A pochi giorni dalla Giornata Mondiale delle #VittimedellAmianto, Bristol Myers Squibb rinnova il proprio impegno nel sostenere la ricerca e l'innovazione nel campo della #salute, con particolare attenzione alla prevenzione e al trattamento del #mesotelioma. Il mesotelioma è un tumore toracico particolarmente aggressivo che colpisce lo strato che riveste gli organi del torace e dell’addome e che, nel 90% dei casi, è direttamente correlato all'esposizione all'amianto, rappresentando quindi il principale fattore di rischio per l’insorgenza di questo tumore. Nonostante sia stato bandito in Italia da più di 30 anni, l'amianto rappresenta una questione di estrema delicatezza per il nostro Paese e un argomento ancora attuale, vista la lunga latenza della malattie asbesto correlate, che può addirittura superare i 40 anni. https://lnkd.in/dKTTEnyF #BMSItalia
Post di Bristol Myers Squibb
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𝐂𝐮𝐫𝐞 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐨𝐧𝐜𝐨𝐞𝐦𝐚𝐭𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐢: 𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐥𝐞𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐥’𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨. La Ricerca viaggia a ritmi senza precedenti anche per combattere i tumori del sangue che rappresentano il 10% di tutte le neoplasie. E le terapie innovative rappresentano una possibilità concreta di trasformare la prognosi di molti pazienti, con importanti ricadute sociali, nonché opportunità di risparmio per i servizi sanitari dei Paesi. Nell’ambito del dibattito in corso in Europa, anche il nostro Paese intende elaborare un modello di accesso accelerato per i farmaci ad alto valore terapeutico. Di questi temi si è parlato all’incontro Early Perspective, organizzato al Centro Studi Americano di Roma, da Edra S.p.A. con il contributo non condizionante di Amgen Italia . Al confronto hanno partecipato esponenti della comunità scientifica, associazioni pazienti, istituzioni e decisori politici con l’intento di ragionare sulle sfide principali da vincere per semplificare e ridurre i tempi di approvazione di quei farmaci che fanno la differenza per i pazienti specialmente se onco-ematologici, guardando anche ad esempi virtuosi come il modello della Francia. Le Istituzioni in Italia manifestano la volontà politica di trovare soluzioni che consentano un accesso accelerato ai farmaci innovativi, il cui profilo di efficacia e sicurezza peraltro è già stato controllato dall’EMA. Se l’intento di tutti gli interlocutori del sistema salute si orienta verso lo sviluppo di un modello che assicuri maggiore tempestività e uniformità nell'accesso alle cure innovative, Amgen è impegnata a superare i confini della Ricerca biotech per accendere la speranza dei pazienti. Alessandra Brescianini, Bruno Borgiani, MBA, Giorgio Corsico, Tommaso Raggi, Fabio Mattioli, Serena De Fazio, PhD, Angela Bruno, Andrea Stella, Massimo Capraro, Lucia Cucci, Andrea Ludovico Baldessin #AmgenItalia #Oncoematologia #EarlyPerspective
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📌 #GiornataMondialediSensibilizzazionesulleMalattieMieloproliferative Oggi celebriamo la forza e la perseveranza dei pazienti affetti da queste malattie, nonché la continua ricerca di trattamenti che possano sconfiggere i tumori del sangue. La #mielofibrosi è una malattia rara del #MidolloOsseo che appartiene al gruppo delle patologie mieloproliferative croniche. In Italia, si stimano da 5 a 15 nuovi casi ogni milione di abitanti, equivalenti a circa 350 nuovi casi all'anno. In Bristol Myers Squibb, da oltre 25 anni siamo impegnati nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni terapeutiche innovative in #ematologia. Scopri di più sulla mielofibrosi: https://lnkd.in/d6k4p4Xt #BMSItalia #WeInnovate
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MPN Awareness Day Continuano le iniziative della campagna d'informazione "LA POLICITEMIA è VERA. Io non aspetto!" che promuoviamo in collaborazione con l'associazione pazienti AIPAMM . La Policitemia Vera è una rara neoplasia del sangue tradizionalmente diagnosticata sopra i 55 anni. Oggi circa il 10% dei pazienti riceve la diagnosi prima dei 40 anni, per motivi legati ad una maggiore precocità e precisione diagnostica. In AOP Health crediamo che far conoscere questa patologia in modo più approfondito grazie al contributo di ematologi e pazienti sia fondamentale per promuovere terapie sempre più personalizzate, che tengano conto di età e stile di vita. Ne parlano il Professor Francesco Passamonti, Direttore dell’Ematologia del Policlinico di Milano e Professore Ordinario di Ematologia all’Università degli Studi di Milano, e Antonella Barone, Presidente di #AIPAM. AOPHealth #integratedtherapies #rarediseases #criticalcare #mympndiary #AOPHealthItaly #PV #lapolicitemiaevera #iononaspetto #AIPAMM https://lnkd.in/dNTc2MuQ
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Primo sospiro di sollievo per le associazioni dei pazienti con #distrofia muscolare di #Duchenne. Lasciano ben sperare, infatti, ultime novità sul ‘caso #Translarna (ataluren)’, medicinale impiegato per il trattamento di pazienti con distrofia di Duchenne, causata da un difetto genetico chiamato “mutazione non-senso” nel gene della distrofina. Forse lo ricorderete: qualche mese fa il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) di European Medicines Agency aveva raccomandato di non rinnovare l’autorizzazione all’immissione in commercio per ataluren. Un colpo durissimo per la comunità del pazienti e l’inizio di un incubo. Ora però la Commissione europea ha rinviato il parere negativo del Comitato. Come ha precisato PTC Therapeutics, Inc., la Commissione ha chiesto al Chmp di includere, nel processo di nuova valutazione che seguirà, anche tutti i dati raccolti nei Registri Pazienti e i dati di vita reale. La novità, con UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare UILDM Direzione Nazionale Parent Project aps Annalisa Scopinaro AIM Associazione italiana miologia su Fortune Italia Fortune Italia Health Care+Economics #malattierare #farmaci
Distrofia di Duchenne, il sospiro di sollievo dopo le notizie dall'Ue - Fortune Italia
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Un'idea brillante, un servizio gratuito per tutti quelli che credono nella #prevenzione in #oncologia
📊 Nell'Unione Europea, nel 2020, 2,7 milioni di persone hanno ricevuto una diagnosi di cancro e 1,3 milioni sono decedute a causa della malattia. Il Piano Oncologico Nazionale 2023-2027, coordinato dal Ministero della Salute con i principali #stakeholder e rappresentanze di pazienti, mira a porre il malato al centro e a ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure. 🔍 Da questo lavoro nasce l'Osservatorio #NonAndarciPiano di Cuiprodest | Excellence in political affairs, un progetto ambizioso per creare valore per le aziende dalla diagnostica al trattamento, attraverso strategie politico-normative e comunicative. Visita il sito ➡️ www.NonAndarciPiano.it MSD Italia GE HealthCare Italia Bristol Myers Squibb #screeningoncologico
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Cari Tutti si è appena concluso il congresso ASCO 2024 e volevo fare con voi una riflessione sul trattamento del carcinoma renale. La novità più importante in questa patologia per i pazienti che ne sono affetti è stata sicuramente l'update sulla sopravvivenza dello studio adiuvante alla nefrectomia e metastasectomia KEYNOTE-564 che era stato presentato all'ASCO GU del 2024. Il dato aveva mostrato con un follow up mediano di 57,2 mesi, unico nel suo genere per l'adiuvante, una riduzione del rischio di morte per i pazienti operati e successivamente sottoposti ad immunoterapia con Pembrolizumab del 38% rispetto al non fare niente con una HR di 0,62. Partendo dal presupposto che se abbiamo un trattamento in grado di garantire un maggior numero di guariti non possiamo ovviamente fare a meno di usarlo per aiutare i nostri pazienti la domanda che molti si sono fatti è...ma dopo cosa possiamo fare ? Al recente ASCO è stato presentato un lavoro, sotto forma per il momento di abstract, da un gruppo cooperativo costituito da 27 centri internazionali e capeggiato da Talal El Zarif della Università di Yale, New Haven sui trattamenti successivi al pembrolizumab adiuvante. I pazienti trattati sono stati 144 di cui il 94% sottoposti a nefrectomia radicale con un 10% di sarcomatoidi e 90% rischio intermedio/alto. Gli obiettivi dello studio erano la safety e le risposte ottenute dai trattamenti successivi che fossero in monoterapia con TKI , in associazione Immuno/TKI o immuno/immuno o monoterapia con immuno. I risultati sono stati incoraggianti dimostrando una buona safety e comparabili risposte intorno al 40% in tutti i pazienti con un leggero vantaggio per le associazione Immuno/TKI. Vi allego una slide che ho preparato riassuntiva. In conclusione credo che questo studio, ovviamente ancora su pochi pazienti, sia incoraggiante anche per rispondere alla domanda sul cosa fare dopo.
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𝗜𝗹 𝗺𝗶𝗰𝗿𝗼𝗰𝗶𝘁𝗼𝗺𝗮, noto anche come carcinoma polmonare a piccole cellule, 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝘁𝗶𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝗺𝗼𝗿𝗲 𝗽𝗼𝗹𝗺𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗴𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝘃𝗼 caratterizzato da una crescita rapida. Le cure simultanee giocano un ruolo fondamentale nel trattamento di questa patologia, aiutando il paziente ad affrontare la terapia e migliorandone la qualità della vita. “𝐿’𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑢𝑟𝑒 𝑝𝑎𝑙𝑙𝑖𝑎𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑓𝑖𝑛 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒 38/2010. 𝑁𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑐𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑣𝑎𝑟𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑚𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑎𝑟𝑒 100 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑙’𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑡𝑖𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑢𝑟𝑎. 𝐼𝑛 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒, 𝑙𝑎 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒 𝑑𝑖 𝑏𝑖𝑙𝑎𝑛𝑐𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙 2023 ℎ𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑜𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑎𝑛𝑛𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑅𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑐𝑜𝑝𝑟𝑖𝑟𝑒 𝑖𝑙 90% 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑎𝑏𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑢𝑟𝑒 𝑝𝑎𝑙𝑙𝑖𝑎𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑖𝑙 2028” dichiara 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗟𝗲𝗼𝗻𝗮𝗿𝗱𝗶 - Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell'ecosistema (One Health) e dei rapporti internazionali, Ministero della Salute. “𝐼𝑛𝑓𝑖𝑛𝑒 𝑒̀ 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑓𝑜𝑟𝑚𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑃𝑁𝑅𝑅 𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑎𝑓𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜, 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑖𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑒𝑠𝑖𝑔𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒” L’intervento del 𝗗𝗿. 𝗟𝗲𝗼𝗻𝗮𝗿𝗱𝗶 si è tenuto a valle dell'evento 𝑳𝒆 𝒄𝒖𝒓𝒆 𝒔𝒊𝒎𝒖𝒍𝒕𝒂𝒏𝒆𝒆 𝒏𝒆𝒍 𝑺𝑪𝑳𝑪 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒓𝒆𝒈𝒊𝒐𝒏𝒆 𝑳𝒂𝒛𝒊𝒐: 𝑺𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒆 𝒑𝒓𝒐𝒔𝒑𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒆 𝒇𝒖𝒕𝒖𝒓𝒆 che ha visto il patrocinio di AIOM | Associazione Italiana di Oncologia Medica, 𝗔𝗜𝗥𝗢, Cipomo Collegio Ital. Primari Oncol. Med. Osp., 𝗦𝗜𝗖𝗣; la presenza del 𝗠𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲 e delle associazioni pazienti 𝗙𝗔𝗩𝗢 e Walce Onlus. Il progetto è stato realizzato con il contributo non condizionante di Roche.
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L'attuazione di un #programma di #screening nazionale per il #tumore al #polmone nei #pazienti ad alto #rischio consentirebbe, grazie ad una #diagnosi tempestiva, un incremento della #sopravvivenza dei pazienti screenati di 7,63 anni rispetto ai non screenati, a fronte di una riduzione dei #costi sanitari pari 2,3 mld di euro, in un orizzonte temporale di 30 anni. Sono i risultati del modello italiano sviluppato da C.r.e.a. #Sanità con il contributo di Roche Italia Federico Spandonaro Francesco Perrone Giulia Veronesi https://lnkd.in/dTg8a-W7
Tumore polmone, con screening aumento sopravvivenza di 7 anni | Sanità33
sanita33.it
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#obliooncologico anche prima dei termini previsti dalla Legge 2023. Pubblicato in 𝐆𝐚𝐳𝐳𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐔𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 il decreto del Ministero della Salute per l’applicazione dell’#obliooncologico , che prevede 𝙥𝙚𝙧 𝙖𝙡𝙘𝙪𝙣𝙚 𝙥𝙖𝙩𝙤𝙡𝙤𝙜𝙞𝙚 𝙞𝙡 𝙙𝙞𝙧𝙞𝙩𝙩𝙤 𝙖𝙡𝙡'𝙤𝙗𝙡𝙞𝙤 𝙤𝙣𝙘𝙤𝙡𝙤𝙜𝙞𝙘𝙤 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙩𝙚𝙢𝙥𝙞𝙨𝙩𝙞𝙘𝙝𝙚 𝙥𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙩𝙚 dalla Legge del 7 dicembre 2023. Ad esempio per il 𝙩𝙪𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙢𝙖𝙢𝙢𝙚𝙡𝙡𝙖, 𝙨𝙩𝙖𝙙𝙞𝙤 𝙄 𝙤 𝙄𝙄 ( a qualsiasi età), l'oblio oncologico è previsto 𝘢 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 1 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰, a conferma di quanto la 𝙙𝙞𝙖𝙜𝙣𝙤𝙨𝙞 𝙥𝙧𝙚𝙘𝙤𝙘𝙚 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙖 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙙𝙚𝙩𝙚𝙧𝙢𝙞𝙣𝙖𝙣𝙩𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙡𝙖 𝙜𝙪𝙖𝙧𝙞𝙜𝙞𝙤𝙣𝙚. Di seguito la tabella completa delle casistiche per le quali 𝗹'𝗼𝗯𝗹𝗶𝗼 𝗼𝗻𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 𝘀𝗮𝗿à 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝟭𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶. Aver contribuito come Fondazione IncontraDonna al raggiungimento di questi traguardi , 𝐜𝐢 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐟𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐦𝐚 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐭𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐟𝐢𝐝𝐮𝐜𝐢𝐨𝐬𝐢 e ancora più determinati nell'impegnarci ogni giorno a 𝐟𝐚𝐯𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 dei 𝐩𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐨𝐧𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐢. Adriana Bonifacino, Saverio Cinieri #Antonella Campana, Mauro Boldrini, Giordano Beretta, #FrancescoPerrone, Ornella Campanella, Monica Forchetta, Elisabetta Iannelli AIOM | Associazione Italiana di Oncologia Medica, Fondazione AIOM, #APaIMAssociazionePazientiItaliaMelanoma aBRCAdabra ETS #FederazioneitalianadelleAssociazionidiVolontariatoinOncologia #dirittoalloblioncologico
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NOVITA' GEPANTI AbbVie annuncia l’approvazione della rimborsabilità di atogepant per il trattamento degli adulti che presentano almeno 8 giorni di emicrania disabilitante al mese negli ultimi tre mesi. “Questa approvazione - spiega l’azienda - rende atogepant il primo antagonista orale del recettore del peptide correlato al gene della calcitonina rimborsato per il trattamento preventivo dell’emicrania episodica e cronica, alla dose raccomandata di 60 mg una volta al giorno”.“Le persone che convivono con l’emicrania possono avere frequenti attacchi invalidanti che impediscono loro di svolgere le attività quotidiane, personali e lavorative, influendo significativamente sulla loro qualità di vita9. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambiamento di paradigma terapeutico nella gestione dell’emicrania. Con l’arrivo della classe dei gepanti e con l’approvazione e rimborsabilità di atogepant, lo scenario si arricchisce di nuovi trattamenti preventivi in grado di ridurre il carico di malattia e l’impatto sulla quotidianità – afferma Alessandra Sorrentino, presidente dell’Associazione Alleanza Cafalalgici (Al.Ce) della Fondazione CIRNA Onlus -. Come Associazione, ci impegneremo affinché tutte le opzioni terapeutiche, in particolar modo quelle più innovative, siano accessibili in qualsiasi regione d’Italia, continuando a supportare i pazienti a superare lo stigma nella società, in un percorso che migliori la consapevolezza sulla patologia”. ( Fonte Il Sole 24 ORE)
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