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Il cigno nero (film 2010)

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Il cigno nero
Natalie Portman in una scena del film
Titolo originaleBlack Swan
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2010
Durata108 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico, thriller, orrore
RegiaDarren Aronofsky
SoggettoAndrés Heinz
SceneggiaturaAndrés Heinz, Mark Heyman, John J. McLaughlin
ProduttoreMike Medavoy, Arnold Messer, Brian Oliver, Scott Franklin
Produttore esecutivoJon Avnet, Brad Fischer, Ari Handel, Jennifer Roth, Rick Schwartz, Tyler Thompson, David Thwaites, Peter Fruchtman
Casa di produzioneFox Searchlight Pictures, Cross Creek Pictures, Protozoa Pictures, Phoenix Pictures, Dune Entertainment
Distribuzione in italiano20th Century Fox
FotografiaMatthew Libatique
MontaggioAndrew Weisblum
Effetti specialiConrad Brink, Dan Schrecker
MusicheClint Mansell
ScenografiaThérèse DePrez, David Stein, Tora Peterson
CostumiAmy Westcott
TruccoJudy Chin, Marjorie Durand, Michael Marino
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo originale del film

Il cigno nero (Black Swan) è un film del 2010 diretto da Darren Aronofsky.

Il film è interpretato da Natalie Portman, Mila Kunis e Vincent Cassel, e racconta la rivalità tra due ballerine di danza classica coinvolte nella produzione newyorkese de Il lago dei cigni.

La pellicola è stata il film d'apertura della 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia[1] e successivamente è stata presentata al Toronto International Film Festival 2010. Per la sua interpretazione Natalie Portman è stata premiata con l'Oscar alla miglior attrice.

«E nella morte ritrova la libertà.»

Nina Sayers è una ballerina dotata di grande talento, ma emotivamente e psicologicamente instabile a causa del rapporto morboso con la madre, Erica; quest'ultima, una ex ballerina mediocre che non è riuscita a fare carriera, appare persino invidiosa del talento di Nina e la tratta come una bambina, facendola dormire in una cameretta infantile che non può essere chiusa a chiave. Nina in apparenza sembra felice così, ma soffre di tendenze autolesionistiche che lasciano intuire la sua insofferenza a questa condizione e il suo desiderio di liberarsi dal controllo della madre.

Una notte, Nina sogna di essere la protagonista di un'inquietante e oscura versione de Il lago dei cigni. Il giorno dopo, il direttore artistico Thomas Leroy annuncia la propria intenzione di sostituire la prima ballerina e di allestire come spettacolo di apertura della nuova stagione teatrale proprio Il Lago dei Cigni; la protagonista, che dovrà impersonare sia il "Cigno Bianco" che la sua controparte malvagia, il "Cigno Nero", sarà interpretata dalla nuova prima ballerina. La scelta ricade proprio su Nina, sebbene con qualche dubbio da parte di Leroy, che ritiene la fragile e delicata ragazza perfetta per il ruolo del "Cigno Bianco" ma troppo poco passionale per quello del "Cigno Nero".

Leroy, deciso a tirare fuori il lato oscuro di Nina, la mette sempre più sotto pressione. Lo squilibrio mentale di Nina, già evidente, peggiora sia a causa della tensione sia a causa di Lily, una nuova ballerina della compagnia: Lily è meno talentuosa di Nina, ma è dotata di una sensualità che fa di lei proprio quel "Cigno Nero" che Nina non riesce ad essere, e Nina non tarda a vedere in lei una minaccia. Fra Nina e Lily si sviluppa un ambiguo rapporto che in breve si deteriora a causa di alcune indiscrezioni di Lily a Leroy sul conto della collega.

Una sera, Lily, che pare decisa a migliorare le cose tra loro, invita Nina ad uscire insieme. Nina accetta e durante la serata arriva a prendere una pasticca di ecstasy offerta da Lily e ad intrattenersi sessualmente con perfetti sconosciuti; più tardi, rientrata in casa assieme a Lily, ha un violento alterco con la madre e infine un rapporto sessuale con la stessa Lily. Il giorno dopo, Nina arriva in ritardo alle prove e scopre con orrore che Lily sta provando la sua parte. Nina le chiede spiegazioni e le rinfaccia quanto accaduto tra loro, ma Lily nega ogni cosa, affermando di aver passato la notte con un ragazzo conosciuto al locale. Nina non vuole credere che si sia trattato di un sogno e inizia a temere che Lily voglia toglierla di mezzo, timore che si rafforza quando Leroy sceglie proprio Lily come riserva di Nina.

Il giorno del debutto si avvicina e lo squilibrio di Nina continua a peggiorare. La ragazza è ormai convinta che Lily voglia prendere il suo posto e comincia ad avere allucinazioni terrificanti, che culminano la sera prima dello spettacolo: Nina, resa folle dall'ennesima visione in cui crede di trasformarsi letteralmente nel “Cigno Nero”, aggredisce violentemente Erica, per poi perdere i sensi.

Nina si riprende appena in tempo e, nonostante Erica cerchi in tutti i modi di fermarla, arriva al teatro un attimo prima che Leroy la sostituisca con Lily. La ragazza appare decisa e profondamente cambiata, e Leroy, compiaciuto, accetta di farla andare in scena; durante il primo atto, però, le stravaganti visioni di Nina riprendono e la ragazza commette un grave errore sulla scena che rischia di rovinare lo spettacolo. Nell'intervallo, Nina si rifugia in lacrime in camerino e qui trova Lily, già con il costume del “Cigno Nero”, pronta a sostituirla, che la deride; scoppia una lite e Nina uccide Lily trafiggendola con un frammento di specchio. Paradossalmente, la morte dell'odiata rivale dà a Nina una sicurezza tutta nuova: la ragazza nasconde il cadavere, torna in scena nei panni del "Cigno Nero" e balla con una sensualità che conquista tutti.

Terminato l'atto, Nina torna in camerino per prepararsi per l'ultima parte. Mentre è impegnata a vestirsi, qualcuno bussa alla porta: è Lily, viva e vegeta, che si complimenta con la collega per l'interpretazione e si scusa per i problemi che hanno avuto, rivelando che il loro litigio è stato solo l'ennesima allucinazione di Nina. Lo specchio del camerino, tuttavia, è davvero in frantumi, e Nina estrae dal proprio corpo il frammento con cui aveva creduto di aver ucciso Lily. Sconvolta, Nina capisce che il suo avversario non è mai stato Lily e che la rivale non ha mai cercato di rubarle la parte; il vero nemico è sempre stato lei stessa. Nina, a questo punto, realizza che non le rimane altro da fare che tornare in scena e interpretare il proprio ruolo fino alla fine.

L'ultimo atto del balletto si conclude con Nina che interpreta la morte del “Cigno Bianco” gettandosi da una rupe, dietro cui è nascosto un materasso. La conclusione è accolta da tutto il pubblico con un'ovazione; Leroy, Lily e gli altri ballerini corrono dietro le scene per congratularsi con Nina, scoprendola morente e coperta di sangue. Nina, felice, sente di aver finalmente raggiunto la perfezione e la libertà che ha sempre sognato e muore mentre il pubblico continua ad applaudire e ad acclamare il suo nome.

Il progetto del film nasce nel 2000, durante la fase di montaggio di Requiem for a Dream, quando Darren Aronofsky riceve un copione di Andres Heinz intitolato The Understudy, una specie di Eva contro Eva unito a Il sosia di Dostoevskij. L'idea è subito piaciuta al regista e ha pensato che potesse adattarsi al mondo della danza, un ambiente che aveva sempre pensato fosse ideale per un film, molto ricco e interessante ma poco frequentato dal cinema. Dopo aver assistito al balletto de Il lago dei cigni Aronofsky rimane colpito nello scoprire che il cigno nero e il cigno bianco vengono tradizionalmente interpretati dalla stessa ballerina.[2] Lo sviluppo del film inizia nel 2007, quando Aronofsky propone il progetto alla Universal Pictures, appena dopo la distribuzione di The Fountain - L'albero della vita. La produzione de Il cigno nero viene avviata con il supporto di Protozoa Pictures e Overnight Productions, che finanziano la pellicola.

Aronofsky e Natalie Portman avevano deciso di fare insieme un film sulla danza già quando lei aveva 20 anni e studiava all'università. L'attrice aveva preso lezioni di danza classica e moderna fino all'età di 13 anni, ha smesso quando ha iniziato a recitare, circa un anno prima dell'inizio delle riprese comincia un allenamento più impegnativo.[2] Per il ruolo di Lily vengono prese in considerazione Eva Green, Rachel McAdams, Emily Blunt e Blake Lively,[3] nel luglio del 2009 l'attrice Mila Kunis viene ingaggiata per il ruolo dell'antagonista della Portman.[4]

Il Lincoln Center

Nel novembre del 2009, la Overnight Productions si congeda dal progetto e la Fox Searchlight Pictures diviene il co-finanziatore e distributore del film. Al film viene assegnato un budget di produzione di 13 milioni di dollari,[5] le riprese iniziano a New York il 7 dicembre e durano 43 giorni.[2]

Data l'impossibilità di occupare un teatro newyorchese per la durata delle riprese del film, solo alcune scene sono state girate al Lincoln Center, gran parte delle riprese si sono svolte negli spazi del Purchase College, della State University of New York, chiuso durante le vacanze invernali.[2]

Georgina Parkinson, un'insegnante di danza classica dell'American Ballet Theatre, si è occupata dell'allenamento di Natalie Portman e Mila Kunis nel balletto,[6] mentre il primo ballerino del New York City Ballet Benjamin Millepied si è occupato delle coreografie.[7] Due ballerine dell'American Ballet Theatre, Sarah Lane e María Riccetto, sono state ingaggiate come sostitute, nelle scene di ballo, rispettivamente della Portman e della Kunis.[8]

Clint Mansell, che ha scritto le musiche dei precedenti lavori di Aronofsky, ha composto la colonna sonora, alla quale hanno collaborato anche i Chemical Brothers, utilizzando elementi de Il lago dei cigni.[9] I toni del film sono stati paragonati al film Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York del 1968.[10]

Alla realizzazione dei costumi dei balletti hanno contribuito anche le sorelle Kate e Laura Mulleavy di Rodarte.[2]

Distribuzione

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Il cigno nero è stato presentato in anteprima mondiale come film d'apertura alla 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 1º settembre 2010. Il film concorreva per il Leone d'oro, diventando il terzo film di Aronofsky ad essere presentato alla Biennale, dopo The Fountain - L'albero della vita e The Wrestler.

Sempre nel settembre 2010, il film è stato presentato nel corso del 35º Toronto International Film Festival e successivamente distribuito limitatamente in città selezionate il 1º dicembre 2010.[11]

In Italia la distribuzione nelle sale cinematografiche è avvenuta il 18 febbraio 2011. Dal 10 giugno il film è stato distribuito su DVD e Blu-ray per il noleggio, in vendita invece dal 22 giugno.

Il film è uscito in modo limitato in America il 3 dicembre 2010 in 18 cinema. Ha incassato in totale 415 822 dollari nel giorno di apertura (circa 23 101 dollari per teatro). Alla fine del weekend di apertura i dollari incassati erano 1.443.809 (il più alto del 2010 dopo Il discorso del re). Nel secondo weekend il film è stato distribuito in 90 teatri, e ha raggiunto i 3,3 milioni di dollari, diventando il sesto film più visto al box-office. Nel terzo weekend, è stato distribuito in 959 teatri e ha raggiunto incassi pari a 8.383.479 di dollari. In totale, alla fine del mese di maggio del 2011, il film ha incassato 107 milioni di dollari nei soli Stati Uniti e 222 milioni nel resto del Mondo.[12]

Il film è stato accolto con successo dalla critica specializzata, che ha elogiato particolarmente la performance di Natalie Portman e lo stile metaforico e visionario di Aronofsky. Sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha ottenuto l’85% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 8,18 su 10 basato su 297 critiche,[13] mentre su Metacritic ha un punteggio di 79 su 100, basato su 42 recensioni.[14]

Riconoscimenti

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  1. ^ Black Swan di Darren Aronofsky film di apertura della 67. Mostra, su labiennale.org. URL consultato il 19 agosto 010 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2010).
  2. ^ a b c d e Contenuti extra del Blu-ray
  3. ^ (EN) Trivia for Black Swan, su imdb.com, IMDb. URL consultato il 19 agosto 2010.
  4. ^ (EN) Mila Kunis hunts 'Black Swan', su hollywoodreporter.com. URL consultato il 19 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2009).
  5. ^ Steven Zeitchik, Darren Aronofsky’s ‘Black Swan’ a feature film of a different feather, in Los Angeles Times, settembre 17, 2010. URL consultato il ottobre 30, 2010 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2012).
  6. ^ (EN) Georgina Parkinson, Star at Royal Ballet, Dies at 71, su nytimes.com. URL consultato il 19 agosto 2010.
  7. ^ (EN) On the Rise, su vogue.com, webcitation.org. URL consultato il 19 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2010).
  8. ^ (EN) Call Board, su pointemagazine.com, webcitation.org. URL consultato il 19 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2010).
  9. ^ (EN) Clint Mansell, su littlewhitelies.co.uk, webcitation.org. URL consultato il 19 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2010).
  10. ^ (EN) Natalie Portman Likens 'Black Swan' To 'Rosemary's Baby' In Terms Of Tone, su moviesblog.mtv.com, webcitation.org. URL consultato il 19 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2010).
  11. ^ (EN) Aronofsky's Black Swan Gets a Release Date, su comingsoon.net. URL consultato il 19 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2010).
  12. ^ Black Swan (2010), in Box Office Mojo. URL consultato il 16 settembre 2012.
  13. ^ (EN) Black Swan (2010). URL consultato il 26 giugno 2019.
  14. ^ Black Swan. URL consultato il 26 giugno 2019.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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