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Candia Lomellina

Coordinate: 45°11′N 8°36′E
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Candia Lomellina
comune
Candia Lomellina – Stemma
Candia Lomellina – Bandiera
Candia Lomellina – Veduta
Candia Lomellina – Veduta
Veduta stazione
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
SindacoStefano Tonetti (lista civica) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate45°11′N 8°36′E
Altitudine102 m s.l.m.
Superficie27,9 km²
Abitanti1 545[1] (31-8-2024)
Densità55,38 ab./km²
FrazioniTerrasa
Comuni confinantiBreme, Casale Monferrato (AL), Cozzo, Frassineto Po (AL), Langosco, Motta de' Conti (VC), Valle Lomellina
Altre informazioni
Cod. postale27031
Prefisso0384
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018027
Cod. catastaleB587
TargaPV
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 812 GG[3]
Nome abitanticandiesi
PatronoMadonna del Rosario
Giorno festivoprima domenica e primo lunedi di ottobre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Candia Lomellina
Candia Lomellina
Candia Lomellina – Mappa
Candia Lomellina – Mappa
Posizione del comune di Candia Lomellina nella provincia di Pavia
Sito istituzionale

Candia Lomellina (Chèndia in dialetto lomellino[4]) è un comune italiano di 1 545 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia.

Si trova nella Lomellina occidentale, non lontano dalla riva sinistra del Sesia.

Candia entrò a far parte dei domini di Pavia nel 1164 (diploma di Federico I), ma apparteneva forse fin da allora a un'antica famiglia locale, i Confalonieri di Candia.

Nel 1560 il feudo di Enrico da Candia fu infeudato, insieme a Valeggio, a Giovanni Arcimboldi de Candia; nel 1603 il nipote Gianangelo divenne Conte di Candia.

Nel 1675 gli Arcimboldi si estinsero e il feudo di Candia fu acquistato (1676) da Pietro Gallarati Scotti, signore di Candia e già signore dei vicini Cozzo e Sant'Angelo Lomellina.

Nel 1707 Candia, con tutta la Lomellina, passò sotto il dominio di Casa Savoia.

Nel 1859 entrò a far parte della provincia di Pavia mentre nel 1928 a Candia Lomellina fu unito il soppresso comune di Terrasa.

Lo stemma del comune di Candia Lomellina è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 16 luglio 1936.[5]

«D'azzurro, al giglio di giardino, fiorito di tre pezzi, nodrito sulla pianura erbosa, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.[6]

Monumenti e luoghi d'interesse

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  • ex Chiesa della confraternita, con gli affreschi di Giuseppe Amisani
  • Chiesa di San Michele
  • Cappella di Sant'Anna
  • Cappella della Madonna della neve
  • Santuario Madonna delle Grazie, in frazione Terrasa

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[7]

Sagra dell'alborella

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Nel mese di Luglio è possibile mangiare uno dei tipici pesci lomellini e servito in diverse maniere.

Processo con rogo della Pierina

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Il martedì grasso nel centro abitato si rievoca il sacrificio del personaggio storico dove fece la spia a favore dei piemontesi ai danni degli spagnoli nel 1617.

Palio del Marenghìn

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Ogni prima domenica di Ottobre, nella piazza principale, le 5 contrade di Candia si contendono la vittoria in una serie di sfide e giochi.

Manifestazione non competitiva del mese di Agosto, con i barcè tipiche imbarcazioni a remo, dove prenderanno il via lungo il fiume Sesia arrivando in prossimità del ponte Casalese.

Infrastrutture e trasporti

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La stazione di Candia Lomellina e la fermata di Terrasa, quest'ultima soppressa nel 2003, sono poste lungo la ferrovia Castagnole-Asti-Casale-Mortara.

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2024 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 130, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Candia Lomellina, decreto 1936-07-16 DCG, riconoscimento di stemma, su Archivo Centrale dello Stato. URL consultato il 15 luglio 2022.
  6. ^ Candia Lomellina, su araldicacivica.it.
  7. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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