, in un quartiere elegante e residenziale a due passi dal centro di Milano con servizi di ogni genere, riferimenti culturali e luoghi di svago.   Questo ampio e luminoso appartamento, inserito in un bel palazzo d’epoca, saprà soddisfare ogni vostra esigenza!   Correte a scoprirlo!   Per maggiori informazioni e fotografie https://lnkd.in/d4TNsjfH

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  • La Moro Real Estate oggi vi propone un appartamento in affitto sito in Piazza Borromeo.   Vicino a Piazzale Cordusio e nei pressi delle “Cinque vie”, tra una delle chiese più antiche di Milano e un palazzo medievale, si apre questa splendida piazzetta molto amata dal popolo milanese.   Questo piccolo appartamento, sapientemente ristrutturato, è in grado di offrirvi tutti i confort necessari.   Non lasciatevelo scappare!   Per maggiori informazioni e fotografie https://lnkd.in/eUQEYW-R

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  • La Moro Real Estate oggi vi propone un appartamento in affitto sito in via Washington a Milano.   Ci troviamo nelle immediate vicinanze della nuova fermata, di prossima apertura, della linea MM4 Washington Bolivar all’interno di un quartiere tipicamente residenziale caratterizzato da bellissimi edifici risalenti al XIX secolo.   Questo luminoso appartamento dal taglio razionale è pronto per soddisfare le vostre esigenze.   Correte a scoprirlo!   Per maggiori informazioni e fotografie https://lnkd.in/d_sJw2es

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  • La Moro Real Estate oggi vi propone un appartamento in affitto a Milano in Via Sismondi.   Ci troviamo nella zona est della città vicino a Piazzale Susa e nelle immediate vicinanze dell’omonima fermata della linea MM4.   La zona è ricca di servizi di ogni genere e ben collegata da numerosi mezzi di superfice.   Questo appartamento, inserito in un palazzo di recente costruzione, è caratterizzato da un taglio moderno ed è arricchito dalla presenza di un terrazzino affacciato sul verde condominiale.   Non lasciatevelo scappare!   Per maggiori informazioni e fotografie https://lnkd.in/dNqfy_EJ

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  • Boom della Cedolare Secca sugli Affitti: Record d'Imponibile a 20 Miliardi L'anno fiscale 2022 ha confermato un trend costante nel tempo per quanto riguarda la cedolare secca, come attestato dalle ultime dichiarazioni del 2023. La cedolare secca, che sostituisce diverse imposte come l'IRPEF, ha raggiunto un nuovo record d'imponibile, quasi toccando la soglia dei 20 miliardi di euro, con un'imposta dichiarata di oltre 3.4 miliardi di euro. Secondo i dati del dipartimento Finanze, la cedolare ha coinvolto oltre tre milioni di contribuenti, registrando un aumento sia dell'imponibile (19.9 miliardi di euro, +9.3% rispetto al 2021) che dell'imposta dichiarata (oltre 3.4 miliardi di euro, +9.2% rispetto al 2021). Questi dati riflettono varie dinamiche nel settore degli affitti. Per gli affitti ordinari, si applica un'imposta sostitutiva pari al 21% del canone annuo, ma è possibile optare per un'aliquota del 10% nei contratti a canone concordato. Il dipartimento Finanze osserva che l'aumento dell'uso della cedolare secca è principalmente dovuto al passaggio dalla tassazione ordinaria a quella agevolata degli affitti. L'incremento maggiore si è registrato nell'imponibile soggetto alla cedolare al 10% (+9.8%) e al 21% (+7.9%). Guardando alla distribuzione per classi di reddito, la maggior parte dei contribuenti dichiara redditi compresi tra 20.000 e 50.000 euro, mentre una minoranza dichiara redditi superiori ai 50.000 euro. A livello territoriale, la cedolare al 21% è più diffusa in Lombardia, mentre quella al 10% è più usata nel Lazio. Le regioni del sud Italia e le isole hanno registrato un aumento maggiore dell'imponibile soggetto alla cedolare secca rispetto alla media nazionale. Fonte: Sole 24 Ore

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  • Mutui in Italia: Contrasti tra Grandi e Medie Banche durante il 2023, ma speranze di ripresa nel 2024 Nel corso del 2023, l'Italia ha assistito a una significativa caduta del settore dei mutui, con una spaccatura evidente tra le grandi istituzioni finanziarie e quelle di medio-piccola dimensione. Mentre le prime hanno registrato un drastico calo nelle erogazioni, le seconde hanno in alcuni casi addirittura aumentato il volume dei mutui concessi, contravvenendo alla tendenza generale. Le cifre parlano chiaro: Intesa Sanpaolo e UniCredit, due colossi del settore, hanno visto diminuire rispettivamente del 42% e del 60% le loro erogazioni di mutui nel 2023. Questa frenata è stata attribuita anche all'aumento dei tassi d'interesse della BCE, che ha reso i mutui meno convenienti. Tuttavia, non tutte le istituzioni hanno seguito lo stesso trend. Gruppi come Credit Agricole, Credem e Ing hanno registrato aumenti significativi nelle erogazioni di mutui, contrariamente alle grandi banche. Il 2023 è stato un anno complicato, caratterizzato dall'incremento dei costi dei mutui a tasso variabile, spinto anche dall'azione della BCE che ha alzato i tassi d'interesse fino al 4.5%. Questo ha reso il mutuo variabile più costoso, mentre i tassi fissi hanno risentito di indici ancora elevati. Tuttavia, nel 2024 si intravedono segnali di cambiamento, con offerte più competitive legate alla classe energetica degli immobili e a una ripresa della domanda di mutui, soprattutto a tasso fisso. La prospettiva di tagli ai tassi d'interesse della BCE nel corso del 2024 potrebbe accelerare questa ripresa, generando una crescita nel volume delle erogazioni di mutui per l'intero anno. Tuttavia, il mercato rimane incerto, con l'anomalia che vede i mutui a tasso variabile partire da costi più alti rispetto a quelli fissi, a causa delle incertezze legate all'inflazione e alle decisioni future della BCE. Fonte: il Sole 24 Ore

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  • Alberto Moro: Viaggio tra Estetica, Zen e Cultura Giapponese: Alberto Moro, figura poliedrica e appassionata, ha dedicato la sua vita allo studio approfondito dell'estetica, esplorando diverse sfaccettature che hanno plasmato la sua visione del mondo. Il suo percorso è iniziato da un'affinità con il Dandysmo e il Decadentismo europeo, ispirato dalle massime di Lord Brummel a opere come "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde e "Il piacere" di Gabriele D'Annunzio. Tuttavia, presto ha avvertito un vuoto nella superficialità di questa concezione di bellezza. Parallelamente, la sua curiosità per le religioni e le filosofie orientali lo ha condotto verso le opere ispirate al Buddismo, con "Siddharta" di Hermann Hesse tra i preferiti. Il Giappone ha colpito Moro in particolare per la profondità della bellezza intrinseca nella sua arte. Negli anni '80, Moro ha esplorato lo Zen attraverso la lettura di "101 storie Zen", che ha ispirato il suo ingresso nella pratica quotidiana di zazen e sesshin. Sentendosi attratto dalla necessità di esprimere lo spirito Zen nelle relazioni umane, ha abbracciato la via del tè, o chadō. La cultura giapponese ha catturato Moro con la sua essenzialità e semplicità, valori incarnati nei quattro principi fondamentali della via del tè: WA (armonia), KEI (rispetto), SEI (purezza) e JAKU (serenità). L'espressione "ICHIGO ICHIE" (una volta, un incontro) rappresenta la visione unica di ogni momento. Moro ha trovato nel Giappone un connubio armonico tra la contemplazione della bellezza e la riflessione sulla natura effimera dell'esistenza. Il concetto di mujō (impermanenza) e mono no aware (pathos delle cose) ha arricchito la sua comprensione della bellezza e del significato profondo della vita. Attraverso il suo viaggio tra estetica, Zen e cultura giapponese, Alberto Moro continua a condividere la sua passione, insegnando la via del tè a Milano e ispirando altri a contemplare la bellezza nel contesto della vita quotidiana.

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  • Verso un Futuro Sostenibile: La Trasformazione delle Abitazioni verso l'Impatto Zero Il percorso verso l'impatto zero delle abitazioni implica una transizione prolungata che si estende fino al 2050. La tabella di marcia per le Case Green stabilita dalla EPBD (Energy Performance of Building Directive) non riguarda solo la ristrutturazione degli edifici. Infatti, questo calendario di trent'anni coinvolge una vasta gamma di settori, tra cui l'energia solare, le fonti fossili, l'automazione degli edifici, i sistemi di illuminazione e, naturalmente, il miglioramento degli immobili residenziali e non, accompagnato da incentivi fiscali specifici. La recente Giornata della Terra ha messo in evidenza l'importanza degli obblighi associati alla direttiva Case Green, che regola molti aspetti spesso trascurati. Nonostante le criticità, l'Italia si impegna a conformarsi agli standard entro il 2050, come dichiarato dal ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. L'entrata in vigore della direttiva è imminente, ma la sua piena implementazione richiederà tempo. Alcune disposizioni saranno applicate già nel 2024, come l'installazione di sistemi di automazione negli edifici non residenziali. Nel 2025, i benefici fiscali per le caldaie a combustibili fossili saranno ridotti, mentre nel 2026 inizierà il processo di recepimento della direttiva. Inoltre, entro il 2026, l'Italia dovrà presentare un piano di rinnovamento degli edifici residenziali all'Unione europea e avviare la transizione verso l'uso diffuso dell'energia solare, che assume un ruolo cruciale nel futuro dell'edilizia. Entro il 2029, tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere dotati di impianti solari adeguati. La direttiva prevede anche obiettivi ambiziosi per il 2030, con la prospettiva che tutti gli edifici di nuova costruzione siano a zero emissioni entro quella data. Inoltre, dal 2030 inizierà la riduzione dei consumi energetici degli edifici residenziali, con l'obiettivo di raggiungere emissioni zero e basso consumo energetico per tutti gli edifici entro il 2050. Fonte: Il sole 24 ore

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  • Una Rinascita Verde per Loreto e Buenos Aires: Due Progetti di Restyling in Marcia I progetti di restyling per le zone di Loreto e Buenos Aires stanno prendendo forma, con una serie di interventi volti a rinnovare e valorizzare questi importanti quartieri milanesi. Il via libera ai lavori è stato dato nel mese di maggio, e tra giugno e luglio si prevede l'avvio dei cantieri. Per quanto riguarda il corso Buenos Aires, i lavori prevedono l'allargamento dei marciapiedi e l'inserimento di verde, come alberelli, aiuole, siepi e cespugli. Questi interventi mirano a migliorare l'aspetto estetico e la vivibilità della zona. I lavori saranno eseguiti a lotti, per evitare disagi alla circolazione, e partiranno dall'area compresa tra via Ponchielli e via Scarlatti fino a via Piccinni, con il tratto finale che sarà coordinato con i lavori per il progetto "Loreto Open Community". Il progetto "Loreto Open Community", proposto da Nhood, prevede un restyling completo di piazzale Loreto, e il permesso di costruire è atteso per il mese di maggio, con l'avvio del cantiere previsto per giugno. Questi interventi si integrano con quelli su corso Buenos Aires, formando un'unica rivoluzione urbana che sta per prendere forma. Durante un recente incontro online tra il Comune, i residenti e alcuni rappresentanti di associazioni di quartiere, sono stati delineati i dettagli dei lavori e assicurata la continuità del servizio della metropolitana durante i lavori. Tuttavia, l'uscita della stazione M1 Loreto che si affaccia sulla piazza rimarrà chiusa per nove mesi per consentire lo svolgimento dei lavori. Sarà invece realizzata una scala d'emergenza nel corso della strada. Luigi Ferrario, presidente di Real Baires, ha sottolineato l'importanza di questi interventi per il quartiere, pur comprendendo che potrebbero generare disagi temporanei. Il Comune ha inoltre chiarito che al momento la pedonalizzazione di corso Buenos Aires non è prevista, ma potrebbe essere oggetto di valutazione in futuro. In definitiva, i lavori di riqualificazione di Loreto e Buenos Aires rappresentano un importante passo verso il rinnovamento urbano di queste zone, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei residenti e rendere più attrattive e vivibili queste importanti aree della città.

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