Post di I Grandi Vini

Vigneti-giardino: un patrimonio vivo tra ville, castelli e dimore storiche. Un viaggio tra cultura, storia e sostenibilità nelle dimore storiche italiane, custodi della tradizione agricola e vitivinicola I vigneti-giardino sono una componente preziosa del patrimonio culturale italiano. Ville, castelli e dimore storiche, incorniciati da filari di viti, rappresentano un connubio tra bellezza architettonica e tradizione agricola. Questi luoghi storici sono al centro di un dialogo continuo tra passato e presente, combinando conservazione e sviluppo sostenibile. Storia e funzione delle dimore storiche Fin dall’antichità, le dimore storiche italiane sono state centri di produzione agricola e vitivinicola. Dai Castelli Romani alle Ville Medicee in Toscana, i vigneti non solo adornavano il paesaggio, ma fornivano risorse essenziali per le comunità locali. Ancora oggi, esempi come Villa Medicea di Artimino, Villa Serego Alighieri o Castello Banfi a Montalcino testimoniano il ruolo centrale del vino nella cultura italiana. Numeri significativi: le dimore storiche oggi Secondo un rapporto recente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (Adsi), in Italia ci sono oltre 43.000 beni vincolati, con più di 19.000 attività produttive o ricettive. Queste strutture, grazie al loro valore storico e al legame con il territorio, offrono esperienze che vanno dall’ospitalità alla ristorazione, attirando ogni anno milioni di visitatori. Solo nel 2023, si stima che i proprietari abbiano investito oltre 1,9 miliardi di euro nella loro manutenzione, contribuendo al rilancio economico e culturale. Ville e castelli: custodi della tradizione vitivinicola Dimore come Palazzo Lana Berlucchi, Villa Cusona e Castello di Brolio rappresentano esempi eccellenti di come tradizione e innovazione possano convivere. Questi luoghi non solo producono vini di alta qualità, ma offrono ai visitatori esperienze immersive tra storia e natura, rafforzando il legame tra cultura e territorio. Sfide e opportunità per il futuro La gestione di queste dimore richiede un equilibrio tra la tutela del patrimonio e l’innovazione economica. Attraverso eventi culturali, tour guidati e attività agricole sostenibili, i proprietari non solo preservano la memoria storica, ma creano anche valore per le comunità locali. https://lnkd.in/d8TsG7DB

Interno Verde, i palazzi storici di Piacenza aprono le porte dei loro giardini

🏰 Castelli e Ville d'Italia: Un Patrimonio Storico, una Gestione Moderna 🏛️ Il nostro paese è ricco di storia e cultura, e uno degli aspetti più affascinanti sono i castelli e le ville che punteggiano il paesaggio italiano. Questi gioielli architettonici non sono solo testimoni di epoche passate, ma rappresentano anche una sfida contemporanea in termini di conservazione e gestione. Oggi, grazie a soluzioni innovative come Genius Property, è possibile monitorare e preservare questi luoghi con una precisione mai vista prima. Questo non solo permette di mantenere intatta la loro bellezza, ma assicura anche una gestione sostenibile che ne valorizza il potenziale. Sapevi che il Piemonte è la regione italiana con il maggior numero di castelli e alcune decine sono di proprietà del Ministero dell'economia e Finanza ? Approfondisci qui 👉 https://lnkd.in/dt9TgNPj #GeniusProperty #GestioneImmobiliare #Innovazione #PatrimonioStorico #Monitoraggio #Sostenibilità #Italia

Un articolo straordinario racconta la magia del nostro castello, dall’architettura millenaria agli interni firmati da Renzo Mongiardino, in un connubio unico tra tradizione e innovazione. Scopri di più sul nostro viaggio tra passato e futuro. #CastellodiCigognola #OltrepòPavese #StoriaeDesign #Vino #RenzoMongiardino

Oggi parliamo di... Arte e cultura: ville, castelli e dimore storiche da non perdere in Veneto

A Villa Borghese inaugurato il meraviglioso Giardino delle Erme

Da edificio abbandonato a cantina innovativa: Il progetto di recupero di: La Canonica di San Vincenti La Pieve di San Vincenti, strategicamente situata sulla trafficata strada del pellegrinaggio, la Via Francigena o Romea, che portava da Canterbury a Roma, è documentata fin dal VII secolo e fu, con ogni probabilità, all’origine della formazione dell’omonimo borgo abitato. Attorno ad essa, infatti, sorsero e si svilupparono i pochi fabbricati rurali che tuttora testimoniano dell’antico villaggio. Fra gli altri, il fabbricato oggetto del progetto di ristrutturazione. L'edificio è un tradizionale complesso murario con blocchi di pietra grezza e mattoni, sormontato da una copertura a due falde in tegole tradizionali. Comprende due corpi di fabbrica di altezze differenti, probabilmente eretti in epoche diverse ma con tecniche costruttive simili. Presentava un avanzato stato di deterioramento e necessitava di lavori significativi di consolidamento e restauro sia all'interno che all'esterno. La Società Agricola proprietaria, specializzata nella produzione e commercializzazione di vino di qualità secondo la tradizione del Chianti, non disponeva di un impianto per la vinificazione e non aveva intenzione di richiedere la costruzione di una nuova cantina per evitare ulteriori consumi di suolo inedificato. Invece, intendeva utilizzare l'edificio esistente per tale scopo mediante un accurato intervento di ristrutturazione e cambio d'uso, consentendo così il rispettabile recupero dell'edificio stesso. La nuova cantina per la vinificazione è stata organizzata su due livelli funzionali principali: il primo piano accoglie le attrezzature per la vinificazione, i tini per la prima fermentazione, lo stoccaggio e gli spazi dedicati al personale addetto. Il piano terra è riservato allo stoccaggio e all'invecchiamento del prodotto finito, il quale viene trasfuso dall'alto per gravità attraverso caditoie appositamente installate nel solaio. Inoltre, comprende locali per la rimessa delle attrezzature tecniche, dei materiali consumabili e un vano tecnico. Dato il limitato spazio disponibile, l’impianto è stato dedicato alla produzione di vini selezionati, trattando direttamente piccole quantità di uve provenienti dai vigneti nelle vicinanze dell'azienda. Dove: La Canonica di San Vincenti a Gaiole in Chianti (Si) Toscana 📌 Progetto Sante Bonitatibus architetto 📸 By me Adriano Pecchio © al rights reserved #cantine #ristrutturazioni #architettura #Tuscany #interiorphotographer #architecturephotography

Parchi e giardini di Firenze e dintorni

Lucca, con la sua storica Torre Guinigi, ci offre un esempio autentico di come l'architettura possa integrare la natura in modo significativo. Costruita nel 1384, questa torre con alberi sulla cima fu voluta dai Guinigi, signori della città, come simbolo del loro potere e della loro connessione con la natura. Oggi, però, assistiamo sempre più spesso a edifici moderni che tentano di replicare questa integrazione verde, ma spesso con un approccio superficiale e guidato dal marketing. Questi progetti, seppur ben intenzionati, finiscono per essere costosi e poco efficaci rispetto a soluzioni più concrete e sostenibili. Un esempio di approccio più efficace è quello delle "Sponge Cities". Le Sponge Cities sono un concetto innovativo adottato da diverse città per affrontare le sfide del cambiamento climatico. Queste città sono progettate per assorbire, immagazzinare e lentamente rilasciare l'acqua piovana, riducendo il rischio di allagamenti e migliorando la gestione delle risorse idriche. In pratica, invece di costruire strutture che semplicemente si limitano ad aggiungere verde in verticale, le Sponge Cities investono in soluzioni orizzontali, come spazi verdi permeabili, giardini pluviali, e sistemi di drenaggio naturali che rendono le città più resilienti e vivibili. Elogiamo Lucca non solo per il suo patrimonio storico, ma anche come ispirazione per un’architettura che realmente contribuisce al benessere delle persone e dell'ambiente, spingendoci a riflettere su come possiamo costruire città più sostenibili e in armonia con la natura.

#progetto | 𝗜𝗹 𝗳𝗮𝘀𝗰𝗶𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗹𝗮𝗴𝗵𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗽𝗮𝗲𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗮𝗯𝗶𝘁𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 I laghetti non sono solo elementi decorativi; rappresentano un vero e proprio ecosistema che arricchisce il nostro ambiente. A livello estetico, aggiungono un tocco di bellezza e serenità, riflettendo la luce e creando giochi di colori che trasformano il giardino in un’oasi di pace. Dal punto di vista naturalistico, i laghetti offrono habitat per una varietà di flora e fauna, contribuendo alla biodiversità. Attirano uccelli, insetti impollinatori e anfibi, creando un ambiente vivo e dinamico proprio davanti alla nostra casa. Integrati in un contesto abitativo, i laghetti possono diventare il fulcro di spazi esterni, invitando a momenti di relax e contemplazione. Che si tratti di un laghetto naturale con piante acquatiche o di un design più moderno, ogni soluzione è un passo verso una connessione più profonda con la natura. www.landesign.it ___ #studioLandesgin #architettopaesaggista #landscapedesign #giardini #progettazionegiardini #restylingiardini