Vai al contenuto

Marija Vladimirovna Romanova

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Marija Vladimirovna Romanova
La granduchessa Marija Vladimirovna Romanova nel 2010
Pretendente al trono di Russia
(contestato)
Stemma
Stemma
PredecessoreVladimir Kirillovič Romanov
EredeGeorgij Michajlovič Romanov
TrattamentoAltezza imperiale
Altri titoliGranduchessa di Russia
NascitaMadrid, 23 dicembre 1953 (71 anni)
DinastiaRomanov
PadreVladimir Kirillovič Romanov
MadreLeonida Bagration-Mukhrani
ConsorteFrancesco Guglielmo di Prussia (m. 1976-div. 1985)
FigliGeorgij Michajlovič Romanov
ReligioneCristianesimo ortodosso

Marija Vladimirovna Romanova (in cirillico: Мари́я Влади́мировна Рома́нова) (Madrid, 23 dicembre 1953) è Capo della Casa Imperiale di Russia dal 1992. Impiega il titolo di granduchessa di Russia ed il trattamento di Altezza imperiale, benché questi siano discussi e non unanimemente accettati[1][2].

Marija Vladimirovna è l'unica figlia del granduca Vladimir Kirillovič Romanov, Protettore del Trono Imperiale e Capo della Casa Imperiale di Russia[3], e di Leonida Bagration-Mukhrani (già divorziata dallo statunitense Sumner Moore Kirby); i suoi nonni paterni erano il granduca Kirill Vladimirovič Romanov e la granduchessa Victoria Feodorovna (nata principessa Vittoria Melita di Sassonia-Coburgo-Gotha). Marija studiò a Madrid e Parigi prima di trascorrere alcuni mesi all'università di Oxford a studiare storia e letteratura russa[4][5].

Il 23 dicembre 1969, al raggiungimento della maggior età (dal punto di vista dinastico), ha giurato fedeltà a suo padre ed alla Russia: Vladimir in contemporanea pubblicò un discusso proclama con cui stabiliva che, se fossero morti senza figli atti a succedere gli altri -pochi- membri maschi della dinastia, ella gli sarebbe succeduta come "Protettore del Trono Russo"[6]: ciò parve un tentativo di Vladimir per fare in modo che la successione rimanesse nel suo ramo della famiglia[4] e per questo i capi degli altri rami della famiglia imperiale, i principi Vsevolod Ivanovič (Konstantinovič), Roman Petrovič (Nikolaevič) e Andrej Aleksandrovič (Mihailovič),[7] gli scrissero dicendogli che ritenevano quel proclama illegale e che egli si era sposato morganaticamente e che quindi sua moglie non era di lignaggio maggiore di alcuna delle altre mogli dei principi Romanov[1].

A Dinard il 4 settembre 1976 Marija sposò suo cugino di terzo grado, il principe Francesco Guglielmo di Prussia, con rito civile. A Madrid il 22 settembre 1976 Marija sposò il principe Francesco Guglielmo di Prussia nella cappella ortodossa russa[8], ed egli si convertì alla fede ortodossa prendendo il nome di Michail Pavlovič e venendo creato dal suocero granduca di Russia. La coppia si separò nel 1982, dopo la nascita del loro unico figlio Georgij Michajlovič Romanov, creato granduca di Russia dal nonno. Dopo il divorzio il 19 giugno 1985, Francesco Guglielmo ha ripreso ad usare i suoi titoli prussiani[9].

Marija Vladimirovna vive in Russia, in Francia e in Spagna: oltre al russo, parla inglese, francese e spagnolo e comprende il tedesco, l'italiano e l'arabo[6] .

Posizione ed attività come pretendente

[modifica | modifica wikitesto]

Le pretese del nonno di Marija al trono vennero sempre, seppur non unanimemente, contestate dai parenti. Uno di loro ha detto: "Dire che la famiglia è divisa è un eufemismo. La famiglia è del tutto impazzita"[10]. Suo padre, Vladimir Kirillovič, è stato considerato da alcuni come l'ultimo membro maschile legittimo, secondo le leggi di famiglia, della dinastia Romanov[5]. Quando morì il 21 aprile 1992, Marija pretese di succedergli come Capo della Famiglia Imperiale, ma in questo venne contestata dal principe suo cugino Nicola Romanovič Romanov, che anch'esso si presentò come successore di Vladimir.

A seguito della scoperta dei resti dell'imperatore Nicola II e della maggior parte della sua famiglia, Marija nel 1991 scrisse al presidente Boris El'cin circa la sepoltura delle salme, affermando che non riconosceva come membri della famiglia imperiale i suoi cugini Romanov (anche quelli più prossimi per parentela con Nicola II, quali gli otto nipoti principi Romanov che avevano per nonna la granduchessa Ksenija, sorella dell'ultimo zar) e che

«non hanno alcun diritto ad esprimere desideri e richieste su questo problema. Possono andare e pregare soltanto sulla tomba, come può fare qualunque altro Russo che lo desideri[11]

Alla fine Marija non riconobbe l'autenticità dei resti (mancando quelli di Alessio e di una delle sue sorelle) e rifiutò di assistere alla cerimonia di inumazione nel 1998[12].

Ha anche affermato circa i suoi cugini Romanov:

«la mia impressione su di loro è che ora qualche cosa di importante sta accadendo in Russia, ed essi improvvisamente si sono svegliati e hanno detto "Ah ha! Ci può essere qualcosa da guadagnarci"[13]»

Marija confida nella restaurazione della monarchia in un prossimo futuro ed è "pronta a rispondere ad una chiamata del popolo"[6]. Interrogata circa la spaccatura nei Romanov ha detto:

«I tentativi di sottovalutare i miei diritti sono nati con persone che, in primo luogo, non appartengono alla famiglia imperiale e, secondariamente, non conoscono le relative leggi o pensano che gli altri non le conoscano. In un caso o nell'altro, hanno agito con pochi scrupoli. L'unica cosa di cui mi rammarico è che alcuni dei nostri parenti sprecano il loro tempo e la loro energia in piccoli intrighi invece di sforzarsi per essere utili al loro paese. Non ho litigato mai con nessuno su queste cose e rimango aperta ad una discussione e ad una cooperazione con tutti, compreso, naturalmente, i miei parenti. Ma non ci può essere base per la cooperazione senza il rispetto per le nostre leggi dinastiche, rispettandolo appieno e seguendo le nostre tradizioni della famiglia[12]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Vladimir Aleksandrovič Romanov Alessandro II di Russia  
 
Maria d'Assia-Darmstadt  
Kirill Vladimirovič Romanov  
Maria di Meclemburgo-Schwerin Federico Francesco II di Meclemburgo-Schwerin  
 
Augusta di Reuss-Köstritz  
Vladimir Kirillovič Romanov  
Alfredo di Sassonia-Coburgo-Gotha Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha  
 
Vittoria del Regno Unito  
Vittoria Melita di Sassonia-Coburgo-Gotha  
Marija Aleksandrovna Romanova Alessandro II di Russia  
 
Maria d'Assia-Darmstadt  
Marija Vladimirovna Romanova  
Aleksandr Bagration-Mukhrani Irakli Bagration-Mukhrani  
 
Principessa Ketevan Argutinskij-Dolgorukov  
Georgi Bagration-Mukhrani  
Maria Dmitrievna Golovačeva Dmitri Zacharovič Golovačev  
 
Leonida Igorevna von Hessen  
Leonida Bagration-Mukhrani  
Conte Sigismund Nowina Złotnicki Conte Dmitri Nowina Złotnicki  
 
Celestina Trzeciak  
Contessa Helena Nowina Złotnicka  
Principessa Maria Eristavi di Ksani Principe Elisabar Eristavi di Ksani  
 
Principessa Kethevan Eristavi di Ksani  
 

Onorificenze della dinastia Romanov

[modifica | modifica wikitesto]
Gran Maestro dell'Ordine di San Michele arcangelo - nastrino per uniforme ordinaria
— [senza fonte]

Onorificenze russe

[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze straniere

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2002 Marija ebbe un grave dissidio con un movimento monarchico russo: i rappresentanti della "Unione dei discendenti di famiglie nobili", una delle due associazioni nobiliari rivali (l'altra, più antica, è la Associazione della Nobiltà Russa) furono scoperti a distribuire titoli cavallereschi e le insegne dell'Ordine di San Nicola, senza la sua approvazione e utilizzando una sua firma falsa, ed ella rese pubblicò il suo profondo dissenso[18].

  1. ^ a b Massie, p 269
  2. ^ John-Paul Flintoff, Lunch with the FT: Nicholas Romanov, Financial Times, 19 settembre 2003. URL consultato l'11 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2008).
  3. ^ Empress Maria in Vladivostok, Vladivostok Times, 11 luglio 2007. URL consultato l'11 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  4. ^ a b Massie, p 263
  5. ^ a b The Romanov Imperial dynasty in emigration XX century, su dynastic-law.com. URL consultato l'11 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2006).
  6. ^ a b c Maria I Wladimirovna, su imperialhouse.ru. URL consultato l'11 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2008).
  7. ^ discendenti diretti e legittimi nell'ordine del granduca Konstantin Nikolaevič Romanov (1827-1892), secondo figlio maschio di Nicola I, del granduca Nicola il Vecchio (1831-1891), terzo figlio maschio di Nicola I e del granduca Michail Nikolaevič Romanov (1832-1909), quarto figlio maschio di Nicola I
  8. ^ edited by John Kennedy., Almanach de Gotha, 186th, Woodbridge, Boydell & Brewer, 2003, p. 317, ISBN 0-9532142-4-9, OCLC 166702094.
  9. ^ Eilers, Marlene. Queen Victoria's Descendants. 2nd ed. Rosvall Royal Books: Falkoping, Sweden, 1997.
  10. ^ Peter Kurth, The mystery of the Romanov bones, in Vanity Fair, gennaio 1993. URL consultato il 6 dicembre 2015.
  11. ^ Massie, p 270
  12. ^ a b Interview with Maria Vladimirovna, su imperialhouse.ru, 12 dicembre 2005. URL consultato l'11 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2008).
  13. ^ Massie, p 274
  14. ^ Copia archiviata, su realeza.foros.ws. URL consultato il 13 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2014).
  15. ^ [1]
  16. ^ [2]
  17. ^ [3]
  18. ^ Declaration by Grand Duchess Maria Vladimirovna, su imperialhouse.ru, 11 dicembre 2002. URL consultato l'11 agosto 2008.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN232469720 · ISNI (EN0000 0003 6645 2627 · GND (DE1057940070 · BNE (ESXX5175767 (data)