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Marco Tullio Giordana

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Marco Tullio Giordana nel 2006

Marco Tullio Giordana (Milano, 1º ottobre 1950) è un regista, sceneggiatore e scrittore italiano.

Conosciuto per opere cinematografiche ispirate a vicende storiche controverse, nel corso della carriera ha vinto diversi premi: il Pardo d'oro al Locarno Film Festival 1980, il premio Un Certain Regard al Festival di Cannes 2003, 4 David di Donatello (migliore sceneggiatura, migliore regia, miglior film, David Scuola), 2 Globi d'oro (miglior regista, miglior film), 4 Nastri d'argento (miglior sceneggiatura, miglior film), premio speciale della giuria al Festival internazionale del cinema di Karlovy Vary 2012, premio speciale alla carriera al Locarno Film Festival 2024.

Nato a Milano nel 1950, dopo il liceo classico si iscrive alla facoltà di lettere dell'Università Statale, indirizzo antropologico. Lascia Milano e l'università all'inizio degli anni settanta e si trasferisce a Roma dove lavora come ricercatore per lo sceneggiatore Rodolfo Sonego e collabora alla realizzazione del film di montaggio Forza Italia! (1977) di Roberto Faenza. Sarà proprio Roberto Faenza a produrre due anni dopo, insieme a Elda Ferri, il suo lungometraggio d'esordio Maledetti vi amerò, presentato al Festival di Cannes e vincitore del Pardo d'oro al Locarno Film Festival. Firma il soggetto di Car Crash (1980), di Antonio Margheriti e l'anno seguente torna alla regia con un film prodotto da Mario Gallo: La caduta degli angeli ribelli, presentato al Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e accolto in modo contrastato. Nel 1984, insieme all'autore, adatta per la televisione il romanzo di Carlo Castellaneta Notti e nebbie: due puntate sulla figura di un questurino fascista travolto a Milano dal crollo della Repubblica di Salò e di tutti i suoi ideali.

Nel 1987 dirige Appuntamento a Liverpool (1987), film sulla strage dell'Heysel, quando il 29 maggio 1985 gli incidenti scoppiati a opera degli hooligans inglesi al seguito del Liverpool nella finale di Coppa Campioni a Bruxelles provocano 39 morti, 32 dei quali italiani. L'opera è proiettata a Venezia suscitando opposte reazioni. Nel 1991 partecipa al film collettivo La domenica specialmente, ispirato ai racconti di Tonino Guerra e prodotto da Amedeo Pagani. Diviso in quattro episodi (gli altri sono diretti da Giuseppe Tornatore, Giuseppe Bertolucci e Francesco Barilli), Giordana firma La neve sul fuoco, facendo debuttare sullo schermo Maria Maddalena Fellini, sorella del celebre regista.

Nel 1995 affronta un capitolo oscuro della storia italiana con Pasolini, un delitto italiano dedicato alla figura che forse più lo ha influenzato e che riaffiora continuamente anche nelle opere successive. Nel 1996 partecipa con Gianni Amelio, Marco Risi, Alessandro D'Alatri e Mario Martone al progetto Oltre l'infanzia - Cinque registi per l'UNICEF con l'episodio Scarpette bianche.

Nel 2000 torna alla Mostra di Venezia con I cento passi, film sulla vita e l'esecuzione mafiosa di Peppino Impastato (premio per la migliore sceneggiatura, David di Donatello a Luigi Lo Cascio come miglior attore e a Tony Sperandeo come miglior attore non protagonista). Nel 2003 realizza per la televisione la serie La meglio gioventù, che racconta circa quarant'anni di storia italiana, dagli anni Sessanta al 2000, e vince a Cannes nella sezione Un certain regard. L'imponente opera (divisa in 4 parti per un totale di 6 ore) viene prodotta dalla Rai che, prima di mandarla in onda, ne consente l'uscita nelle sale. Sarà distribuita nel circuito cinematografico dalle consociate Rai Cinema e 01 Distribution divisa in due film da 3 ore ciascuno che ottengono, malgrado l'insolita programmazione, un notevole riscontro. Avrà uguale successo anche quando sarà trasmessa in televisione nei giorni 7, 8, 14 e 15 dicembre 2003, con notevoli dati di ascolto (in particolare la prima serata fu vista da 7.029.000 telespettatori - share 28.77%).

Nel 2005 è in concorso a Cannes con Quando sei nato non puoi più nasconderti, che, pur non bissando il plauso de La meglio gioventù, vince il Prix Chalais. Nel 2007 realizza per la Rai un film in due puntate di cui sarà distribuita anche una versione cinematografica: Sanguepazzo con Monica Bellucci, Luca Zingaretti e Alessio Boni, film che ripercorre le tragiche vicende della coppia di attori Ferida-Valenti, divi di successo nell'era fascista, fucilati dai partigiani dopo un processo sommario. Valenti s'era compromesso col regime (la Ferida l'aveva seguito lasciandosi trascinare) anche dopo l'8 settembre 1943, aderendo alla Repubblica di Salò.[1] e arruolandosi nella Xa Flottiglia MAS del principe Junio Valerio Borghese. Anche questo film sarà presentato a Cannes nel 2008 e vincerà per la seconda volta il Prix Chalais.

Nel 2012 realizza Romanzo di una strage, prodotto da Cattleya e Rai Cinema, dedicato alla strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 e agli eventi convulsi che ne seguirono fino all'assassinio del commissario Luigi Calabresi il 17 maggio 1972 che vincerà il premio speciale della Giuria a Karlovy Vary[2]. Dopo due film realizzati per la televisione, Lea (2015) e Due soldati (2017), dirige nel 2018 Nome di donna, dedicato alle molestie e vessazioni sul luogo di lavoro.[3] Nel 2021, prodotto da Pietro Valsecchi, realizza per Netflix il film Yara sul tragico caso della tredicenne assassinata nel 2010, uno dei maggiori successi ottenuti da un film italiano sulla piattaforma, rimanendo nella top ten mondiale per diverse settimane (11,6 milioni di ore nella sola prima settimana di programmazione). Vince il Nastro d'argento 2022 per il miglior film tv.[4]

Nel 2024 dirige La vita accanto, tratto dall'omonimo romanzo di Mariapia Veladiano, co-prodotto da Kavac Film, IBC Movie, One Art e Rai Cinema, scritto con Marco Bellocchio e Gloria Malatesta. Per questo film Sonia Bergamasco vince il premio come miglior attrice alla Mostra de València 2024.[5]

Alla prevalente attività cinematografica nell'ultimo decennio ha affiancato con maggior regolarità anche quella teatrale e pubblicistica. Ha scritto diversi libri e collaborato con varie testate giornalistiche su argomenti di cultura automobilistica.

Sceneggiatore

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Riconoscimenti (parziale)

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  1. ^ Odoardo Reggiani, Luisa Ferida, Osvaldo Valenti. Ascesa e caduta di due stelle del cinema, Spirali, 2001.
  2. ^ Karlovy Vary, la Giuria premia Romanzo di una strage - news, su Filmitalia, 8 luglio 2012. URL consultato il 22 novembre 2024.
  3. ^ Martina Ponziani, Nome di Donna, di Marco Tullio Giordana, su Sentieri Selvaggi, 6 marzo 2018. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  4. ^ Francesca Myriam Chiatto, NAPOLI - Nastri d’argento 2022 – grandi serie internazionali, su www.sipario.it. URL consultato il 24 novembre 2024.
  5. ^ (ES) contenidos, ‘Faruk’, de la directora Asli Özge, obtiene la Palmera de Oro y el premio al Mejor Guion de la 39ª Mostra de València, su Mostra de València, 18 novembre 2024. URL consultato il 20 novembre 2024.
  6. ^ Ciak d'oro 2004, su Cinecittà. URL consultato il 9 giugno 2004.

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