Vai al contenuto

Arma da fuoco artigianale

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Una pistola artigianale, confiscata dalla polizia svedese e donata al Museo di Vänersborg nel 1985

Un'arma da fuoco artigianale o improvvisata (in inglese talora chiamata zip gun, pipe gun, o slam gun) è un'arma da fuoco costruita da soggetti diversi da una fabbrica d'armi o da un armaiolo, e tipicamente viene realizzata adattando allo scopo materiali già esistenti. La sua qualità può variare dall'arma rozza che può essere pericolosa per chi la usa come per il bersaglio, all'arma di alta qualità prodotta da qualche tipo di verlagssystem utilizzando materiali di recupero ricondizionati specificamente.[1][2][3]

Talvolta sono utilizzate da criminali, terroristi ed attivisti politici e talvolta sono associate a gruppi di quei generi;[4][5] possono ancora trovare impiego per autodifesa in zone prive di un ordinamento giuridico efficace, o per la caccia in zone rurali povere.[6]

Varie armi fatte in casa, tra cui alcune armi-penna, esposte al Museo della militsiya di Donec'k

Le armi-penna sono armi da fuoco analoghe alle zip gun che assomigliano a penne[7][8] Sono generalmente di piccolo calibro (ad esempio .22 LR, .25 ACP, .32 ACP, e simili)[9][10][11] e sono a colpo singolo.[10][12] Gli esempi più antichi di armi-penna funzionavano con cartucce a spillo, ma i tipi moderni sono a percussione anulare o centrale.[7] Alcune armi-penna non sono progettate per sparare cartucce ordinarie, ma piuttosto cartucce a salve, bengala, o cartucce contenenti gas lacrimogeno.[7][13]

Negli Stati Uniti, le armi-penna che sparano proiettili o munizione spezzata non richiedono una riconfigurazione per sparare (ad esempio, ripiegarsi per assumere la forma di una pistola) e sono sottoposte alla normativa federale come Any Other Weapon (Title II).[14] Vanno registrate ai sensi del National Firearms Act e sono gravate da un'imposta di 200 $ per la fabbricazione o di 5 $ per il trasferimento.[13][15]

Le armi-tubo comparvero per la prima volta nelle Filippine durante la Seconda guerra mondiale.[16] Il "paliuntod" è un tipo di fucile a canna liscia artigianale comunemente usato da guerriglieri e truppe congiunte americane-filippine che restarono dietro le linee giapponesi dopo la ritirata di Douglas MacArthur. Costituiti di due pezzi di tubo che si adattano perfettamente l'uno all'altro, i "paliuntod" erano semplici armi a colpo singolo. Queste armi-tubo sono ancora usate sia da criminali sia da ribelli nelle Filippine.[17][18]

Nel 1946 le armi-tubo furono brevettate da Iliff D. "Rich" Richardson, che aveva combattuto con gli insorgenti filippini durante l'occupazione giapponese.[16][19] Fabbricati da "Richardson Industries" come "Model R5 Philippine Guerrilla Gun", questi fucili a canna liscia 12 gauge all'epoca erano venduti per 7 $.[16]

Le versioni improvvisate sono fatte con due tubi e un tappo in fondo; di solito sparano cartucce da caccia. Per azionare l'arma, il tiratore inserisce una cartuccia da caccia nel tubo più stretto, infila quest'ultimo nel tubo più largo, e lo fa scorrere indietro con forza finché il fondello della cartuccia urta uno spillo percussore fissato nel tappo che termina l'arma posteriormente.[4][5]

Un fucile a canna liscia fatto in casa che spara cartucce .410.

Armi prodotte con stampa 3D

[modifica | modifica wikitesto]
La 'Liberator' è una pistola a colpo singolo stampabile in 3D, il primo progetto di questo genere ampiamente disponibile online

Nel 2012 il gruppo USA Defense Distributed rivelò i progetti per sviluppare un'arma in plastica funzionante che potesse essere scaricata e riprodotta da chiunque con una stampante 3D.[20][21] La Liberator è un'arma a colpo singolo stampabile in 3D grazie al primo progetto di arma da fuoco stampabile reso ampiamente disponibile online.[22][23][24] L'impresa open source Defense Distributed progettò l'arma e pubblicò i progetti il 6 maggio 2013. Tali progetti furono scaricati oltre 100 000 volte in due giorni prima che il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America chiedesse a Defense Distributed di ritirare i progetti.[25]

La pistola 1911 stampata in 3D di Solid Concepts

La Defense Distributed ha progettato anche un castello inferiore, stampato in 3D, per fucile tipo AR-15 (in grado di resistere allo sparo di oltre 650 cartucce) e numerosi caricatori, tra cui quello per l'AK-47.[26] Nel 2013 l'impresa californiana Solid Concepts dimostrò che è possibile costruire una versione stampata in 3D della Colt M1911, in metallo, utilizzando una stampante 3D industriale.[27] Nel 2015 Cody Wilson, fondatore della Defense Distributed, citò in giudizio il governo degli Stati Uniti lamentando la violazione della libertà di parola e nel 2018 il Dipartimento della Giustizia accettò una transazione, riconoscendo a Wilson il diritto di pubblicare istruzioni per la produzione di armi da fuoco stampate in 3D.[28][29]

Armi da fuoco mascherate

[modifica | modifica wikitesto]

Alcune armi artigianali più complesse sono non soltanto ben costruite, ma usano il mimetismo come camuffamento. Possono assumere le sembianze di torce, telefoni cellulari, bastoni, e grosse viti. La maggior parte sono in calibro .22 a percussione anulare, ma sono state trovare armi fuoco-torcia che spaziano da piccoli modelli in calibro .22 Long Rifle, ai più grandi che camerano cartucce da caccia calibro .410.[30][31]

La maggior parte delle armi artigianali è a colpo singolo, ma esistono anche versioni a più colpi. Le più semplici zip gun di questo tipo sono simili ad una derringer, e consistono di più zip gun collegate. Anche la struttura a rivoltina è frequente nelle armi fatte in casa poiché è relativamente semplice da ottenere partendo da un fascio di tubi o da un cilindro d'acciaio. Alla fine del 2000 la polizia britannica scoprì una zip gun quattro colpi .22 LR camuffata da telefono cellulare, in cui alcuni tasti della tastiera (fisica, ovviamente) facevano sparare canne diverse. Dopo questo rinvenimento, i telefoni cellulari sono ispezionati con i raggi X in tutti gli aeroporti del mondo. Le autorità ritengono che queste armi clandestine fossero costruite in Croazia, e circolavano ancora quantomeno fino al 2004, stando ad un articolo di Time.[32][33]

Liberator e Deer gun

[modifica | modifica wikitesto]

La FP-45 Liberator e la Deer gun sono un tipo di rozze pistole o a derringer, simili a zip gun, prodotte dal governo degli Stati Uniti a beneficio di forze di resistenza di territori occupati, rispettivamente nel corso della Seconda guerra mondiale e della Guerra del Vietnam.[34]

FP-45 Liberator (Zip Gun)

La FP-45 era una rudimentale pistola a colpo singolo concepita per la produzione di massa, rapida e a basso costo. Aveva appena 23 parti di acciaio, in massima parte stampato e tornito, facili ed economiche da fabbricare. Sparava la cartuccia da pistola .45 ACP da una canna non rigata e poteva contenere cinque cartucce di scorta nella cavità dell'impugnatura. Per queste caratteristiche, era pensata per un uso ravvicinato, (0,91–3,66 m), e la sua gittata massima utile era di appena 7,5 m circa. A maggiori distanze, la pallottola cominciava a capovolgersi e andare alla deriva. Il costo unitario della FP-45 originale era di 2,10 dollari, da cui il soprannome di "pistola Woolworth" (con riferimento ad una catena di grandi magazzini[35] con merce a buon mercato).[36]

Deer gun

La Deer gun era una rozza pistola a colpo singolo che sparava cartucce 9 mm Parabellum.[37][38] Era fatta di alluminio fuso, e il castello consisteva di un cilindro sulla sommità dell'arma. Il percussore sporgeva dalla coda del castello; andava armato per poter sparare, e vi si applicava una linguetta di plastica per evitare spari accidentali, poiché la Deer gun non aveva una sicura meccanica. L'impugnatura era zigrinata, cava, e poteva alloggiare tre cartucce di riserva e una bacchetta per estrarre dalla canna i bossoli esplosi. La Deer gun era sprovvista di qualsivoglia scritta identificativa, per evitare che si potesse tracciare, ed era consegnata in scatole anonime di polistirene assieme a tre cartucce ed una serie di figure che fungevano da istruzioni per l'uso. Una scanalatura sulla cima del castello costituiva il "congegno di mira". La canna si svitava per espellere la cartuccia usata e caricarne una nuova. Per armare si tirava un appiglio fino allo scatto. Il grilletto di alluminio non aveva guardamano.

I mitra fatti in casa sono spesso realizzati copiando progetti già esistenti, o adattando semplici meccanismi a otturatore aperto e sfruttando parti meccaniche comunemente disponibili nei negozi di ferramenta.[2][39]

Il Błyskawica (parola che in polacco significa "lampo") era un mitra prodotto dall'Armia Krajowa, un movimento di resistenza che combatteva i tedeschi nella Polonia occupata. Assieme ad una versione polacca del mitra Sten, con il quale condivideva certi elementi progettuali, fu la sola arma occultamente prodotta in massa nell'Europa occupata durante la Seconda guerra mondiale.

Il Bechowiec-1 era un mitra polacco della Seconda guerra mondiale sviluppato e prodotto dall'organizzazione di resistenza Bataliony Chłopskie ("battaglioni dei contadini"). Fu sviluppato nel 1943 da 1943 by Henryk Strąpoć e prodotto in stabilimenti clandestini nella zona di Ostrowiec Świętokrzyski. Il nome del mitra fu coniato con riferimento ai membri dell'organizzazione Bataliony Chłopskie, informalmente detti bechowiec.

Il mitra Borz (Борз, che in ceceno significa "lupo", animale simbolo del Paese) è una delle svariate armi artigianali prodotte in Cecenia. Fu prodotto in tiratura limitata dal 1992 al 1999. Era usato principalmente dai separatisti ceceni.

Il Carlo (chiamato anche Carl Gustav) è un mitra costruito da piccoli laboratori in Cisgiordania. Il progetto è ispirato al Carl Gustav m/45 e alla sua variante egiziana Port Said; tuttavia, la somiglianza è spesso solo superficiale. Prodotto in varie località e spesso con parti d'arma di seconda mano, non ha specifiche rigorosamente definite. Tipicamente quest'arma è automatica. Spesso camerata con cartucce da pistola 9 mm Parabellum, ha però anche varianti .22 LR, .32 ACP, 9 × 18 mm Makarov, e 5,56 × 45 mm NATO. L'arma in sé comporta bassi costi costruttivi, ma è imprecisa e prona ad inceppamenti e malfunzionamenti.[40][41][42][43][44][45]

Modifiche o conversioni

[modifica | modifica wikitesto]

Anche le pistole lanciarazzi sono state convertite in armi da fuoco. Il risultato si può ottenere sostituendo la canna (spesso di plastica) di questi strumenti con un tubo di metallo forte abbastanza per camerare una cartuccia da caccia, o inserendo una canna di calibro minore in quella originale della lanciarazzi (come si fa con i riduttori di calibro) per camerare una cartuccia per arma da fuoco, quale la .22 Long Rifle.[46][47]

Una zip gun realizzata a partire da una pistola giocattolo a capsule. L'arma è in grado di sparare una cartuccia calibro .22

Le armi artigianali più avanzate possono usare parti di altri prodotti simili ad armi. Un esempio è la pistola giocattolo a capsule. Si può smontare, le si può aggiungere una canna, trasformando il giocattolo in una vera arma. Si può aggiungere uno "spillo" percussore al cane, per concentrare la forza sul fondello che innesca la cartuccia. Se la pistola giocattolo ha una molla del cane abbastanza forte, il meccanismo di scatto può essere usato senza modifiche; altrimenti si possono aggiungere elastici per aumentare la forza del cane.[48]

Sono state modificate anche armi ad aria compressa per convertirle in armi da fuoco. Il Brocock Air Cartridge System (BACS), ad esempio, usa una "cartuccia" autosufficiente grosso modo della misura di una cartuccia .38 Special, che contiene serbatoio d'aria, valvola, e una pallottola calibro .22 (5,5 mm). Numerosi delitti sono stati compiuti mediante armi ad aria compressa BACS convertite in armi da fuoco, ricalibrando con un trapano la canna per sparare una cartuccia .38 Special, oppure alterando il tamburo perché accettasse cartucce calibro .22. Anche le armi concepite per usare solo cartucce a salve (ossia con carica ridotta, e sprovviste di ogiva) possono essere convertite aggiungendo una canna, benché le leghe di scarsa qualità usate per armi a salve di poco prezzo si possano spezzare con le pressioni e le sollecitazioni meccaniche generate dall'esplosione di una "vera" cartuccia.[49]

Le zip gun sono generalmente rudimentali armi fatte in casa consistenti di canna, otturatore e un meccanismo di sparo. Per piccole cartucce a bassa pressione, come le comuni calibro .22 rimfire, può andar bene anche una tubazione di poco spessore, attaccata ad un pezzo di legno come impugnatura. Un elastico anima il percussore, che l'utente tira indietro e poi rilascia per sparare. La leggerezza della tubazione dà luogo ad un'arma da fuoco che può essere pericolosa per il tiratore non meno che per il bersaglio; la scadente canna liscia offre modesta precisione ed è prona ad esplodere al momento del tiro.[1] I progetti migliori usano tubi più pesanti e meccanismi a molla. Le zip gun più grandi, come i fucili a canna liscia fatti in casa chiamati tumbera (Argentina), bakakuk[50] (Malesia), o sumpak[51] (Filippine) sono fatti anche di materiali improvvisati come chiodi, tubi d'acciaio, pezzi di legno, frammenti di corde, e così via.

Produzione e diffusione nel mondo

[modifica | modifica wikitesto]

Negli Stati Uniti, creare un'arma artigianale per uso personale non necessita di autorizzazione professionale, registrazione, controllo di precedenti/idoneità psicologica, o numero di serie, ma l'arma che viene creata dev'essere rilevabile da un cercametalli ai sensi di una legge federale.[52][53] Tuttavia, tali armi da fuoco sono spesso illegali in altre giurisdizioni e sono comunemente associate a bande, che possono usarle per delitti violenti, come l'omicidio.[1] In altri casi, possono essere impiegate per altre attività illegali non necessariamente legate a crimini violenti, come ad esempio il bracconaggio.[6] Le "zip gun" erano diffuse negli Stati Uniti degli anni 1950, ma in seguito sono divenute più rare.

Copie di fucili britannici Martini e Snider fabbricate nella zona del Khyber

In Asia armaioli artigianali sono attivi nella regione del Passo Khyber tra Pakistan e Afghanistan. La zona ha da molto tempo la reputazione di produrre copie abusive, fatte in casa, di armi da fuoco usando qualunque materiale sia disponibile — per lo più binari ferroviari, parti di veicoli in demolizione, e altri metalli di recupero. La qualità di queste armi varia ampiamente, da quella paragonabile al prodotto industriale, alla pericolosamente scadente. Buona parte di questo artigianato gravita intorno alla città di Darra Adam Khel.

In India, l'uso di pistole fabbricate localmente è assai diffuso, specialmente nelle zone di Bihar e Purvanchal. La costruzione di queste armi ha preso le forme del Verlagssystem, e i componenti sono spesso fabbricati partendo da rottami metallici; ad esempio le canne ricavate da giunti di sterzo per autocarro.

In zone come il Sudafrica sono molto comuni le armi artigianali. Uno studio della Municipalità distrettuale di Zululand (Sudafrica) è risultato che la maggior parte delle armi artigianali erano rudimentali fucili a canna liscia 12 gauge, con un semplice meccanismo di scatto a "tiro e rilascio"; come le cartucce .22 LR (più volte nominate), le cartucce da caccia lavorano con basse pressioni, il che le rende più adatte alle fragili canne di armi artigianali.[49]

Quand'anche non si trovino in commercio cartucce, si possono usare armi a polvere da sparo fatte in casa; armi del genere furono oggetto di un giro di vite nel 2008 in Cina. In molte zone dell'Africa, come nello Zimbabwe, i bracconieri usano moschetti artigianali e fucili a canna liscia caricati con polvere da sparo rubata da mine.[54]

Nella città di Danao (Cebu), Filippine, la produzione di armi artigianali è così radicata che i fabbricanti operano legalmente, anche esercitandone il commercio. I costruttori di Danao producono rivoltelle nei calibri .38 e .45, e repliche semiautomatiche di Ingram MAC-10 e TEC-9.[2]

Nel 2004 a Melbourne (Australia) fu sequestrata una "fabbrica clandestina di armi", che tra l'altro produceva numerose copie silenziate del mitra Owen; si sospettò che avessero come acquirenti le bande locali dedite al traffico di droga.[55]

Sono state usate armi artigianali anche in Russia,[56][57] principalmente per omicidi domestici e terrorismo.

Anche nella sparatoria nella sinagoga di Halle del 9 ottobre 2019[58][59][60] furono usate armi artigianali; le armi fatte in casa — un fucile a canna liscia e un mitra "Luty" — ebbero numerosi malfunzionamenti. L'assalitore, un terrorista antisemita neonazista, disse nella diretta social dell'azione, "sono certamente riuscito a dimostrare quanto sono assurde le armi artigianali."[61]

In Italia, a Caivano (Napoli), un'incursione delle forze dell'ordine reperì numerose armi illegali della camorra, tra cui un'arma calibro .22 fatta in casa, 400 cartucce fatte in casa (probabilmente da utilizzare con la lupara, che a sua volta è spesso di fabbricazione artigianale), un silenziatore fatto in casa, e una penna-arma.[62]

In Giappone, fu usato un artigianale fucile a canna liscia nell'assassinio di Shinzō Abe, già primo ministro nipponico, avvenuto il giorno 8 luglio 2022.[63]

  1. ^ a b c Harlan Ellison, Memos from Purgatory, Ace Books, 1983, ISBN 0-441-52438-9., Chapter 4
  2. ^ a b c Solon foresees export potential in local gun making industry, in Sun Star, 30 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2008).
  3. ^ Steven R. Weisman e Special To the New York Times, India's Corner of Mystery: Bihar's Poor and Lawless, in The New York Times, 27 aprile 1987 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2012).
  4. ^ a b April 1997 Questions And Answers, su oldguns.net (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2021).
  5. ^ a b Defeating Spain in the Philippines: Handmade Filipino Gun, Smithsonian Institution, 2 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2023).
  6. ^ a b Gun briefing backfires in China, in BBC News, 18 luglio 2008. URL consultato il 5 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2008).
  7. ^ a b c John Minnery, Fingertip Firepower: Pen Guns, Knives and Bombs, Paladin Press, 1990, pp. 33, 38, ISBN 0-87364-560-X.
  8. ^ Helias Doundoulaki, I was Trained to be a Spy: A True Life Story, 2008, p. 65, ISBN 978-1425753795.
  9. ^ Wright, James D.; Rossi, Peter H.; Daly, Kathleen (1983). Under the Gun: Weapons, Crime and Violence in America. Hawthorne, NY: Aldine de Gruyter. ISBN 0202303063.
  10. ^ a b J. David Truby, Zips, Pipes, And Pens: Arsenal Of Improvised Weapons, Paladin Press, 1993, p.  132., ISBN 0873647025.
  11. ^ Instructions -- .25 ACP. URL consultato il 18 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2007).
  12. ^ Stephen D. Carpenteri, Gun Trader's Guide, Thirty-Fifth Edition: A Comprehensive, Fully Illustrated Guide to Modern Firearms with Current Market Values, Skyhorse Publishing, ottobre 2013, ISBN 978-1626360259.
  13. ^ a b Identification of Firearms Within the Purview of the National Firearms Act. URL consultato il 18 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2023).
  14. ^ Le armi del Titolo II, o armi da fuoco NFA, sono le denominazioni di alcune armi ai sensi del National Firearms Act (NFA) degli Stati Uniti. Si tratta di armi che richiedono una licenza federale per armi da fuoco (FFL) di tipo 01 e una tassa di occupazione speciale (SOT) di classe 3 per la vendita e un modulo ATF 4 (trasferimento di registrazione) con un timbro fiscale di 200 dollari per l'acquisto. Anche un FFL di tipo 07 (produttore) con una Special Occupation Tax di Classe 2 è abilitato alla produzione, all'acquisto e alla vendita. Le restrizioni si applicano a determinate armi da fuoco, munizioni esplosive e altri dispositivi che sono regolamentati a livello federale dall'NFA. Qualsiasi violazione dell'NFA è un reato punibile fino a 10 anni di carcere. Secondo la sintesi del Gun Control Act del 1968 della National Rifle Association: Il titolo II del Gun Control Act del 1968 è una revisione del National Firearms Act del 1934 e riguarda le mitragliatrici, i fucili a canna corta o "a canne mozze" e i cosiddetti "dispositivi distruttivi" (tra cui granate, mortai, lanciarazzi, proiettili di grandi dimensioni e altri ordigni pesanti). L'acquisizione di queste armi è soggetta alla preventiva approvazione del Procuratore Generale e per il possesso è richiesta la registrazione federale. In generale, viene imposta una tassa di 200 dollari per ogni trasferimento o fabbricazione di un'arma del Titolo II. Il Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (ATF), che applica la legge federale sulle armi da fuoco, si riferisce a tali armi come "armi da fuoco NFA". Le armi da fuoco NFA comprendono mitragliatrici, fucili e fucili a canna corta, armi pesanti, ordigni esplosivi, silenziatori e "qualsiasi altra arma" (Any Other Weapon, AOW), come le armi da fuoco camuffate o improvvisate. Le armi del Titolo I, o armi da fuoco GCA, sono fucili, fucili e pistole standard. I dispositivi esplosivi come bombe o granate sono regolamentati come armi da fuoco NFA (dispositivi distruttivi). I materiali esplosivi non sono considerati armi da fuoco NFA, ma sono regolamentati dall'Organized Crime Control Act.
  15. ^ National Firearms Act Handbook (PDF). URL consultato il 18 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2022).
  16. ^ a b c Richardson Industries M5 Philippine guerrilla gun: A gun to get a gun (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2018). Richardson Industries M5 Philippine guerrilla gun: A gun to get a gun 5/14/17 by Chris Eger
  17. ^ Niña Catherine Calleja, 3 suspected cattle rustlers killed in Cavite shootout, su Inquirer.net, 5 giugno 2008.[collegamento interrotto]
  18. ^ Lizanilla J. Amarga, Communists admit slay of 2 Cafgus, datus, in Sun Star, 13 giugno 2007 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2007).
  19. ^ Ian McCollum, Richardson Industries Slamfire Guerrilla Shotguns - Forgotten Weapons, su youtube.com, 27 gennaio 2021. URL consultato il 7 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2021).
  20. ^ Andy Greenberg, 'Wiki Weapon Project' Aims To Create A Gun Anyone Can 3D-Print At Home, in Forbes, 23 agosto 2012. URL consultato il 27 agosto 2012 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2023).
  21. ^ Damon Poeter, Could a 'Printable Gun' Change the World?, in PC Magazine, 24 agosto 2012. URL consultato il 27 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2022).
  22. ^ US government orders removal of Defcad 3D-gun designs, in BBC News, 10 maggio 2013. URL consultato il 13 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2022).
  23. ^ John Biggs, What You Need To Know About The Liberator 3D-Printed Pistol, in TechCrunch. URL consultato il 13 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2013).
  24. ^ Lee Hutchinson, The first entirely 3D-printed handgun is here, in Ars Technica, 3 maggio 2013. URL consultato il 13 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2022).
  25. ^ Andy Greenberg, 3D-Printed Gun's Blueprints Downloaded 100,000 Times In Two Days (With Some Help From Kim Dotcom), in Forbes. URL consultato il 13 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2013).
  26. ^ Farivar, Cyrus, "Download this gun": 3D-printed semi-automatic fires over 600 rounds, in Ars Technica, 1º marzo 2013. URL consultato il 5 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2022).
  27. ^ Doug Gross, Texas company makes metal gun with 3-D printer, CNN, 9 novembre 2013. URL consultato il 9 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2022).
  28. ^ (EN) David Kopel, US government drops prohibition on files for 3D printed arms, in Reason.com, 10 luglio 2018. URL consultato il 13 luglio 2018 (archiviato il 13 luglio 2018).
  29. ^ (EN) Andy Greenberg, A Landmark Legal Shift Opens Pandora's Box for DIY Guns, in Wired.com, 10 luglio 2018. URL consultato il 13 luglio 2018 (archiviato il 10 luglio 2018).
  30. ^ Crypto bolt gun, The Gun Zone. URL consultato il 19 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2008).
  31. ^ Cops on alert for flashlight guns. URL consultato il 16 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2009)., BY ROCCO PARASCANDOLA, NEWSDAY STAFF WRITER, June 13, 2006
  32. ^ Adam Zagorin, Press M for Murder: Cell Phones That Kill, su time.com, Time Magazine (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2005).
  33. ^ Video of cellphone gun firing, su 67.19.222.106. URL consultato il 19 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2007).
  34. ^ The C.I.A.’s Deer Gun, su smallarmsreview.com.
  35. ^ John K. Winkler, Five and Ten: The Fabulous Life of F. W. Woolworth, Pickle Partners, 31 luglio 2017, ISBN 978-1787207905.
  36. ^ Leroy Thompson, The Colt 1911 Pistol, Bloomsbury Publishing, 3 maggio 2011, p. 87, ISBN 978-1-84908-836-7.
  37. ^ The CIA's New Liberator: the 9mm Deer Gun. Forgotten Weapons
  38. ^ Ian Hogg e John Walter, Pistols of the World[collegamento interrotto], David & Charles, 2004, p. 353, ISBN 0-87349-460-1.
  39. ^ P. A. Luty, Expedient Homemade Firearms (PDF), Paladin Press, 1998, ISBN 978-0-87364-983-4. URL consultato il 4 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2023).
  40. ^ Meet the Carlo, su al-monitor.com, 17 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2022).
  41. ^ Homemade ‘Carlo’ gun becoming weapon of choice for Palestinian attackers, su newsweek.com, 6 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2022).
  42. ^ Say hello to ‘Carlo,’ the cheap, lethal go-to gun for terrorists, su timesofisrael.com, 16 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2022).
  43. ^ Homemade guns used in Palestinian attacks on Israelis, su theguardian.com, 14 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2023).
  44. ^ Cheap but lethal: the makeshift gun used by Palestinian shooters in Tel Aviv terror attack, su telegraph.co.uk, 10 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2023).
  45. ^ The West Bank: Deadly DIY, su economist.com, 7 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2022).
  46. ^ US Department of Justice, District of Connecticut, Project Safe Neighborhoods (PDF) (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2004).
  47. ^ UNITED STATES COURT OF APPEALS FOR THE FOURTH CIRCUIT, UNITED STATES OF AMERICA v. BARRY WILLIAM DOWNER (PDF). URL consultato il 14 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2012).
  48. ^ Bruce Barak Koffler, Zip Guns and Crude Conversions. When converted to a muzzleloader the cap's can be used as a percussion cap using powder extracted from cap's or scraped off match heads. Identifying Characteristics and Problems, in The Journal of Criminal Law, Criminology, and Police Science, Northwestern University, marzo 1970, pp. 115–125.
  49. ^ a b Vincent J. M. Di Maio, M.D., Gunshot Wounds, CRC Press, 1999, ISBN 0-8493-8163-0.
  50. ^ Jamili Nais, Kinabalu Park and the Surrounding Indigenous Communities, Malaysia, South-South Cooperation Programme on Environmentally Sound Socio-Economic Development in the Humid Tropics, 1996. URL consultato il 12 maggio 2013.
  51. ^ Small arms survey 2003: development denied, Oxford University Press, 2003, pp. 34–, ISBN 978-0-19-925175-9. URL consultato il 12 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2023).
  52. ^ (EN) Does an individual need a license to make a firearm for personal use? | Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives. URL consultato il 1º ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2023).
  53. ^ Ghost Guns, su Giffords Law Center. URL consultato il 25 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2023).
  54. ^ (EN) Ian McCollum, Confiscated Homemade Poachers' Guns from Zimbabwe, su youtube.com, Forgotten Weapons, 12 maggio 2020. URL consultato il 20 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2023).
  55. ^ Brendan Nicholson, Daniel Ziffer, Submachine-guns found in weapons factory, in The Age, Melbourne, 23 luglio 2004 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2022).
  56. ^ Chechen Self-Made Weapons, su English Russia, 4 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2022).
  57. ^ Alessandra Stanley, Seized Guns in Russia, in The New York Times, 17 gennaio 1995. URL consultato il 5 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2020).
  58. ^ Philip Oltermann, 'Rampage situation' as two killed in shooting in German city of Halle, in The Guardian, 9 ottobre 2019. URL consultato il 9 ottobre 2019.
  59. ^ (DE) News-Briefing: Das ist über den Angriff in Halle bekannt, in Spiegel Online, 9 ottobre 2019. URL consultato il 9 ottobre 2019.
  60. ^ Lizzie Dearden, Germany synagogue shooting: Gunman kills multiple people in Halle attack, in The Independent, 9 ottobre 2019. URL consultato il 9 ottobre 2019.
  61. ^ Germany's Jewish leaders condemn police response to Halle attack, 10 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2022).
  62. ^ Camorra, arsenale nel Napoletano: Trovati kalashnikov e una «pen gun», 2 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2023).
  63. ^ Chang-Ran Kim, Shinzo Abe shot while making election speech in Japan, Reuters, 7 giugno 2022. URL consultato l'8 luglio 2022 (archiviato l'8 luglio 2022).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]