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Guido Rocca

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Guido Rocca (Milano, 26 gennaio 1928Milano, 15 maggio 1961) è stato uno scrittore, drammaturgo e sceneggiatore italiano.

Figlio dello scrittore Gino Rocca e di Franca Leonardi, è al centro di un intreccio di illustri famiglie: è nipote della famosa sarta e stilista Biki[1], sua zia materna, ed è legato ai Crespi, vecchi proprietari del Corriere della Sera, i Binda[2] e Giacomo Puccini. Il padre nel 1926 aveva sposato la madre Francesca Paola Leonardi, detta Franca, figlia di primo letto di Fosca Gemignani Leonardi Crespi,[3] sposata in seconde nozze col senatore Mario Crespi (Nembro, 3 settembre 1879 † Milano, 22 giugno 1962), - uno dei proprietari del Corriere, zio di Giulia Maria.[4]
Dopo aver completato il liceo al Parini, interrotti gli studi di Giurisprudenza, il giovanissimo Guido seguirà le orme del padre nel giornalismo collaborando a numerose testate.
Iniziò così una lunga attività giornalistica come corrispondente da Parigi, redattore e critico drammatico dell'Europeo. Fa la cronaca sul Corriere Lombardo, si occupa di sport sul Milan-Inter, di cose mondane su Omnibus, con La Notte è cronista di nera.
Nel 1948 entra a Settimo Giorno, settimanale di Milano dove esordì come narratore, oltre che inviato, poi redattore capo, infine nel 1954 ne prende la direzione che lascerà nel 1957 per dedicarsi maggiormente all'attività letteraria. «Fuoriclasse di un giornalismo innovativo»,[5] nel '57 fu, fra l'altro, critico teatrale de La Patria, scrive pure il Risorgimento di Napoli, il Radiocorriere ed altre testate, allorquando lasciò Milano per trasferirsi a Roma. Con Vittorio Gassman, Federico Zardi, Indro Montanelli, Giancarlo Fusco sceneggiò nel 1959 le puntate dello spettacolo televisivo Il Mattatore.
Sin dagli esordi drammaturgici Rocca si distinse per un «...teatro di costume a sfondo satirico o psicologico», secondo Eligio Possenti, l'autorevole critico del Corriere della Sera, rivelando un sicuro talento e una notevole lucidità d'analisi, nel plumbeo clima del dopoguerra caratterizzato anche da torbide spregiudicatezze della nuova generazione. Le sue opere furono tradotte in diverse lingue.
Attento osservatore e demistificatore dei tempi moderni (G. Luti), racconta una società ricca di contraddizioni e contrasti, quasi l'impietosa «...denuncia dello smanioso arrivismo nella società del benessere» (I. Puppa). I suoi personaggi, mossi in uno slancio di protesta, antisociali e ribelli, inseguono disperatamente un equilibrio che non raggiungono mai, e alla fine sono sconfitti dalla vita e dalle convenzioni sociali che avevano cercato di rovesciare. Un pessimismo andrà solo in parte attenuandosi, verso un riscatto morale.
Tra le sue commedie si ricordano I coccodrilli, dove indaga il mondo giovanile «...di viziati ragazzi-bene che si pongono come unico traguardo la conquista della ricchezza» (Geron); i pettegolezzi e la corruzione, che fanno da contorno al fatato ambiente cinematografico, sono al centro de La conquista di Roma; Una montagna di carta, ispirata dall'attività giornalistica, tratteggia i problemi di certa stampa scandalistica sempre pervasa dal cinismo, pronta a ingigantire le notizie, a violare l'intimità della gente, sfruttando sventure e avventure pur di assicurarsi lo scoop; Un blues per Silvia sull'utilitarismo dei rapporti che regolano l'alta società, incapaci di opporsi e allo stesso tempo costretta a obbedire al conformismo e all'omologazione; Mare e whisky sulla frivolezza dell'élite che affollano le più esclusive spiagge italiane.
Il suo teatro, accolto da vivi consensi, venne portato sulle scene dalle principali compagnie dell'epoca come la Proclemer-Albertazzi, il Piccolo di Milano e la Masiero-Volonghi-Lionello: per il critico Antonucci (1986), «...prometteva sviluppi ancora più interessanti e l'affrancamento da certi toni troppo cronachistici, ma la morte, precoce e improvvisa, impedì all'autore di continuare il suo discorso sull'Italia del boom».

I tre figli di Guido Rocca - Luigi Andrea, Marco e Francesco - fondarono negli anni settanta il Parco faunistico "La Torbiera" ad Agrate Conturbia in provincia di Novara con lo scopo di tutelare specie rare di animali e salvaguardare l'ambiente.

  • L'importanza di avere un cavallo (racconto), 1950 (poi Milano, Mursia, 1962). (1º premio ex aequo "Olimpiadi della Cultura", Genova)[6]
  • Si spensero i fuochi, Genova, Seit, 1951. (romanzo)
  • La ragazza imprudente, Milano, Corticelli, 1956.[7]
  • Romanzi, racconti, teatro (Storie di Andi, Altre storie per Andi, Si spensero i fuochi, La ragazza imprudente, Notte e giorno), a cura di Renato Prinzhofer, Mursia, Milano, 1962.
  • La marcia su Roma (1960).
  • Il club delle belle speranze (1946), Milano, Mursia, 1962.
  • I coccodrilli (1956), in Sipario, n.129, gennaio 1957. E.I.S.T. VII/IX-1958; Mursia, Milano, 1962.[8]
  • La conquista di Roma (1957), ib., 1962.[9]
  • Una montagna di carta (1958), in Sipario, giugno 1958; poi Mursia, Milano, 1962.[10]
  • Il solito esagono ovvero Legati così (1959), Mursia, Milano, 1962.[11]
  • Un blues per Silvia (riproposto anche col nuovo titolo di « Nient'altro che nostalgia ») (1959), ib., 1962.[12]
  • Mare e whisky (1959), in Sipario, novembre 1959; Mursia, Milano, 1962.[13]
  • La rivolta dei giovani (1960), Mursia, Milano, 1962.[14]
  • Il fagiano Gaetano, favola di caccia (1961), disegni di Giulio Cingoli e Giancarlo Carloni, Milano, Mursia, 1961 (poi 1962; e, nuova ed., illustrazioni di Mario Pandiani, Milano, Emme, 1983).[15] (favola per bambini)
  • I coccodrilli (Radio Rai, 1960), commedia, Mursia, Milano, 1962.
  • Una giornata lunga un anno (Radio Rai, 1962), commedia, ib., 1962.
  1. ^ Enrico Mannucci, I giornali non sono scarpe: Tommaso Besozzi una vita da prima pagina, Milano, Baldini & Castoldi, 1995. ISBN 88-85989-97-7
  2. ^ Carlo Brambilla, La Milano-bene in lutto, «la Republica », 19 febbraio 1991.(Anche on line)
  3. ^ Gli altri due figli erano Antonino ed Elvira (la futura Biki). Fosca era a sua volta figlia di Elvira Bonturi (Lucca, 13 giugno 1860 † Milano, 9 luglio 1930), la quale aveva sposato in seconde nozze Giacomo Puccini. Una foto dell'ingarbugliato gruppo familiare di Puccini si trova a pag.351 del volume Lucca dei mercanti-patrizi lucchesi di Olimpia Parenti Cenami (Centro internazionale del libro, 1977).
  4. ^ Marta Boneschi, Milano, l'avventura di una città: tre secoli di storie, idee, battaglie che hanno fatto l'Italia, Milano, Mondadori, 2007, p.358. ISBN 978-88-04-57263-3
  5. ^ Pino Corrias, Vita agra di un anarchico: Luciano Bianciardi a Milano, nuova ed., Milano, Feltrinelli, 2011, p.112. ISBN 978-88-07-72294-3
  6. ^ Kino Marzullo, I problemi della nuova poesia discussi e affrontati dai giovani, « L’Unita », 16 dicembre 1950. (Anche on line)
  7. ^ Fu tradotto in francese da Marie-Charlotte Guillaume (Une fille imprudente: roman. Paris, R. Laffont, 1957), e successivamente in inglese da David Clifford Moore (Indiscretion. London, Alvin Redman, 1958).
  8. ^ In tre atti, rappresentato dalla Comp. Proclemer - Albertazzi - Sanipoli, al Teatro Odeon di Milano, dal 13 novembre 1956. Trad. in inglese, The crocodiles: a play in three acts, in «Italian theatre review», a. VII, n. 3, july-august-september 1958, pp.[23]-51. Successivamente in cecoslovacco (Krokodýlové: Hra o 3 dějstvích. Praha, Dilia, 1959).
  9. ^ In tre atti, rappresentato dalla Compagnia Cesco Baseggio, al Teatro Nuovo di Via Giustiniani, Trieste, dal 21 marzo (opp. 13 maggio) 1958. Interpreti principali: Cesco Baseggio (Piero Curtoli); Margherita Seglin (Ada); Carlo Micheluzzi (Commendator Lazzeri). Cfr.: La conquista di Roma (1958) Archiviato il 12 settembre 2014 in Internet Archive., in memoria-attori.amati.fupress.net
  10. ^ In tre atti, rappresentato al Piccolo Teatro della Città di Milano, regia di Virginio Puecher, con Gabriella Giacobbe e Tino Carraro, dal 23 aprile 1958.
  11. ^ In tre atti, rappresentato dalla Comp. T'59, al Teatro Arlecchino di Roma, dal 22 febbraio 1959.
  12. ^ In tre atti, rappresentato dalla Comp. Teatrale italiana, al Teatro delle Arti di Roma, dal 19 marzo 1959.
  13. ^ In un atto, rappresentato dalla Comp. Masiero - Volonghi - Lionello, regia di Daniele D'Anza, al Teatro Odeon di Milano, dal 13 novembre 1959.
  14. ^ In un atto, rappresentato dalla Comp. T. dei Modelli, al Teatro Odeon di Milano, dal 4 marzo 1960.
  15. ^ Tradotto in tedesco (Gaëtan der fasan: eine jagdgeschichte. Ravensburg, Otto Maier, 1961), spagnolo (El faisán Julián; cuento de caza. Barcelona, Editorial Lumen, 1964) e catalano (El Faisà Gaietà: faula de caça. Barcelona, Lumen, 1964). Poi in inglese con il titolo Gaetano the Pheasant; A Hunting Fable. New York, Harper & Row Publishers, 1966.
  16. ^ Il Mattatore
  • G. Titta Rosa, Bel mondo milanese senza romanticherie, « Corriere lombardo », 31 maggio - 1 giugno 1956.
  • G. Gramigna, rec. de La ragazza imprudente, « Fiera letteraria », 1 luglio. 1956.
  • R. De Monticelli, Indagine di costume: "I coccodrilli" di Guido Rocca, « Il Giorno »(?), 14 dicembre 1956 (adesso in: Roberto De Monticelli, Le mille notti del critico: trentacinque anni di teatro vissuti e raccontati da uno spettatore di professione, a cura di Guido De Monticelli et al., vol.1 (1953-1963), Roma, Bulzoni, 1996. ISBN 88-7119-996-0).
  • S. De Feo, I segreti dei coetanei, « L'Espresso », 29 marzo 1959.
  • G. A. Cibotto, Teatro Veneto, Guanda, 1960.
  • E. Possenti, G.R. si è spento ieri a Milano, « Corriere della Sera », 16 maggio 1961.
  • G.R. rievocato nel trigesimo della morte (da E. Possenti), « Corriere della Sera », 17 giugno 1961.
  • S. Giovaninetti, necrologio, « La Scala », giugno 1961.
  • E. Possenti, Guido Rocca, in «Il Dramma», giugno 1961.
  • Almanacco letterario Bompiani, 1961
  • E. Possenti, Una carriera breve ma intensa. Le eroine e le vittime del nuovo modo di vivere, « Corriere della sera », 27 marzo 1962.
  • S. Gotta, Per i piccoli e per i grandi, « Corriere d'informazione », 27-28 giugno 1962.
  • R. Prinzhofer, presentaz. del volume cit. Romanzi, ecc., 1962.
  • (voce Guido Rocca), Enciclopedia dello Spettacolo, a cura di Silvio d'Amico, 1962.
  • Teatro italiano '72: annuario dell'istituto del dramma italiano, Roma, Bardi, 1972.
  • Gastone Geron, Dove va il teatro italiano, Milano, Pan, 1975.
  • Giovanni Antonucci, Storia del teatro italiano del Novecento, Roma, Studium, 1986, p. 179.
  • Annie Boari, Palcoscenico e moda: 1950/60. Un decennio che conta negli anni ruggenti dello spettacolo e della moda, prefazione di Massimo Grillandi; testi di Bonizza Giordani-Aragno.. [et al.], presentazione di Renato Arpino, 2 ed., Roma, Il ventaglio, 1987.
  • Nicola D'Amico, Eravamo compagni di banco, Milano, SugarCo, 1987.
  • Paolo Puppa, Teatro e spettacolo nel secondo Novecento, Roma [etc.], Laterza, 1990. ISBN 88-420-3609-9
  • (voce Guido Rocca), Autori e drammaturgie: enciclopedia del teatro italiano. Il dopoguerra (1950-1990), a cura di Enrico Bernard, Roma, Editori & Associati, 1991. (Anche on line)
  • Il Novecento, a cura di Giorgio Luti, Milano, F. Vallardi, 1993, vol. 2, p. 1745.
  • Guido Rocca, Narrativa e teatro, a cura di Carlo Manfio, Cittadella, Biblos, 1997, 2 voll. (1: Romanzi e racconti; con testimonianze di Giorgio Albertazzi, Vittorio Gassman, Anna Proclemer; 2: Commedie e atti unici) (con una bibliografia completa e aggiornata)
  • Robin Healey, Twentieth-century Italian literature in English translation: an annotated bibliography, 1929-1997, Toronto, ecc., University of Toronto Press, 1998. ISBN 0-8020-0800-3

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