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Borsalino (film)

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Borsalino
Alain Delon in una scena del film
Titolo originaleBorsalino
Paese di produzioneFrancia, Italia
Anno1970
Durata125 min
Generedrammatico
RegiaJacques Deray
SoggettoEugène Saccomano (romanzo)
SceneggiaturaJean-Claude Carrière, Jean Cau, Jacques Deray e Claude Sautet
ProduttoreAlain Delon
Casa di produzioneAdel Productions
Distribuzione in italianoParamount
FotografiaJean-Jacques Tarbès
MontaggioPaul Cayatte
MusicheClaude Bolling
ScenografiaFrançois de Lamothe
CostumiJacques Fonteray
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Borsalino è un film del 1970, diretto da Jacques Deray, tratto dal romanzo Bandits à Marseille di Eugène Saccomano[1] e ispirato alle figure di Paul Carbone e François Spirito, due membri di spicco della malavita marsigliese degli anni trenta.

Il film deve il suo titolo al nome della celebre azienda Borsalino, produttrice e fornitrice[2][3][4] dei cappelli indossati dagli attori, che ha concesso il marchio in licenza ufficiale alla produzione.[5][6][7][8]

Marsiglia, 1930. Il gangster Roch Siffredi, scarcerato anticipatamente per buona condotta, scopre che la sua donna, Lola, convive ora con un altro malvivente, François Capella. Dopo l'iniziale reazione rabbiosa, che lo porta a scontrarsi con Capella, Siffredi sembra accettare la scelta di Lola e diventa anzi inseparabile amico e "socio d'affari" del suo nuovo compagno. I due uomini riescono così a diventare i gangster più potenti e temuti nell'ambiente della malavita marsigliese, occupandosi di svariate attività illegali (corse ippiche e incontri di boxe truccati, truffe al mercato ittico, controllo della prostituzione, gioco d'azzardo e altri racket). L'ascesa di Siffredi e Capella suscita la reazione degli altri clan, in particolare quelli capeggiati da Poli e Marello, che danno inizio ad una serie di sanguinosi scontri a fuoco, agguati e ritorsioni, da cui Roch e François si sapranno difendere abilmente. Eliminato anche l'ultimo dei loro rivali, i due sostengono l'elezione del nuovo sindaco di Marsiglia. Ma una sera, durante una lussuosa festa, François decide di andarsene da Marsiglia e lasciare campo libero a Roch in quanto, anche nell'ambiente della malavita, la sete di potere rischia di prevalere sulle amicizie e prima o poi si è destinati ad essere rimpiazzati. Appena uscito dalla villa, però, François viene ferito a morte da un ignoto sicario e spira tra le braccia di Roch, giunto accanto a lui per soccorrerlo.

Distribuzione

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Dopo essere stata proiettata fuori concorso il 1º agosto 1970 al Taormina Film Fest,[9] la pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche italiane a partire dal mese di settembre del 1970.[10]

Data di uscita

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Alcune date di uscita internazionali nel corso del 1970 sono state:[11]

Si è classificato al 7º posto posto tra i primi 100 film di maggior incasso della stagione cinematografica italiana 1970-1971.[13]

  • È il nome del protagonista, Roch Siffredi, che ha ispirato il nome d'arte dell'attore pornografico Rocco Siffredi.
  • Il mangaka Eiichiro Oda ha preso spunto dal film per creare uno dei suoi personaggi più importanti, l'ammiraglio Borsalino detto Kizaru, per la sua opera One Piece. Anche se normalmente non si vede Borsalino indossare quel particolare copricapo, un flashback mostra il personaggio con il borsalino in testa quando era ancora viceammiraglio.
  1. ^ a b Roberto Chiesi, Alain Delon - Collana I Grandi attori del cinema, Gremese, 2002, p. 115, ISBN 9788884401885.
  2. ^ https://www.ilpost.it/2015/12/04/come-si-fa-un-borsalino/
  3. ^ https://www.esquire.com/it/stile/accessori-uomo/a13456171/borsalino
  4. ^ https://radiogold.it/cronaca/130413-alain-delon-sceglie-cappello-borsalino-simbolo-mio-cinema/
  5. ^ https://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2016/06/13/news/borsalino_rinascita_dopo_la_crisi_su_il_cappello_stiamo_tornando-141977688/?refresh_ce
  6. ^ Copia archiviata, su devildead.com. URL consultato il 4 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2018).
  7. ^ Fabrizio Mosca, Product concept ed heritage per i beni ad elevato valore simbolico, G Giappichelli Editore, 2015, p. 93, ISBN 9788892153615.
  8. ^ https://www.lastampa.it/alessandria/2017/12/19/news/borsalino-la-storia-di-una-fabbrica-e-della-sua-citta-1.34084494
  9. ^ Si è chiuso con i "David" il Festival di Taormina, in La Stampa, n. 158, 1970, p. 6.
  10. ^ Schermi e Ribalte - Cinema, in L'Unità, n. 252, 1970, p. 7.
  11. ^ (EN) Borsalino - Release dates, su blu-ray.com, www.blu-ray.com. URL consultato il 24 dicembre 2017.
  12. ^ Cinema - Prime visioni a Roma, in L'Unità, n. 251, 1970, p. 7.
  13. ^ Stagione 1970-71: i 100 film di maggior incasso, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 24 dicembre 2017.

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