Di certo non è stata bellissima in nessuna delle sue innumerevoli versioni di serie, ma è stata la vettura dei 'colletti bianchi' italiani per svariati decenni, uno status symbol dell'epoca.
La storia della 1100 comincia nel 1939, un anno prima dell'entrata in guerra dell'Italia, ma va considerata la sua genesi, ovvero la preistoria. Infatti la 1100 deriva dalla fortunatissima Fiat 508 conosciuta con il nome di Balilla nata nel 1932 con cambio NON sincronizzato a 3 marce, 2 porte e motore di circa 990 c.c. con potenza di 20 CV. due anni dopo, nel 1934 venne presentata la 508 B conosciuta con il nome di Balilla a 4 marce.
Non ho immagini della prima 1100 del 1939, quando alla presentazione aveva una carrozzeria, in scala ridotta, ma identica alla 2800, ma di questa edizione furono prodotti pochissimi esemplari, mentre invece la prima prodotta in serie aveva la carrozzeria molto simile alla 1500 6 cilindri, ma anche questa in scala ridotta.
Il motore a 4 cilindri di 1089 c.c. sviluppava 32 CV, il cambio, a 4 marce, aveva la sincronizzazione solo sulla 3^ e sulla 4^ marcia, la velocità max era di circa 110 kmh.
nel 1948 la 1100 assunse la calandra spartivento detta 'musetto' ed assunse il nome di 1100 B, per logica il modello precedente viene individuato come 1100 A.
La meccanica restò invariata, la ruota di scorta, indispensabile a quell'epoca, era avvitata nella parte posteriore e l'auto non aveva portabagagli. Qualora si dovessero trasportare valige, oggetti etc. era necessario montare un portapacci sul tetto (imperiale) della vettura.
Nel 1950 la 1100 si aggiorna e diventa 1100 E. Al muso anteriore vengono aggiunti listelli cromati, nella parte posteriore la ruota di scorta è ora carenata e c'è anche la possibilità di alloggiarvi piccoli pacchetti, ma nella meccanica abbiamo il cambio al volante e la 2ì, 3^ e 4^ marcia sincronizzate.
Nel 1953 la Fiat decise di lanciare un modello totalmente nuovo, in sostituzione della precedente 1100 E, ma volle conservare il nome affermato di 1100 ed anche la meccanica, robusta e collaudata, montandola su una vettura con scocca portante, più leggera. L'apertura delle porte anteriori era contro vento, era di dimensioni inferiori alla precednte versione ed era dotata di portabagagli dove era anche alloggiata la ruota di scorta. Presentata come 1100 103 essendo il secondo numero quello del progetto dal quale era stata realizzata.
Nel 1956 la 1100 103 subì delle modifiche estetiche e meccaniche, migliorative ed assunse la calandra con un faro fendinebbia centrale, come nella versione TV del 1953 e venne denominata 1100 103 E. Il motore, potenziato, adesso aveva 40 CV che consentivano di sfiorare i 130 kmh.
Nel 1959 ulteriore restyling della 1100 103 che diviene 103 H, ma è conosciuta con il nome di 103 Lusso. La carrozzeria, con bagagliaio più ampio, è verniciata bicolore, il motore ebbe un incremento di CV e prestazioni.
Già un anno dopo, nel 1960, alla Fiat fanno nuovi cambiamenti alle 1100, la 103 H diviene 1100 Export, perde la verniciatura bicolore, ha un ulteriore incremento di CV che adesso sono 50 che le permettono di raggiungere e superare i 130 kmh.
Alla versione Export, vine affiancata la versione Special che prende la carrozzeria della precedente 1200 Gran Luce, la vettura che aveva sostituito la serie speciale di 1100 103 Turismo Veloce (TV)
Questa carrozzeria è la prima delle 1100 che perde l'apertura a farfalla delle porte in quanto anche le porte anteriori sono adesso aperte verso la coda.
Arriviamo al 1962 quando alla Fiat ecidono di sostituire le precedenti versioni con la 1100 D, da non confondere con la precedente 1100 103 D; dal punto di vista tecnico le novità maggiori sono la cilindrata cresciuta a 1221 cm³ ed i CV a 55 CV, l'adozione del carburatore monocorpo. Le "1100 D"
Ormai destinata al tramonto, dopo esser stata per 30 anni il motore centrale della produzione Fiat, pronta al pensionamento, verrà sostituita la sua fascia di prodotto dalla imminente Fiat 124, nel 1966 la 1100 fu riposizionata verso il basso e motorizzata di nuovo con un motore da 1089 cm³ e 48 CV e si chiama Fiat 1100 R dove la R sta per 'rinnovata'. Rimase in listino fino all'ottobre del 1969, quando fu definitivamente sostituita dalla Fiat 128 immessa sul mercato circa cinque mesi prima.
In pratica, con l'avvento della 128, la 110 rinasce ma totalmente cambiata, avrà la trazione anteriore, il cambio totalmente sincronizzato e ricorderà, solo vagamente, le sue progenitrici per la cilindrata e per essere una 'tranquilla berlina da famiglia'.