Discussione:Dio/Archivio 1
Categorie religioni
Sono dell'idea che alla voce Dio dovrebbero essere presenti anche una lista delle categorie che si riferiscono alle religioni cosicche' sia più semplice e comodo per chi legge passare poi ad approfondire i diversi punti di vista sull'argomento delle varie religioni.
Che ne pensate?
- Joram 19:43, Set 5, 2004 (UTC)
- Non credo sia saggio perché le religioni sono molte e tutte avrebbero lo stesso diritto di parlare di dio, semmai potresti mettere , in quanto appunto idea comune più o meno a tutte le religioni. --Oberon 19:53, Set 5, 2004 (UTC)
- Categoria Religioni mi pare la soluzione migliore, Grazie per il consiglio. Joram 20:24, Set 5, 2004 (UTC)
Mi permetto di suggerire l'idea della Sinsofia, una interdisciplina trasversale che reinterpreta il concetto 'dio' come D'IO, problematizzandone la particolare caratteristica semantica che risulta evidente nella lingua italiana. D'IO esprime più correttamente la dialettica in-terna della soggettività, in chiave filosofico/religiosa, permettendo di rifondare la ricerca di un minimo comune denominatore fra tutte le religioni. In proposito si veda intanto l'introduzione di Emanuele Severino, a "La struttura originaria", Milano nuova ed. aggiornata, dove l'autore ha rivisitato la dialettica hegeliana, alla luce di quella che definisce prospettiva non nichilistica del divenire.
utente : Verygod 10/02/2007
Dio e divinità
Direi anche che occorrerebbe una disambigua tra dio nome comune e Dio nome proprio.
--Danilo 21:20, Set 5, 2004 (UTC)
- Che ne pensi di un avviso tipo quello presente in Numeri? Potrebbe essere qualcosa del tipo: "Se stai cercando l'articolo su dio quale nome comune vedi Divinità" Joram 23:31, Set 5, 2004 (UTC)
Potrebbe andare, anche perché comprenderebbe anche dea. --Danilo 07:13, Set 6, 2004 (UTC)
Rispondo globalmente a Danilo e Joram: non sono d'accordo in quanto non vedo in quale caso dio sia 'nome proprio' e qui mi spiego. Si può fare differenza tra 'dio' per le religioni monoteiste (che comunque, a quanto ne so, lo chiamano 'dio' non perché sia il suo proprio nome) e 'dio' per le religioni politeiste (per le quali appunto non è unico), ma queste sono appunto diverse visioni del divino. Un articolo chiamato 'Dio' dovrebbe riportarle tutte (o almeno provarci), a mio avviso non è giusto chiudere dio attorno alle religioni che avendone uno solo si appellano a lui con tal nome univocamente.
Riassumendo: IMHO 'dio' nel senso di divinità è sempre un nome comune in quanto poi ogni lingua lo traduce come preferisce ('god' in inglese, 'dieux' [spero di non aver sparato troppo a caso] in francese, ecc. ecc.) e per ora non sono a conoscenza di dei che si siano autoproclamati 'Dio' in nome.
E con questo spero di non aver offeso nessuno; a buon rendere. --Oberon 16:15, Set 6, 2004 (UTC)
Manichesimo
Ho creato la sottointestazione manicheismo con un pezzo del capitolo della visione cristiana perché non mi sembrava pertinente nella sua collocazione originale. A dire il vero non mi sembra pertinente tutta la parte sulla visione cristiana perché in realtà è incentrata sul diavolo e sulla lotta fra bene e male, che forse meriterebbero una pagina a parte. Io sarei per una modifica sostanziale dell'articolo. C'è qualche opinione? --Paolo da Reggio 21:35, Set 15, 2004 (UTC)
Sì, una: sono perfettamente d'accordo con te! Frieda (dillo a Ubi) 12:15, Set 16, 2004 (UTC)
Per il momento ho eliminato la frase:
Del Dio padre onnipotente che ha generato, attraverso il figlio Gesù Cristo, il Cristianesimo, si parla nelle Sacre scritture: la Bibbia che comprende il Vecchio Testamento e il Nuovo Testamento.
perchè mi sembra imprecisa e poco pertinente. Se nessuno è contrario (c'è già il parere favorevole di Frida) sarei per spostare la parte restante sul diavolo ed il male su un capitolo a parte. --Acis 20:11, Set 21, 2004 (UTC)
Dio e ebraismo
Per favore un fratello ebreo riveda la parte ampliata sulla concezione di Dio nell'ebraismo. grazie! don Paolo 02:03, Nov 26, 2004 (UTC)
- Grazie anche al supporto di Ninja (忍者) abbiamo rivisto la parte ebraica Joram 13:10, Giu 4, 2005 (CEST)
Scusate, ma nella grammatica ebraica Elohim, seppure è una parola plurale viene sempre coniugata al singolare, dunque vista questa eccezione grammaticale ogni ipotesi di politeismo è praticamente pura speculazione.
Gabriel
Dio nel Cristianesimo
20:04, 24 mar 2007 (CET)Utente:RoyBellingan|Roy]]
Ritengo la sezione particolarmente confusa, stò cercando di migliorare un pò la scorrevolezza e di formattare la sezione sui mormoni
Sposto inoltre tutti gli argomenti di discussione riguardanti in qualche modo argomenti del "Dio Cristiano" in sotto sezioni
Trinità:
Nel vangelo secondo Giovanni NON c'è scritto che Dio e Gesù e lo Spirito Santo sono una trinità.--GaGio 13:54, 15 dic 2005 (CET)
- Prechè spesso parlate senza andarvi a vedere le cose??? Giovanni ne parla al capitolo 5 e 7. Ciao Patton
- 5 e 7? Direi più il 14:
«Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.
Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.»
- È vero però che dello Spirito Santo AFAIK non si dice mai nulla di simile, e quindi il fondamento biblico della Trinità resta discutibile; questo non significa che se ne debba discutere qui, o addio NPOV. -- ~Εξαίρετος~ (msg) 19:07, 2 gen 2007 (CET)
Ciao volevo rispondere a Patton ma più precisamente alla sua arroganza mi fa piacere che ha letto Giov. cap. 5 e 7 forse più il 14
adesso la domanda e come è nata la dottrina della Trinità?
The New Encyclopædia Britannica (1976) dice: “Né la parola Trinità, né l’esplicita dottrina in quanto tale, compare nel Nuovo Testamento, e neppure Gesù e i suoi seguaci intendevano contraddire lo Shema del Vecchio Testamento: ‘Ascolta, o Israele: Il Signore nostro Dio è un unico Signore’ (Deut. 6:4). . . . La dottrina si sviluppò a poco a poco nel corso di diversi secoli e attraverso molte dispute. . . . entro la fine del IV secolo . . . la dottrina della Trinità assunse sostanzialmente la forma che ha poi sempre conservato”. — Micropædia, Vol. X, p. 126.
Un’enciclopedia cattolica afferma: “Prima della fine del IV secolo la formula ‘un Dio in tre persone’ non era solidamente attestata, e certo non era stata completamente assimilata dalla vita cristiana e dalla sua professione di fede. Ma è esattamente questa formulazione che vanta per prima il titolo di dogma trinitario. Fra i Padri Apostolici, non c’è stato nulla che si avvicinasse sia pure remotamente a una tale mentalità o veduta”. — New Catholic Encyclopedia (1967), Vol. XIV, p. 299.
Nell’Encyclopedia Americana (1956) si legge: “Il cristianesimo è derivato dal giudaismo e il giudaismo era rigidamente unitariano [credeva cioè che Dio è una persona sola]. La strada che portò da Gerusalemme a Nicea può difficilmente dirsi diritta. Il trinitarismo del IV secolo non rispecchiava accuratamente il primitivo insegnamento cristiano circa la natura di Dio; al contrario, rappresentava una deviazione da tale insegnamento”. — Vol. XXVII, p. 294L.
Secondo il Nouveau Dictionnaire Universel, “la trinità platonica, di per sé solo una ristrutturazione di trinità precedenti che risalivano a popoli più antichi, sembra essere la razionale e filosofica trinità di attributi che diede origine alle tre ipostasi o persone divine che le chiese cristiane hanno insegnato. . . . Questa concezione della trinità divina che il filosofo greco [Platone, IV secolo a.E.V.] aveva . . . si può rintracciare in tutte le antiche religioni [pagane]”. — A cura di M. Lachâtre, Parigi, 1865-1870, Vol. 2, p. 1467.
Nel suo Dizionario Biblico il gesuita John L. McKenzie dice: “La trinità delle persone all’interno dell’unità di natura è definita in termini di ‘persona’ e ‘natura’, che sono termini filosofici greci; essi infatti non appaiono nella Bibbia. Le definizioni trinitarie sorsero come risultato di lunghe controversie nelle quali questi termini, e altri come ‘essenza’ e ‘sostanza’, furono erroneamente applicati a Dio da alcuni teologi”. — Cittadella Editrice, 1973, trad. di Filippo Gentiloni Silveri, p. 1009.
volevo aggiungere brevemente un paio di versetti dato che hai letto Giov.14 Giov. 14:28, Con: “[Gesù disse:] Se mi amaste, godreste che vado al Padre, perché il Padre è maggiore di me”.
1 Cor. 11:3, Con: “Voglio tuttavia che sappiate che capo di ogni uomo è Cristo, capo della donna è l’uomo e capo di Cristo è Dio”. Gesù disse in preghiera: “Padre, . . . la vita eterna è questa: Che conoscano te, il solo vero Dio e colui che mandasti, Gesù Cristo”. (Giov. 17:1-3, Con; il corsivo è nostro). (Qui la maggior parte delle traduzioni usa l’espressione “il solo vero Dio” con riferimento al Padre. Come fa uno a essere “il solo vero Dio” se ci sono altri due che sono Dio allo stesso livello? Tutti gli altri che sono chiamati “dèi” devono essere o falsi dèi o semplice riflesso del vero Dio).
1 Cor. 8:5, 6, Con: “Sebbene ci siano esseri chiamati dèi, sia in cielo che sulla terra, come ci sono molti dèi e molti signori, tuttavia per noi c’è un solo Dio, il Padre, dal quale provengono tutte le cose e anche noi siamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, per mezzo del quale esistono tutte le cose e noi pure per mezzo di lui”. (Qui il Padre è presentato come il “solo Dio” dei cristiani, distinto da Gesù Cristo).
1 Piet. 1:3, Con: “Benedetto il Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo”. (Ripetutamente, anche dopo l’ascensione di Gesù al cielo, le Scritture si riferiscono al Padre come al “Dio” di Gesù Cristo. In Giovanni 20:17, Gesù stesso, dopo la sua risurrezione, chiamò il Padre “Iddio mio”. In seguito, quando era in cielo, usò di nuovo la stessa espressione, come è indicato in Apocalisse3:12. Ma nella Bibbia non troviamo mai che il Padre chiami il Figlio “mio Dio”, né il Padre o il Figlio chiamano “mio Dio” lo spirito santo). Quindi prima di dire alle persone di andarsi a vedere le cose dovresti tu come dice la bibbia accertatevi di ogni cosa e attenetevi a ciò che e eccellente 1tesslonicesi 5:21 --Angelo dalla Baviera 11:46, 26 ago 2007 (CEST)
Io piuttosto che fare confusione qui dentro proporrei di aggiungere un sottocapitolo alla visone Cristiana come è stata fatta per i Mormoni anche per i Testimoni di Geova... non vi pare? --MarioDedde 21:08, 08 nov 2007 (CET)
Bibbia ed esistenza di Dio
Perchè la voce miracoli è stata omessa?Ad esempio non si fa riferimento al fatto che questi sono compiuti da Dio per mostrare agli uomini non credenti la sua esistenza.Nè tantomeno che questi siano sottoposti a giudizio di scenziati (e dichiarati da questi eventi soprannaturali) solo dalla Santa Chiesa Cattolica. Inoltre non si citano quei casi di scenziati che,ritrovandosi a contemplare l'universo e le leggi che lo governano ,si sono accorti che una tale enorme complessità,perfezione,bellezza ed equilibrio è inconciliabile con la teoria secondo cui tutto è frutto del caos(che è letteralmente l'opposto di ciò che è la realtà dell'universo). Aggiungo infine che ricercando su google la parola Dio questa compare 79.400.000 di volte(dove "acqua" = 45.200.000 di volte,"sesso"= 22.600.000 di volte).Quindi ,anche se molti si affannano a sostenere il contrario,da sempre l'uomo (in quanto creatura di Dio) è naturalmente portato a cercarlo, trovando la vera felicità solo quando in armonia con lui e con le sue leggi. Spero che qualcuno ,più bravo di me nello scrivere ,aggiunga queste ed altre informazioni affinchè la voce sia completa e non di parte(come invece è ora).
Questa frase è imho falsa:
- Nella Bibbia l'esistenza di Dio non viene dimostrata ma presupposta, non ci sono tentativi di dimostrare la sua realtà.
la bibbia riporta dei miracoli, che sono dimostrazioni dell'esistenza di Dio; quale è la fonte dell'affermazione precedente? immagino che si riferisca alla mancanza di "dimostrazione" in senso filosofico, ma va spiegato meglio --Riccardo 08:46, 16 set 2006 (CEST)
L'esistenza di dio sarebbe provata attraverso i miracoli ? La prego, risparmi questi grossolani atti di fede per i suoi parrocchiani di "bocca buona". --ligabo 09:09, 16 set 2006 (CEST)
leggi Esistenza_di_Dio#Argomentazioni_soggettive --Riccardo 10:09, 16 set 2006 (CEST)
'mbeh? Una mela non può diventare un melone, neppure se sommata ad altre cento mele. Resta una mela. Così come una cazzata non non può diventare una prova, neppure se sommata ad altre mille cazzate. Resta una cazzata.--ligabo 18:08, 16 set 2006 (CEST)
- Se sei l'unico ad asserire che sia una cazzata, dovresti probabilmente ricrederti, oppure portare fonti a sostegno della tua tesi. Io ho al momento dalla mia parte en:Argument from miracles. --Riccardo 21:06, 16 set 2006 (CEST) Finiscila di discutere come un avanzo di galera e atteggiati a persona civile
Visto che siamo in due a discutere (fino all'arrivo dei Provolini) e su posizioni opposte, sembra ovvio essere gli unici ad asserire la propria teoria. Lei davvero pensa di poter dimostrare l'esistenza di dio? Siamo proprio una bella coppia: un avanzo di galera e un aspirante al manicomio.--ligabo 00:21, 19 set 2006 (CEST)
- --RoyBellingan 22:12, 24 mar 2007 (CET)
- Scusate è da poco che collaboro ma un richiamo ufficiale a questi due ???
- Se ci si vuole beccare ci sono altri posti...
Nella sezione Gli "attributi" di Dio (perché le virgolette? Si presta a equivoci e ironie) è scritto: Il Dio degli ebrei è creatore di tutte le cose, che ha plasmato dal nulla. Non è esatto: Adamo ed Eva non sono stati "plasmati dal nulla".
Riguardo alle dimostrazioni dell'esistenza di Dio, mi sembra che il Vecchio Testamento non si ponga neanche il problema di dimostrarne l'esistenza, miracoli o non miracoli. Per quegli scrittori, il popolo d'Israele non poteva non avere necessariamente un dio, come dovevano averne gli altri popoli. Nel Nuovo Testamento invece i miracoli - ma non solo essi - contribuiscono a dimostrare la messianicità di Gesù, non però l'esistenza di Dio, che resta fuori discussione. --Ilaria578 01:03, 19 set 2006 (CEST)
Ciao volevo rispondere a ligabo. Che Dio esiste e un dato di fatto ci sono tante di quelle prove ma io ti cito solo la bibbia La domanda e: Dio e una persona? Ebr. 9:24: “Cristo entrò . . . nel cielo stesso, per comparire ora dinanzi alla persona [“presenza”, PIB] di Dio per noi”.
Giov. 4:24: “Dio è uno Spirito”.
Giov. 7:28: “Colui che mi ha mandato è reale”, disse Gesù.
1 Cor. 15:44: “Se c’è un corpo fisico, ce n’è anche uno spirituale”.
Dio ha sentimenti come quelli che associamo con persone viventi?
Giov. 16:27: “Il Padre stesso ha affetto per voi, perché voi avete avuto affetto per me e avete creduto che sono uscito come rappresentante del Padre”.
Isa. 63:9: “Durante tutta la loro angustia fu angustioso per lui. . . . Nel suo amore e nella sua compassione egli stesso li ricomprò”.
1 Tim. 1:11: ‘Il felice Dio’.
Una ancora più importante e: Dio ha avuto un principio?
Sal. 90:2: “Prima che i monti stessi nascessero, o che tu generassi come con dolori di parto la terra e il paese produttivo, sì, da tempo indefinito fino a tempo indefinito tu sei Dio”.
È ragionevole questo? La nostra mente non può comprenderlo appieno. Ma questa non è una valida ragione per non crederci. Esempi: (1) Il tempo. Nessuno può additare un certo istante come l’inizio del tempo. Ed è un fatto che sebbene la nostra vita termini, il tempo non cessa. Non rifiutiamo il concetto del tempo solo perché ci sono aspetti che non comprendiamo pienamente. Anzi, regoliamo la nostra vita in base ad esso. (2) Lo spazio. Gli astronomi non trovano l’inizio o la fine dello spazio. Più a fondo scrutano l’universo, più spazio trovano. Non respingono ciò che l’evidenza dei fatti indica; molti pensano che lo spazio sia infinito. Lo stesso principio vale per l’esistenza di Dio.
Altri esempi: (1) Gli astronomi dicono che il calore del sole, nel suo nucleo, sia di 15.000.000 di gradi centigradi. Respingiamo quest’idea perché non siamo pienamente capaci di comprendere cosa significhi un calore così intenso? (2) Affermano che le dimensioni della Via Lattea sono tali che un raggio di luce, viaggiando a una velocità di circa 300.000 km al secondo, impiegherebbe 100.000 anni per attraversarla. La nostra mente riesce davvero a comprendere cosa rappresenti una tale distanza? Eppure l’accettiamo perché ha il sostegno dell’evidenza scientifica.
Cos’è più ragionevole, che l’universo sia opera di un Creatore vivente e intelligente, o che si sia formato per puro caso dalla materia inanimata senza alcuna guida intelligente? Alcuni optano per quest’ultima ipotesi perché altrimenti dovrebbero ammettere l’esistenza di un Creatore le cui qualità non sono pienamente in grado di comprendere. Ma è risaputo che gli scienziati non comprendono pienamente il funzionamento dei geni che, dall’interno delle cellule viventi, ne determinano le modalità di sviluppo. Né capiscono esattamente come funzioni il cervello umano. Ma chi negherebbe che queste cose esistono? Dovremmo davvero aspettarci di capire tutto sul conto di una Persona così grande da essere stata in grado di portare all’esistenza l’universo, con la sua complessa struttura e le sue dimensioni stupefacenti?
Vedi ci sono tante cose di Dio che non si conoscono pero basta fare delle ricerche per avere delle risposte se vuoi sapere altre cose o aprire un dibattito non ci sono problemi pero senza offese, non so ad esempio sai che Dio ha anche un nome che non si usa più.
Ciao dalla baviera
- Belle discussioni. IMHO è vera la prima affermazione - è insito nella coscienza ebraica che D-o non dia luogo a dimostrazioni : è, punto. D'altra parte capisco il punto della dimostrazione, come dire, assiomatica : i miracoli sono opera di D-o, quindi D-o esiste, visto che fa qualcosa. Il concetto a me personalmente è estraneo : diceva un mio maestro che D-o non suda intendendo che non si deve parlare - perchè non ha senso confrontare livelli diversi - di azioni dirette di D-o, ma insomma, in contesti diversi la posso capire. Però, non litighiamo, eh? La Bibbia ha tante informazioni su cui litigare, questa è un non luogo a procedere :o) --Ub Bla bla 14:38, 24 ago 2007 (CEST)
Apologisti mormoni?
Scusate chi ha scritto il paragrafo sulla visione mormone di Dio?? Mi sembra un tantino enfatico... --Nyo annota 23:42, 8 mar 2007 (CET)
È stato Giorgio.dalpozzo (discussioni · contributi) [2], che non ha contribuito più dopo quel giorno; l'uso delle maiuscole e la quantità di testo mi avevano fatto pensare a un copyviol, ma non avevo trovato riferimenti. Il tono enfatico andrebbe smorzato e depovizzato un pochino ("Secondo ciò che Dio ha rivelato anticamente e poi nel Nuovo Testamento e anche nel Libro di Mormon" implica che il dio citato nei tre libri sia lo stesso, mentre gli ebrei e la gran parte dei cristiani non lo pensano affatto), ma non me ne intendo e non voglio fare casini. Ciao -- ~Εξαίρετος~ (msg) 10:59, 9 mar 2007 (CET)
--RoyBellingan 22:12, 24 mar 2007 (CET) Secondo voi si scrive Visione Mormone o Mormonica ???
Sono quasi sicuro della prima
Visione di Dio e Gesù per i Testimoni di Geova:
Come ho proposto più volte in queste discussioni vorrei proporre un sottocapitolo alla visone Cristiana, simile a quello fatto per i Mormoni, della visione di Dio da parte dei Testimoni di Geova; con la loro distinzione di Geova da Gesù e dallo Spirito Santo... in un enciclopedia non si dovrebbe fare parzialità e discuterne laicamente e riportare le opinioni di tutti --MarioDedde 21:41, 04 gen 2008 (CET)
Dio nell'Islam
Manca ancora del tutto questa parte. Sarebbe importante che qualcuno la mettesse!!!! don Paolo 02:03, Nov 26, 2004 (UTC)
Ho modificato la frase in cui si dice che gli dei, nel politeismo, sono immortali. In alcune religioni è così. In altre gli dei possono morire per rigenerarsi. In altre ancora muojono e basta: vedi ad esempio Baldr nella mitologia scandinava. --Yupa 10:55, Apr 25, 2005 (CEST)
Vorrei segnalare un piccolo errore: non ‘Abd al-Tahmān ma ‘Abd al-Rahmān (che si pronuncia più o meno ʿabdurrahmān).
Che succede?
Joram, non ho capito bene, il fatto che per gli Ebrei pronunciare il nome di Dio sia sconveniente è motivo sufficiente per sostituirlo con delle parafrasi negli articoli di Wikipedia? (vedi [3] e [4]) --Ninja (忍者) [msg] 02:48, Giu 4, 2005 (CEST)
- La visione ebraica (che è poi il titolo del paragrafo) non mette vocali quindi è scorretto porle arbitrariamente secondo una **INTERPRETAZIONE** CRISTIANA del modo di lettura. Ritengo quindi che sia più corretto, nella VISIONE EBRAICA, usare l'INTERPRETAZIONE EBRAICA. Non sono in grado di farlo, se lo sapessi fare sostituirei le lettere latine con quelle ebraiche corrispondenti (secondo la convenzione ebraica italiana approvata dall'ambasciata di Israele a Roma nel 1987)
- Joram 04:11, Giu 4, 2005 (CEST)
- Io credevo che quella con le vocali fosse una interpretazione italiana del modo di lettura. E l'Italia è uno stato laico. Non vorrei far confusione ma tu ti stai riferendo all'interpretazione israeliana? O alla lingua ufficiale di Israele? (colgo l'occasione per ricordare che questa è it.wiki e deve essere leggibile in italiano) Comunque, non me ne intendo particolarmente di questo argomento, se vorrai fare chiarezza te ne sarò grato. Eviterò comunque ulteriori interventi per non innescare pericolose discussioni.
- L'unica cosa su cui mi sento sicuro di esprimermi è sulla poca eticità del riportare l'articolo alla propia versione con un commento come "Riportata ad una versione che tratta in maniera equidistante e neutra le diverse interpretazioni del nome di Dio" che, solo nel commento, è decisamente non NPOV.
- Come al solito, buon lavoro --Ninja (忍者) [msg] 04:21, Giu 4, 2005 (CEST)
- Nessun "flame" ed anzi ti ringrazio per i tuoi continui stimoli e ti confermo che l'aggiunta delle vocali NON è fatta secondo le regole grammaticali delle lingue neolatine (ossia, anche, dell'italiano) che anzi dovrebbero utilizzare la J per rappresentare la Iod dell'originale ebraico (tanto per dirne una)
- Per quanto riguarda l'ebraismo, ti invito a non fare confusione tra ebreo ed israeliano: sono concetti molto diversi
- Per quanto riguarda l' "etica" della mia azione, sono assolutamente convinto di essere nel giusto e nel corretto per i seguenti motivi:
- * Il fatto che alcuni utilizzano una vocalizzazione non significa che essa sia giusta
- * Il fatto che la maggioranza degli italiani sia cristiana non significa automaticamente che l'interpretazione cristiana sia anche l'interpretazione italiana essendo l'Italia un paese la cui religione di stato NON è più quella cattolica, almeno nell'accezione comunemente assegnata (si veda a tal proposito la famosa sentenza della corte costituzionale 508 del 2000)
- * La mia incapacità ad utilizzare le lettere ebraiche su wikipedia è stata la causa principale di questa incomprensione e me ne scuso ma wikipedia è e dovrebbe rimanere equidistante da tutte le interpretazioni "di parte" e, in quest'ottica, utilizzare una interpretazione religiosa come se fosse universale non è coerente con lo spirito di wikipedia.
- * La traslitterazione dai caratteri ebraici a quelli latini puo' seguire 5 diverse scuole di pensiero e sin dal primo momento che ho messo piede qui ho chiarito quale avrei usato io (puoi verificarlo sulla mia pagina utente)
- * Avere un punto di vista neutrale significa essere neutrali, non dare un'interpretazione di parte assurgendola a neutra come se fosse universalmente accettabile.
- Ti rinnovo i ringraziamenti per le tue domande e ti invito a continuare la discussione in questa stessa pagina, anche a beneficio di chi verra' dopo di noi, con ogni altra domanda o curiosita' che ti venisse in mente.
- Colgo anche l'occasione per invitare chiunque sia ferrato sull'argomento a dire la sua cosi' da allargare la discussione e confrontare ulteriori dati e punti di vista
- Joram 04:57, Giu 4, 2005 (CEST)
- Grazie per la risposta, credo che ora si sia fatta un po più di chiarezza.
- Forse puoi provare ad inserire le lettere ebraiche, supportate da it.wiki, usando un programma che ti permetta di selezionarle, come charmap.exe, incluso in Windows, ma su questo di più non posso dirti
- Per quanto riguarda invece il discorso delle vocali, un'idea potrebbe essere quella di aggiungere magari una transliterazione leggibile in italiano (non è semplice pronunciare quattro consonanti consecutive) così come verrebbe pronunciato il nome in ebraico.
- Buon lavoro --Ninja (忍者) [msg] 12:59, Giu 4, 2005 (CEST)
- Io uso Mac, per me dovrebbe essere molto semplice aggiungerle ma per qualche motivo che non so, il salvataggio della pagina non va a buon fine. Cerchero' di investigare meglio (altrove l'ho inserite senza problemi)
- Per quanto riguarda il discorso delle vocali, semplicemente 'non esiste' una traslitterazione leggibile in italiano quindi non c'e' nulla da inserire :-P
- Grazie anche a te :-D Joram 13:07, Giu 4, 2005 (CEST)
Computer nuovo vita nuova! :-D
Anche se in realta' ho solo aggiornato il sistema operativo, finalmente posso sistemare questo guaio con un po' di calma usando le lettere ebraiche י (yod) ה (heh) ו (vav) ה (heh) o יהוה : ho ripristinato il formato del nome di D-o in tutta la wiki, adesso è sia rispettoso della tradizione ebraica che di quelle Cristiane e della Mussulmana.
Invito chiunque sentisse la necessita' di usare una traslitterazione, di avvalersi del termine Tetragramma
Joram 10:08, ott 29, 2005 (CEST)
vocalizzazione del tetragramma
Una curiosità mia. Quindi il Tetragramma non ha mai avuto una vocalizzazione? So che non viene pronunciato quando si legge la Bibbia, ma mi chiedevano cosa avessero ad esempio fatto i Settanta. --.mau. ✉ 13:24, Giu 4, 2005 (CEST)
È che in ebraico antico si scrivevano solo le consonanti. È un po' come il fatto che in italiano l'accento tonico si scrive in molti pochi casi. In tutti gli altri si sa dove cade, per uso, spesso non per regola. Così gli ebrei sapevano come si parlava l'ebraico e scrivevano solo le consonanti.
Che io sappia i LXX traducono YHWH con Kyrios, Signore, secondo l'uso degli ebrei del tempo che per rispetto non pronunciavano il nome di Dio ma lo sostituivano con Adonai, Signore.
don Paolo - dimmi che te ne pare 19:41, Giu 4, 2005 (CEST)
- Non è del tutto corretto. nel sito dei testimoni di Geova, leggoarticolo sulla settanta Le copie complete della Settanta che esistono oggi risalgono anche al IV secolo E.V. Tali manoscritti e copie posteriori non contengono il nome divino, Geova, rappresentato in ebraico dal Tetragramma (YHWH). In queste copie sono state utilizzate le parole greche “Dio” e “Signore” tutte le volte che nel testo ebraico compariva il Tetragramma. Tuttavia una scoperta avvenuta in Palestina circa 50 anni fa fece luce al riguardo. Un’équipe di esperti che esplorava le grotte nei pressi della sponda occidentale del Mar Morto trovò dei frammenti di un antico rotolo in pelle dei Dodici Profeti (da Osea a Malachia) scritto in greco. Questi testi furono datati fra il 50 a.E.V. e il 50 E.V. In questi frammenti più antichi il Tetragramma non era stato sostituito con le parole “Dio” e “Signore” in greco. Fu la conferma che l’antica versione biblica dei Settanta usava il nome divino. Nel 1971 furono pubblicati i frammenti di un antico rotolo di papiro (Papiri Fouad 266). Cosa rivelano questi frammenti della Settanta risalenti al II o I secolo a.E.V.? Anch’essi contengono il nome divino. [Spero che una citazione da un sito in una discussione non causi problemi di copyright]
- Comunque si puo' non essere d'accordo sulle conclusioni dei testimoni di G. ma se questi frammenti della settanta esistono nei musei, e contengono il tetragramma; ad esempio il Papiri Fouad 266 esiste ed ha il tetragramma scardina la tesi che in tutte le traduzioni della settanta greca dall'ebraico non ci sia il tetragramma ma kyrios.--gagio 00:25, ott 30, 2005 (CEST)
Induismo
Credo che andrebbe fatta una sezione sulla concezione di Dio nella filosofia/religione indiana (che ha tutta una ampia corrente monoteista, malgrado generalmente si consideri esclusivamente politeista). Io ci stavo provando, ma è decisamente al di sopra delle mie capacità. Nessun volontario? --Dedda71 17:07, 6 feb 2006 (CET)
- Concordo. Proverò a scrivere qualcosa, anche se non è semplice, dal momento che per trattare l'argomento in modo esaustivo occorrerebbe un articolo apposito. --/\/\π ~ ...Che c'è? 18:58, 6 feb 2006 (CET)
Vetrina
Ehi ragazzi, che dite è proponibile per la vetrina secondo voi? ΗΣLIΦS89 21:59, 7 mar 2006 (CET)
- IMHO ancora no, troppo presto, per quanto abbastanza sviluppato. --/\/\π ~ ...Che c'è? 23:52, 7 mar 2006 (CET)
- Anche io sarei per proporlo per la vetrina... Magari aspettiamo un altro po', sviluppandolo ancora un po', ma credo che prima o poi ci arriverà in vetrina!
- Anche secondo me e' un po' presto. Per quanto posso giudicare, ci sono dei passi nella parte ebraica (unica cui posso dare un occhio critico) che sono da discutere - e non so come: io mi sento troppo impreparato, altri potrebbero fare partire una discussione che durerebbe qualche secolo...--Ub 17:08, 4 lug 2006 (CEST)
- Più che altro mi sembra un po' troppo frammentario, il "feel" non è unitario, le varie sezioni si somigliano pochissimo come lessico, tono e terminologia.. --/\/\π +t 10:05, 5 lug 2006 (CEST)
Ordine dei paragrafi
Come è stato deciso l'ordine dei paragrafi? Non sono in ordine alfabetico e temo che qualcuno particolarmente suscettibile possa sentirsi offeso perchè la sua religione è stata messa successivamente. Voglio precisare che la mia è solo un'osservazione di una cosa che mi è saltata all'occhio ma non ho particolare interesse nè mi sento coinvolto. Assianir 11:56, 17 mag 2006 (CEST)
- Sono in ordine cronologico (fatta eccezione per il Manichesimo che non so esattamente
dovequando vada collocato). --/\/\π +t 13:05, 17 mag 2006 (CEST)
Aggettivi
Ma la forma corretta è manicheista (come nel testo) o manichea (come conoscevo io)? --Fεlγx, (miao) 18:10, 20 lug 2006 (CEST)
proposta blocco
vorrei proporre un blocco parziale per questa pagina visto questo vandalismo..saluti --dario_vet (cossa ghe se?) 00:18, 16 ago 2006 (CEST)
A Way to find God and Jesus
There is a clear reason for yawning: It is caused by god (god loves us but he sometimes acts as an adversary= devil like us humans too to test the humans and to have the humans down under his thumb, because he wants to keep the relationship, he really loves us). God (the devil=adversary) has got possibilities of communication for example (singing of crows, barking of dogs like one woof for yes and woof-woof for no... <- you can try this yourself !!!!!, communication with humans in dreams... and thus he arrives in the radio, with yawning god/the devil can initiate a cough...<--- you will find Jesus this way if you pay attention, God promised to show us his son = this is a valid proof!!!). Jesus was sent to earth by god to communicate and only he showed the humans what god is really like (deep inside he loves us and he wants us to love him and believe in his goodness and power) !!!!! This love should always last even through the bad days !!!!!!!!!! (Could you please leave this text above in here !!!.. I know it may sound strange first .. but it is really true ! Otherwise try to disprove .. it won't work!!! I researched on this very exactly. thanks !!!)
--RoyBellingan 20:04, 24 mar 2007 (CET) Ma chi sarebbe questo ???
Non ha notato che siamo in wiki ITALIA
Ateismo?
Dove lo vedi l'ateismo nell'icipit? Certo è nei miei pensieri, ma non nell'incipit.--ligabo 00:37, 15 set 2006 (CEST)
- Hai ragione tu: ora non c'è più se non nei tuoi pensieri. :-) Scusa: evidentemente devo decidere di andare prima al letto. Buonanotte --MM (msg) 02:27, 15 set 2006 (CEST)
- Un qui pro quo dovuto a conflitti di edizione. Pace.--ligabo 09:27, 15 set 2006 (CEST)
- Aggiungo, velocemente, che sembrerò pedante (spero solo di essere preciso ;), ma nella prima riga va per forza usato il minuscolo, in quanto si spiega il significante e non il significato. Ho poi solo corretto l'etimologia (che purtroppo deve essere ridotta ai minimi termini, ma spero sia cmq. un po' più chiara così). Ciao! - Alec 02:47, 15 set 2006 (CEST)
- Un qui pro quo dovuto a conflitti di edizione. Pace.--ligabo 09:27, 15 set 2006 (CEST)
Bibbia e ateismo
In quella sottosezione è scritto fra l'altro, che "Lo scetticismo filosofico appartiene ad un periodo posteriore a quello in cui furono composti i libri della Bibbia, non ha senso discutere di ateismo prima dell'epoca dell'Illuminismo".
Segnalo che Clemente Alessandrino (Protrettico, 2, 24) cita che erano considerati «atei Evemero di Agrigento, Nicanore di Cipro, e Ippone e Diagora di Melo e il filosofo di Cirene, Teodoro, e molti altri» Democrito è considerato ateo; Vanini (sec. XVII) fu impiccato per ateismo....Ilaria578 12:08, 15 set 2006 (CEST)
Vanini dev'essere un cognome che porta un tantino di autosfiga. Sapevo dei due bruciati, ma non avevo notizia anche di quello impiccato. Circa l'ateismo, l'errore sembra evidente. Provvedi alle opportune modifiche.--ligabo 18:45, 15 set 2006 (CEST)
- Fatto. Io conosco un Vanini solo, Giulio Cesare, cui fu prima strappata la lingua, poi impiccato (o strangolato) e poi bruciato. Non ne conosco altri. Ilaria578 18:54, 15 set 2006 (CEST)
- Ecco spiegato l'inghippo: strangolato e poi bruciato. Allora sono solo due: Giulio Cesare e Lucilio, bruciato vivo sotto Pio V (detto il misercordioso), quindi tra il 1566 ed il 1572. --ligabo 19:05, 15 set 2006 (CEST) P.S.:Hai lasciato il sonetto senza risposta e non posso allenare il mio traballante romanesco.
- Ahi ahi ahi, signor Longari-Ligabo, mi sei caduto sul Vanini! Lucilio è il nome col quale il Giulio Cesare - ucciso in Francia, a Tolosa - si fece anche chiamare in Inghilterra - tanto che lì sono ancora convinti che quello sia il suo vero nome. Per il romanesco c'è tu' moje: trovo più traballante la tua metrica: l'ultimo verso (e anche un altro), non sono endecasillabi e pellerossa non fa rima con Trilussa; facciamo pellerussa? Comunque non è male. Lascio perdere interventi diretti sulla pagina di cucina: in questi giorni ho ricevute diverse minacce da alcuni capi WKPedestri per alcuni miei interventi pubblici e preferisco ritirarmi in uno sdegnoso silenzio: non mi va di dissipare spirito e cultura con certa gente. (Minchia, sembro Dante!) Ilaria578 21:56, 15 set 2006 (CEST)
(Sì, Dante er fruttarolo da'a Garbatella) Cascioli ne conta due di Vanini un Giulio Cesare panteista bruciato sotto Pio IV ed un Lucilio per Ateismo sotto Paolo V il 17 febbraio 1618. A giudicare dal pontefice sotto il quale è stato bruciato Giulio Cesare, si direbbe che l'errore (di Cascioli) sia evidente. Ma non sono in grado di dire la mia in merito. Ciao --ligabo 08:58, 16 set 2006 (CEST) P.S.: Mi servirebbe sapere se il vero cognome del filosofo Pietro era Pomponazzi oppure Pomponazzo.
- Pietro Pomponazzi 'gni cosa te devo di' Il Vanini, sulla base dei suoi scritti, appare in effetti un panteista, non un ateo. Prima dell'esecuzione, però, bestemmiò come un turco (ma li turchi biàstimano?) Ilaria578 09:24, 16 set 2006 (CEST)
- É strano perchè io ho studiato a Mantova in un istituto posto in via Pietro Pomponazzo. Titolazione che permane. Vuoi vedere che proprio i Mantovani hanno scarsa conoscenza del loro filosofo?--ligabo 12:11, 16 set 2006 (CEST)
- Beh, sai, con gli atti di nascita scritti in latino, Petrus Pomponatius può anche diventare Pomponazzo. Ilaria578 12:25, 16 set 2006 (CEST)
Sezione Ebraismo
La parte sulla dimostrazione dell'esistenza di Dio nella sezione dell'ebraismo, in origine era la traduzione della voce God della jewish encyclopedia: [5] che probabilmente è un po' antiquata, però se non altro è stata scritta da un ebreo. Sarebbe secondo me interessante che le varie sezioni riportassero in che modo è visto Dio nelle varie tradizioni, e non quello che pensa l'italiano medio di queste tradizioni. Dato che l'ebraismo è in Italia minoritario, secondo me è preferibile un articolo sull'ebraismo scritto da un ebreo, o tratto da fonti ebraiche. Salvo naturalmente modificare eventuali inesattezze o scorrettezze. --Acis 20:09, 16 set 2006 (CEST)
to do list: indagine scientifica sull'idea di dio
Credo che in questo articolo possa trovare posto anche una sezione che riporti l'analisi scientifica dell'idea di dio nelle diverse culture umane, e del suo sviluppo storico. Potrei inziare a scrivere una traccia (partendo dagli studi di Marx e Freud), ma forse qualcun'altro e' in grado piu' di me di sviluppare im maniera organica l'argomento. --cog 20:10, 14 ott 2006 (CEST)
credo ci siano parecchi pro
credo ci siano diverse cose che non vanno in questa pagina tanto per iniziare il la parole dio scritta con la maiuscola quando lo si intende come termine e non come nome dell'entità suprema, secondo allargare a tutte le religione il concetto di dio sotto questo nome crea confusione inducendo alla cattiva convinzione che qualsiasi sia la religione alla fine non cambia perchè ci riferisce alla stessa entità; cosa che di più falsa non può esistere perchè se parlare di un unico dio per cristiani ebrei e mussulmani può avere un senso, ciò non v'è quando si ha a che fare con le religioni orientali che alcune della quali hanno un concetto di trascendenza ma non di ente divino.PersOnLine - 19:52, 24 dic 2006 (CET)
- Scusa, ma proprio non vedo il problema. La voce è buona e mi sembra tutto sommato equilibrata; le sezioni sulle religioni orientali (2) spiegano molto bene la propria visione di "Dio" (vale a dire: se, come e in che modo ci credono). Non vedo alcuna commistione. Se la voce si riferisce a Dio in quanto a Ente divino, che male c'è a descrivere la posizione delle varie religioni nei confronti di tale Ente? Mi sembra pertinente: una voce di argomento X contiene tutti i modi in cui i vari elementi si pongono nei confronti dell'argomento X.
- In particolare, la posizione dell'Induismo (come spiegato nella voce) è al tempo stesso trascendente e immanente (ovvero, crede sia all'Ente divino che alla trascendenza impersonale); e la sezione sul Buddhismo (che tende a non focalizzarsi su Dio) mi sembra anch'essa molto chiara in questo senso.
- Non lo so, mi pare ci sia questa tendenza a generalizzare ed etichettare le religioni come "occidentali" (=ente divino) o "orientali" (=trascendenza), distinzione assolutamente superficiale che dimostra una conoscenza molto blanda di questi argomenti.
- Prendi gli Hare Krishna, ad esempio: è una religione molto più simile ai monoteismi occidentali che ad altre religioni geograficamente più vicine, come il Taoismo o il Buddhismo. Questo è solo un esempio, ce ne sarebbero molti altri. Fedi ai lati opposti del mondo possono presentare i medesimi elementi; ed il concetto di Dio come Ente superiore è sicuramente il più diffuso in assoluto. --mπ [–√–] 22:54, 24 dic 2006 (CET)
- Riguardo al maiuscolo invece non so dirti, mi rimetto al giudizio altrui. --mπ [–√–] 22:55, 24 dic 2006 (CET)
- Intervengo perché mi sento un po' chiamato in causa, avendo inserito io la parte sul Buddhismo. In quella parte ho usato una sola volta la forma "Dio", e in forma negativa («Il Buddhismo è generalmente visto come una religione priva del concetto di Dio»); questo perché nessuno si sognerebbe di negare il concetto di "dio" in una religione nelle cui scritture compaiono svariati deva e i naga proteggono il Buddha. È vero che i paragrafi successivi sono forse inappropriati visto che esaminano più l'idea del "divino" che quella del "dio", ma anche se tale termine non è usato nel Buddhismo è pur vero che se si dice (Vajrayana) che Amitabha Buddha è generato dall'Adi-Buddha (anziché aver raggiunto l'illuminazione per suoi meriti) a me questa sembra una teogonia, e quando si dice (Amidismo) che Amitabha ha il potere di forzare la ruota delle rinascite e far reincarnare i suoi devoti nel suo paradiso, a me sembra che abbia tutti i caratteri di un dio; il motivo per cui questo non è esplicitato è che i buddhisti inorridirebbero al termine "dio" usato in questo contesto.
- Per quel che ho letto nelle altre sezioni la distinzione tra "Dio" e "dio" mi sembra ben sottolineata; la principale ambiguità è nel titolo, ma quello è un limite tecnico, e inoltre faccio presente che l'ambiguità esiste solo nel cristianesimo (si usa "Dio" o "Signore" perché è proibito nominare o scrivere il suo nome, non perché sia il suo nome), mentre gli altri monoteismi per quanto ne so non usano il nome del proprio dio per indicare anche quello degli altri. -- ~Εξαίρετος~ (msg) 11:03, 25 dic 2006 (CET)
- È passato un mese e mezzo, e a quanto pare il consenso è stato raggiunto (giacché l'ultimo intervento risale al 25 dic). Non ha quindi senso lasciare l'avviso... --mπ [–√–] 08:59, 12 feb 2007 (CET)
!
non ho parole...una voce come questa non dovrebbe neanche essere citata. chiedete aiuto al Buddha, forse lui può darvi una mano...
- Il valore di una critica consiste nella sua costruttività; in questo caso, esso è completamente nullo. --mπ [–√–] 13:35, 11 gen 2007 (CET)
ma che sta a dì!!!??--85.46.68.238 12:37, 18 gen 2007 (CET)
Concordo con il rimando a Buddha e mi permetto di suggerire l'idea della Sinsofia, una interdisciplina trasversale che reinterpreta il concetto 'dio' come D'IO, problematizzandone la particolare caratteristica semantica che risulta evidente nella lingua italiana. D'IO esprime più correttamente la dialettica in-terna della soggettività, in chiave filosofico/religiosa, permettendo di rifondare la ricerca di un minimo comune denominatore fra tutte le religioni. In proposito si veda intanto l'introduzione di Emanuele Severino, a "La struttura originaria", Milano nuova ed. aggiornata, dove l'autore ha rivisitato la dialettica hegeliana, alla luce di quella che definisce prospettiva non nichilistica del divenire.
utente : Verygod 10/02/2007
--RoyBellingan 20:04, 24 mar 2007 (CET) Davvero non capisco di cosa si parli
Ancora sulle maiuscole, più un appunto etimologico
Vedo che la questione di quando scrivere dio e quando Dio è già stata trattata in passato, ma nella voce vedo ancora degli usi della maiuscola che a me paiono completamente errati.
Non sto parlando del titolo (dove la maiuscola è ovviamente necessaria essendo "dio" la prima e unica parola), ma per esempio della frase di apertura: «Con il termine Dio, dal latino deus ...». In questa frase la parola "dio" dovrebbe essere minuscola (come lo è anche l'etimo deus, del resto), in quanto si sta parlando del concetto generale di dio, e non in particolare di Dio, cioè del dio unico delle religioni monoteistiche (Giavè, Allah, ecc.).
A me non pare che sia tanto complicato decidere quando usare la minuscola e quando la maiuscola: basta assimilare la parola Dio con la maiuscola a un nome proprio (frega niente se teologicamente non lo è: qui si tratta di ortografia, non di teologia), e la parola dio con la minuscola a un sostantivo comune, e tutto torna. In caso di dubbio, basta chiedersi se, senza cambiare il senso della frase, il termine "dio/Dio" in questione può essere sostituito con il termine "divinità" oppure con il termine "Iddio": nel primo caso si richiede la minuscola, nel secondo la maiuscola.
Come modello da seguire, proporrei (e non per partigianeria: io sono ateo!) la pubblicistica ufficiale in lingua italiana della Santa Sede, e in particolare le Encicliche papali. Chi redige questi documenti fa sempre molta attenzione al corretto uso della maiuscola o della minuscola in questa parola (evidentemente il Vaticano disporrà di un esercito di ottimi correttori di bozze, la cui competenza possiamo sfruttare a gratis collegandoci con www.vaticano.va).
Cambio discorso per far notare un vero e proprio svarione linguistico nella frase: «La radice sanscrita, da cui viene "divus" e successivamente "Dio", significa "Luce".» (dove "dio" e "luce" andrebbero minuscoli, fra l'altro).
Né "divus" né alcun'altra parola latina viene dal sanscrito!!! Latino e sanscrito sono lingue "sorelle" (o, insomma, "cugine"), nel senso che derivano entrambe da una lingua preistorica detta proto-indoeuropeo. È vero che le parole latine divus e deus sono imparentate al sanscrito dēva, ma ciò non significa che una delle due deriva dall'altra. Piuttosto, derivano entrambe da una stessa radice indoeuropea che si ricostruisce come *dyeu- (altre forme: *dyu o *diw-) e significa "luminoso" o "cielo diurno".
Saluti.
89.96.195.13 16:57, 16 mar 2007 (CET)
Corrette 3-4 maiuscole. Appena ho voglia rileggo tutta la voce per vedere se ce ne sono altre. Per quanto riguarda l'etimologia, potresti portare fonti (autorevoli) a sostegno di quello che dici? Grazie, --XXL☮®? 17:17, 16 mar 2007 (CET)
Sarebbe interessante sapere qual'è la radice indoeuropea su cui gli studiosi si trovano d'accordo in questo momento (sembra che cambino con una frequenza allarmante) ma posso confermare che sanscrito e greco/latino hanno origini comuni ma non derivano una dall'altra, per cui ho modificato il passaggio. Mi sembra che secondo alcuni nel pantheon proto-indo-europeo *Dyēus era la divinità principale, e in molte wiki c'è una voce a riguardo. Ciao -- ~Εξαίρετος~ (msg) 17:20, 16 mar 2007 (CET)
Mancanze
Mi sembra che questa voce abbia delle gravi mancanze: mancano completamente alcune visioni di dio. Quella deista, quella gnostica, e soprattutto le varie mitologie. Magari solo le maggiori come quella greca egizia e nordica. Non credo che meritino meno atternzione di quella induista cristiana o islamica. Ci starebbe bene anche qualche accenno all'ateismo e all'agnosticismo.
Grazie BRussell 20:21 9 lug 2007 (CEST)
Manca anche il collegamento a bestemmia, se non altro nelle voci correlate. G.
Come ho già detto nella sezione di discussione "Trinità" proporrei di aggiungere un sottocapitolo alla visione Cristiana come è stata fatta per i Mormoni anche per i Testimoni di Geova... --MarioDedde 21:33, 08 nov 2007 (CET)
Immagini
Si potrebbe togliere quell'immagine dalla sezione islamica? mi sembra una grave mancanza di rispetto. --Ub Bla bla 22:22, 10 lug 2007 (CEST)
- Wikipedia non è censurata. A me disturbano le veline: seghiamo? --.jhc.-- (vetrina) 22:47, 10 lug 2007 (CEST)
- Boh, vedi tu. Come dicevo altrove, sono un eretico impenitente. Ma mi reputo rispettoso degli altri. --Ub Bla bla 22:49, 10 lug 2007 (CEST)
- No, "vedi tu" non mi piace: se non sei convinto o soddisfatto puoi linkare la discussione al bar e vedere cosa ne pensa la comunità. --.jhc.-- (vetrina) 22:58, 10 lug 2007 (CEST)
- A prescindere da questioni di rispetto o cose simili, trovo enciclopedicamente poco corretto che le immagini vengano inserite in contesti in cui non c'entrano nulla (come appunto il Dio di Michelangelo nella sezione islam, o l'incisione cristiana medievale nella sezione buddhismo); sembrano messe lì per caso. imho sarebbe più opportuno trovare immagini che riguardino il contesto culturale di cui si sta parlando (se non vi sono raffigurazioni della Divinità, può andare bene anche il nome scritto - come avviene con il tetragramma ebraico - oppure una pagina del testo sacro che ne parla...) --mπ [–√–] 08:29, 11 lug 2007 (CEST)
- Su questo sono d'accordo. --.jhc.-- (vetrina) 13:33, 11 lug 2007 (CEST)
- Boh, vedi tu. Come dicevo altrove, sono un eretico impenitente. Ma mi reputo rispettoso degli altri. --Ub Bla bla 22:49, 10 lug 2007 (CEST)
Politeismo?
Mi pare che la voce sia tremendamente sbilanciata verso la concezione monoteista. --Al Pereira 03:12, 17 ago 2007 (CEST)
- Come si può parlare maggiormente di politeismo se la maggior parte delle religioni sono monoteiste (o cmq non politeiste)?? --mπ [–√–] 08:28, 9 nov 2007 (CET)
Non è affatto vero, induismo, scintoismo, neopaganesimo, ecc... sono molte di più delle 3 monoteiste... In Wikipedia manca la definizione base di Divinità di quelle religioni dove la visione di Dio è completamente opposta... --Secret 16:26, 23 nov 2007 (CEST)
- Attualmente i paragrafi (imho molto bilanciati tra loro) sono: visione induista, buddhista, ebraica, cristiana, islamica; sono le religioni più diffuse. Certo, sarebbe bello se fossero presenti anche sezioni sulla visione pagana/neopagana, shintoista, dei nativi americani, ecc., ma del resto nessuno vieta di farlo! Secondo me non è ancora stato fatto perché nessuno ci ha pensato, e non per ragioni ideologiche. Del resto la voce risente ancora di un'impostazione "da abbozzo" ed è normale che le informazioni più note siano le prime a venire inserite, nonché quelle su cui si concentra la maggior parte dei contributori. --mπ [–√–] 16:41, 23 nov 2007 (CET)
in questi giorni cerco di metterci un po' della visione induista e pagana o almeno solo quest'ultima--Secret 16:56, 23 nov 2007 (CEST)
- Guarda che la visione induista c'è già, ed è abbastanza esauriente... concentrati su quella pagana/neopagana. --mπ [–√–] 19:40, 24 nov 2007 (CET)
Paragrafo rimosso
Taglincollo qui il seguente paragrafo, in quanto non mi sembra del tutto pertinente in Dio#Visione ebraica. Un paragrafo del genere starebbe meglio in esistenza di Dio o voci simili.
«Nella Bibbia l'esistenza di Dio non viene dimostrata ma presupposta, non ci sono tentativi di dimostrare la sua realtà, poiché nell'ambito biblico lo scetticismo filosofico appartiene ad una fase del pensiero generalmente posteriore a quella coperta dai libri biblici. Solo nel Qohelet o Ecclesiaste e nei salmi 14, 53 e 94, troviamo tracce di una qualche tendenza pessimista che può far pensare, da molto lontano, all'ateismo moderno. Le controversie dei profeti anteriori non trattano mai del problema dell'esistenza o non esistenza di Dio, ma le loro polemiche sono dirette a provare che Israele, in ogni tempo disponibile ad accettare e adorare questo o quel dio, è sotto l'obbligo di adorare il Signore e nessun altro. Si disputa del modo in cui si debba adorarlo, ma non della sua natura.»
--mπ [–√–] 08:36, 11 dic 2007 (CET)
Sulla neutralità del primo paragrafo
Secondo me tutto il paragrafo introduttivo della voce è pesantemente POV e quindi totalmente da rivedere. Innanzitutto affermare:
«Con il termine Dio [...] viene indicata una entità soprannaturale, considerata dal punto di vista ontologico come trascendente e/o immanente, il cui rapporto con l'essere umano – interpretato diversamente a seconda dei vari tipi di credo – prende il nome di religione»
non è corretto da vari punti di vista; quello che mi sta a cuore in questa sede è che non si può parlare di qualcosa come di un'entità se non dandone per scontata l'esistenza; ora, in alcuni sistemi ontologici è prevista l'esistenza di entità caratterizzate da determinate proprietà e che potranno essere denotate ciascuna con la parola dio; in altri sistemi ontologici nessuna entità ha quelle proprietà, e di conseguenza la parola non denota nulla. Pertanto propongo il cambiamento:
«Con il termine Dio [...] in alcuni sistemi ontologici che ne prevedano l'esistenza viene indicata quell'entità soprannaturale...»
Direttamente collegato a quanto appena detto, considero estremamente inadeguata la definizione che viene data di ateismo:
«L'ateismo nega l'esistenza di tale essere superiore ritenendola frutto della elaborazione mentale dell'uomo.»
al di là del profondo problema di significanza della locuzione: "negare l'esistenza", e del processo alle intenzioni con cui quell'"esistenza" verrebbe negata, deve essere chiaro che l'ontologia di un ateo è semplicemente priva di qualsiasi figura con le prerogaitve che ha il dio in un'ontologia teista; dunque l'ateo non nega un bel nulla.
Semplificando la questione: alcuni uomini ammettono nel novero delle cose reali determinate entità, con particolari proprietà e che potranno eventualmente chiamarsi dio; altri uomini ammettono nel novero delle cose reali solo entità prive di quelle proprietà, quindi per loro il termine dio non avrà un senso significante ma eventualmente solo sociale nell'atto di confrontarsi con persone appartenenti al primo gruppo.Inevitabilmente 21:42, 14 dic 2007 (CET)
DALLA MONOLATRIA AL MONOTEISMO
in questo paragrafo si riporta virgolettato un passo biblico "Il Signore è il nostro Dio, il più grande di tutti gli dei". Non sono riuscito a trovarlo da nessuna parte. Se è un passo biblico perchè non aggiungere autore e paragrafo come si fa di solito quando si citano i passi dei testi sacri?
grazie