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Missy Hyatt

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Missy Hyatt
Missy Hyatt nel 1986
NomeMelissa Ann Hiatt
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Luogo nascitaTallahassee, Florida
16 ottobre 1963
Ring nameMissy Hyatt
Altezza dichiarata173 cm
Peso dichiarato59 kg
Debuttosettembre 1985
Ritiro2 aprile 2016
sito ufficiale
Progetto Wrestling

Melissa Ann Hiatt (Tallahassee, 16 ottobre 1963) è una manager e valletta di wrestling statunitense nota come Missy Hyatt. È principalmente conosciuta per il lavoro svolto negli anni ottanta-novanta per le federazioni World Championship Wrestling ed Extreme Championship Wrestling.

World Class & Universal Wrestling Federation

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Iniziò la sua carriera nel mondo del wrestling nel 1985 quando venne assunta dalla World Class Championship Wrestling (WCCW) in qualità di manager/valletta di John Tatum, con il quale era sentimentalmente legata all'epoca. Presto venne inserita in un feud con un'altra valetta WCCW, Sunshine. La rivalità culminò in un match nel fango svoltosi al Texas Stadium nel 1986.

Successivamente, Hyatt e Tatum lasciarono la WCCW per entrare nella Universal Wrestling Federation. All'epoca, Eddie Gilbert era il leader della stable "Hot Stuff International", gruppo che includeva anche Sting e Rick Steiner. Missy Hyatt formò un'alleanza con il gruppo che venne quindi ribattezzato "H & H International Inc".[1] Poco tempo prima, Hyatt e Gilbert avevano iniziato a frequentarsi e la tal cosa aveva creato dei problemi con Tatum. La Hyatt lasciò Tatum per Gilbert nel 1987, e i due si sposarono poco tempo dopo.[2]

World Wrestling Federation

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Mentre era sotto contratto con la UWF, la Hyatt venne contattata dalla World Wrestling Federation. Vince McMahon voleva infatti che lei sostituisse Roddy Piper e il suo talk show Piper's Pit, con un nuovo segmento chiamato Missy's Manor che lei avrebbe condotto.[3] Alcune puntate dello show furono registrate il 21, 22 marzo e il 23 aprile 1987.[4] L'esperimento fu un disastro totale, e McMahon chiese a Hyatt di riciclarsi come semplice "federette", le ragazze a bordo ring presenti durante i pay-per-view. Missy Hyatt rifiutò sdegnata e tornò nella UWF.[3]

World Championship Wrestling

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Nel 1987, quando la UWF venne acquisita dalla Jim Crockett Promotions del circuito NWA, Missy passò a fare la commentatrice tv, svolgendo di tanto in tanto anche la funzione di manager di Gilbert e degli Steiner Brothers. Da commentatrice presentò il programma WCW Main Event, e restò coinvolta in un feud con Paul E. Dangerously. Il feud portò a diverse sfide tra di loro, inclusa una sfida a braccio di ferro al ppv Clash of the Champions del 30 gennaio 1991, nel quale la Hyatt sconfisse Dangerously. Fattore cruciale nella vittoria della Hyatt fu il mostrare all'arbitro il suo succinto ed attillato top mentre egli stava effettuando il conteggio.[5] Inoltre, Missy ebbe una importante rivalità con Madusa Miceli della Dangerous Alliance per il titolo di "First Lady of WCW". La Hyatt si aggiudicò la contesa sconfiggendo Madusa in un bikini contest al ppv Beach Blast del 1992.

Missy Hyatt tornò a svolgere l'attività di manager nel 1993, per i Nasty Boys. Tra i suoi clienti dell'epoca ci fu anche The Barbarian. Durante un match, la Hyatt saltò dal paletto del ring e le uscì fuori il seno dal top. Quando si recò negli uffici WCW il giorno seguente all'incidente, scoprì che alcuni impiegati avevano attaccato un poster alla parete con l'immagine di lei a seno scoperto. Lamentandosi della cosa con Eric Bischoff, finì per litigare con lui che la licenziò dalla compagnia. Missy fece quindi causa alla WCW per mobbing e molestie sessuali.

Extreme Championship Wrestling

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Nel 1996, Missy Hyatt si unì alla ECW. Divenne la manager di Sandman durante il suo feud con Raven, scontrandosi spesso con la moglie di Sandman, Lori.

Il 22 giugno 1996 durante il ppv della ECW Hardcore Heaven, Paul Varelans venne quasi strangolato sul ring da Taz, in quella che venne pubblicizzata come una "Shoot Fight" (combattimento reale). In realtà si pensa che Varelans abbia accettato di perdere per sottomissione.[6] Nella sua autobiografia, Missy Hyatt ha affermato che Varelans accettò di perdere a condizione che lei gli facesse un "pompino" nel backstage subito dopo il match, ma la Hyatt lo respinse dicendogli che "non faceva pompini ai jobber".[7][8]

Circuito indipendente

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Quando la Hyatt lasciò la ECW, continuò a lavorare per svariate federazioni del circuito indipendente. Attualmente lavora sin dal 2007 per la Women Superstars Uncensored, dove conduce il segmento Missy's Manor.

Wrestling Vixxxens

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Negli anni 2000 ha creato, insieme ad altre sue colleghe ex-vallette di wrestling, il sito erotico a pagamento www.wrestlingvixxxens.com nel quale vendeva sue foto di nudo molto esplicite. Il sito è poi stato chiuso.[9]

Wrestler di cui è stata manager/valletta

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Titoli e riconoscimenti

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  1. ^ Hot Stuff & Hyatt International's OWW Profile, su onlineworldofwrestling.com. URL consultato il 9 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2007).
  2. ^ Eddie Gilbert Biography, su eddiegilbert.com. URL consultato il 9 agosto 2007.
  3. ^ a b Wrestling With Attitude, su gerweck.net. URL consultato il 9 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  4. ^ Graham Cawthon, 1987 WWF Ring Results, su thehistoryofwwe.com. URL consultato il 17 agosto 2009.
  5. ^ Clash of Champions Results (XIV), su prowrestlinghistory.com. URL consultato il 9 agosto 2007.
  6. ^ http://books.google.com/books?id=kiMCOJKZtvAC&pg=PA97&lpg=PA97&dq=taz+vs+paul+varelans&source=web&ots=f36fl0IaxD&sig=7imqvgDs_e5CWbh0qj4JmkcGH2o#PPA97,M1
  7. ^ Copia archiviata, su owow.com. URL consultato il 21 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2013).
  8. ^ Sherdog Mixed Martial Arts Forums, su sherdog.net. URL consultato il 21 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2012).
  9. ^ Former WWE Diva resorts to 'selling' herself on Skype
  10. ^ Independent Wrestling Results - April 2004, su onlineworldofwrestling.com. URL consultato il 4 luglio 2008.
  11. ^ Independent Wrestling Results - October 2004, su onlineworldofwrestling.com. URL consultato il 5 luglio 2008.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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