Move To Cloud: first step
Oggi parleremo di cloud e del processo necessario per affrontare una “migrazione” di successo. In questo passaggio sono coinvolte figure di tutti i livelli: i manager, gli architetti, i sistemisti e gli sviluppatori.
I manager sono interessati su diversi fronti, in primis vanno rivisti i modelli economici: acquisto del “ferro”, costi webfarm, costi cloud; inoltre vanno riconsiderati i piani del personale sia per le figure professionali, che per la formazione. Oltre a questo, per intraprendere meglio il processo, è necessario uno sforzo per capire le vere differenze e le possibilità che si aprono rispetto all’approccio on-premises.
Architetti, sistemisti e sviluppatori devono imparare a utilizzare nuovi pattern, nuovi prodotti e nuovi framework.
Gli architetti hanno un compito molto più importante rispetto al passato: dividere e organizzare quello che era un progetto monolitico in parti più piccole, snelle e indipendenti che ora devono cooperare per far sì che tutto funzioni. Il ruolo dell’architetto diventa fondamentale e risulta determinante nella riuscita del progetto senza “pain”. Se prima quest’ultimo poteva essere portato a termine con soli programmatori, più o meno esperti, ora, senza queste figure professionali, non è più possibile raggiungere il target.
I sistemisti dovranno cambiare buona parte del loro lavoro, si passa dal "ferro" e macchine virtuali a container molto dinamici, i DB in cloud spesso sono usati in modalità SaaS ma diventano numerosi e ognuno deve essere approcciato in maniera differente.
Gli sviluppatori dovranno aprire i propri orizzonti conoscitivi per acquisire, almeno in parte, le competenze DevOps dal momento che ognuno deve avere la consapevolezza di cosa possa servire per far funzionare la propria parte di progetto dentro un container. Inoltre, dovranno imparare nuovi framework e modelli di comunicazione che si adattino meglio al paradigma di programmazione a microservizi.
Si tratta dunque di una sfida importante per tutti, che necessita di maggiori competenze specifiche rispetto al passato, in modo da permettere un passaggio che porti ad una riduzione dei costi, maggiore flessibilità ed un approccio agile che consenta di ottenere un minore time to market per i progetti.