𝗟𝗲 𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗶𝘁à 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶 𝗱𝗶 𝘁𝗿𝗮𝗻𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 https://lnkd.in/dua2esEd Innovazioni radicali nell'IA e nell'assistenza sanitaria, elevate tensioni geopolitiche, un potenziale rallentamento della crescita globale: questi sono solo alcuni dei temi su cui si sono concentrati i nostri esperti T. Rowe Price nel Global Market Outlook 2025. Scopri di più: https://lnkd.in/dua2esEd #TRPAssociatesItaly Per soli clienti professionali
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Ora che l'IA è un fenomeno di massa, crea interessanti opportunità per gli investitori. Ecco sette tendenze che plasmeranno il corso dei relativi investimenti nei prossimi sei/dodici mesi. https://lnkd.in/d678PcUB #IA #investiremag
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Il contesto internazionale continua ad essere segnato da una domanda globale in flessione, un'elevata incertezza e condizioni finanziarie meno favorevoli per famiglie e imprese. Questi fattori limitano la crescita dell'economia mondiale, prevista in rallentamento quest'anno ma destinata a riprendersi con maggiore vigore nel 2025. Le #aziende capaci di affrontare le sfide future saranno quelle che, nel pianificare le proprie strategie, integrano le innovazioni tecnologiche, senza trascurare le sfide ambientali e culturali, e che sanno sfruttare al meglio la cooperazione territoriale, regionale e il supporto delle politiche pubbliche per gli investimenti. Guardando al 2025 per individuare i settori su cui investire, emergono termini chiave come: Salute, Sviluppo Locale, #Risorse Umane, Innovazione e Networking. L’obiettivo sarà quello di trasformare i valori di sviluppo sostenibile e responsabilità sociale d’impresa in un nuovo modello di business, capace di adottare le innovazioni tecnologiche, valutarne l’impatto e ottimizzare i processi.
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Quali sono i fattori fondamentali di sviluppo sui quali le #PMI dovrebbero concentrare i propri sforzi nei prossimi anni? L'economia italiana fatica ormai da decenni a tenere il passo degli altri paesi industrializzati, ma questo scenario non deve essere una scusa per arroccarsi su posizioni conservative, soprattutto alla luce dei dati più recenti. L'unica direzione percorribile per mantenere una buona #competitività è quella che passa attraverso una convinta #digitalizzazione, grazie alla quale migliorare la #sostenibilità del business. Questa è la via tracciata dal Piano Transizione 5.0 ed è la missione fondamentale di PMI Next. Qui l'articolo completo: https://lnkd.in/d9Q5tyDn
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Oggi è stato presentato il #rapportosullacompetitività 2024 per la #UE da Mario Draghi. In sintesi, il rapporto indica la necessità di un piano comune di investimenti pari a 800 miliardi di Euro annui per rendere l'UE realmente competitiva nell'agone geopolitico occupato da USA e Cina. Il piano indica 5 aree di intervento, di cui l'innovazione tecnologica in ambito digitale è la prima, seguita poi da energia, clima, inclusione sociale, riduzione delle vulnerabilità e strategie finanziarie. Parlando di #innovazione, sebbene il rapporto indichi come alcune territori siano ormai da considerarsi persi (ad es. creare operatori di Cloud globali in Europa), ci sono molteplici ragioni per cui l’Europa non dovrebbe assolutamente rinunciare a sviluppare il proprio settore tecnologico interno e posizionare i propri campioni locali. la dimostrazione come sempre arriva dai numeri: se escludessimo il settore tech, la crescita della produttività dell’UE negli ultimi vent’anni sarebbe sostanzialmente alla pari con quella degli Stati Uniti. Una delle aree strategiche indicate è proprio l'#intelligenzaartificiale. Nonostante le paure sollevate dai mercati circa il al rischio di una bolla speculativa gli Stati Uniti e la Cina continuano a investire nel segmento ben sapendo che la partita in gioco non è solo economico-finanziaria, ma strategica perchè relativa a settori in cui è richiesta la sovranità tecnologica. L’IA è una tecnologia in evoluzione nella quale le aziende dell’UE hanno ancora un’opportunità da ritagliarsi una posizione di leadership in segmenti selezionati. L’Europa detiene una posizione forte nella robotica autonoma, ospitando il 22% dell’attività mondiale, e nei servizi di intelligenza artificiale, che ospitano circa il 17% dell’attività. Ma le aziende digitali innovative generalmente non riescono ad espandersi in Europa e ad attrarre finanziamenti, il che si riflette in un enorme divario nei finanziamenti nella fase successiva, indicando una debolezza strutturale del settore del #VentureCapital nell'intera regione. Il rapporto, tuttavia, cita testualmente "l'integrazione verticale" dell'IA nell'industria europea sarà un fattore critico per sbloccare una maggiore produttività. Questa è esattamente la rotta che BlackSheep Fund ha intrapreso: supportare la nascita e lo sviluppo di tecnologie #AI #industryspecific europee in grado di ricavarsi uno spazio di leadership globale in settori e contesti dove l'Europa è già dominante, accelerandone la trasformazione e aumentandone la produttività. A breve seguiranno maggiori dettagli dal team BlackSheep in merito.
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Il 2025 si apre con un panorama complesso per l’economia europea, segnato da sfide che continuano a mettere sotto pressione la stabilità finanziaria e sociale del continente. La crisi economica, innescata da anni di instabilità globale, mostra ancora i suoi effetti, amplificati da dinamiche come l’inflazione, il rallentamento della domanda interna e le tensioni geopolitiche. Le ripercussioni di eventi come la guerra in Ucraina e le difficoltà del mercato cinese si sommano a problemi strutturali, evidenziando la necessità di un cambiamento strategico. Per affrontare questa fase critica, gli esperti indicano come priorità l’aumento degli investimenti, sia pubblici che privati, per stimolare la crescita e preparare l’Europa a sfide future.
C’è chi vede già la crisi economica del 2025 e dice che per salvarsi bisogna investire
https://www.investireoggi.it
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Un intervento che sintetizza perfettamente le sfide e le opportunità del nostro tempo. La crescita economica e infrastrutturale non è mai fine a sé stessa: rappresenta la base per rendere il nostro tessuto imprenditoriale più competitivo e resiliente. Investire in R&S e in infrastrutture, sia fisiche che digitali, significa non solo garantire una migliore circolazione di merci e idee, ma anche creare le condizioni per attirare talenti e capitali. Un approccio strategico che dovremmo tutti abbracciare, soprattutto in contesti di instabilità globale.
🗣️ "Il tema della crescita occupazionale, economica e infrastrutturale è cruciale per la competitività e la capacità di adattarsi alla doppia transizione e all'instabilità geopolitica. Crescita economica vuol dire anche investimenti in R&S, che attirano capitali freschi e portano al miglioramento del sistema imprenditoriale. Le infrastrutture sono importantissime: strade e porti sono fondamentali per garantire la circolazione delle merci, senza infrastrutture adeguate le imprese devono affrontare costi maggiori e vedono ridotta la capacità di competere sui mercati internazionali". - Lo ha detto Bernardo Mattarella, Amministratore delegato di #Invitalia, all'assemblea annuale #Alis2024. "Una connettività digitale all'avanguardia permette di sviluppare nuovi modelli di business. Crescita occupazionale, economica e infrastrutturale: quando questi tre fattori si sviluppano in modo armonico si sviluppa l'ecosistema che permette alle imprese di prosperare. Investire nella crescita occupazionale, economica ed infrastrutturale non è solo una strategia per le imprese ma una necessità per garantire la competitività del sistema economico" - ha concluso. ALIS - Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile
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La globalizzazione ha fallito, o no? La globalizzazione è stata il motore del mondo per oltre tre decenni. Ha spinto economie emergenti a crescere, ridotto la povertà globale e garantito ai consumatori accesso a prodotti a costi ridotti. Ma oggi il sogno si è infranto. La pandemia, le tensioni geopolitiche e il ritorno al protezionismo hanno mostrato tutte le sue debolezze. 📉 La promessa di un mondo interconnesso ha lasciato spazio a disuguaglianze, dipendenze pericolose e perdita di controllo strategico su settori chiave. Lo vediamo nell'industria dell'auto, citata recentemente da Tremonti in un'intervista, dove la pressione sui costi ha portato a decisioni che oggi appaiono insostenibili. Eppure, non possiamo negare ciò che ha funzionato: ✅ Crescita senza precedenti per molte economie. ✅ Innovazioni che hanno rivoluzionato la logistica e la tecnologia. ✅ Accesso diffuso a beni e informazioni. 👉 Possiamo prendere il meglio di quel modello e ridisegnarlo per il futuro? Stiamo assistendo a una rinascita o a un definitivo declino della globalizzazione? Qui sotto l'estratto dell'intervista all'ex Ministro #Economia #Globalizzazione #Sostenibilità #Geopolitica
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🗣️ "Il tema della crescita occupazionale, economica e infrastrutturale è cruciale per la competitività e la capacità di adattarsi alla doppia transizione e all'instabilità geopolitica. Crescita economica vuol dire anche investimenti in R&S, che attirano capitali freschi e portano al miglioramento del sistema imprenditoriale. Le infrastrutture sono importantissime: strade e porti sono fondamentali per garantire la circolazione delle merci, senza infrastrutture adeguate le imprese devono affrontare costi maggiori e vedono ridotta la capacità di competere sui mercati internazionali". - Lo ha detto Bernardo Mattarella, Amministratore delegato di #Invitalia, all'assemblea annuale #Alis2024. "Una connettività digitale all'avanguardia permette di sviluppare nuovi modelli di business. Crescita occupazionale, economica e infrastrutturale: quando questi tre fattori si sviluppano in modo armonico si sviluppa l'ecosistema che permette alle imprese di prosperare. Investire nella crescita occupazionale, economica ed infrastrutturale non è solo una strategia per le imprese ma una necessità per garantire la competitività del sistema economico" - ha concluso. ALIS - Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile
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𝗟'𝗘𝗖𝗢𝗡𝗢𝗠𝗜𝗔 𝗥𝗔𝗟𝗟𝗘𝗡𝗧𝗔 𝗔𝗧𝗧𝗘𝗡𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗔 𝗡𝗢𝗡 𝗦𝗣𝗥𝗘𝗖𝗔𝗥𝗘 𝗟𝗘 𝗢𝗣𝗣𝗢𝗥𝗧𝗨𝗡𝗜𝗧𝗔́ 𝗘𝗗 𝗜𝗟 𝗩𝗔𝗟𝗢𝗥𝗘 𝗗𝗘𝗚𝗟𝗜 𝗜𝗡𝗩𝗘𝗦𝗧𝗜𝗠𝗘𝗡𝗧𝗜 𝗙𝗔𝗧𝗧𝗜 🇮🇹 L’economia italiana si avvia verso una ripresa graduale, con 𝗶𝗹 𝗣𝗜𝗟 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝟬,𝟱% 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟰, 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝟬,𝟵% 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟱 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝟭,𝟮% 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟲 (fonte: OECD - OCDE Economic Outlook 2024). 📉 La disinflazione e l’aumento dei salari sosterranno i consumi, mentre gli investimenti pubblici legati al Next Generation EU e al PNRR stimoleranno la crescita. Tuttavia, rischi come il rallentamento della domanda estera e la fine del Superbonus potrebbero ostacolare le prospettive. 🚀 Il contesto finanziario migliora: i tassi d’interesse in calo favoriranno consumi e investimenti, mentre la politica fiscale dal 2025 punta a ridurre il disavanzo sotto il 3% del PIL. Sul mercato del lavoro, la disoccupazione scenderà al 6,5% entro il 2026, con politiche mirate per incrementare l’occupazione femminile e giovanile. 🚑 Questi cambiamenti influenzeranno la sanità? Certo!!! L’invecchiamento della popolazione e la carenza di personale specializzato restano sfide critiche. 𝗜𝗻 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝗰𝗲𝗻𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝗶𝗹 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗦𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗡𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗮̀ 𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗼𝗿𝘀𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗡𝗥𝗥 𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗶𝗳𝗼𝗿𝗺𝗲 𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝘃𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗶𝗱𝘂𝗿𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗱𝗶𝘀𝘂𝗴𝘂𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝗻𝘇𝗲 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗲 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀. 💭 𝗣𝘂𝗼̀ 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗿𝗶𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗲𝗴𝗶𝗰𝗼, 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗮𝘁𝘁𝘂𝗮𝘁𝗼, 𝗶𝗻 𝘂𝗻 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗼𝗱𝗼 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘃𝗼, 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮 𝘀𝘂 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗲 (𝗲𝘀. 𝗶 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶 𝗱𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗲𝘀𝗮). Kodak, ad esempio, aveva sviluppato una delle prime fotocamere digitali negli anni '70, ma non riuscì a integrare il digitale nei suoi modelli di business, perdendo il predominio di mercato. Questo esempio evidenzia ⚠️ 𝗹’𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗲𝘃𝗲𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗺𝗽𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼. La Missione 6 del PNRR destina 20,22 miliardi di euro alla sanità: 9 miliardi per reti di prossimità e telemedicina e 11,22 miliardi per innovazione e digitalizzazione del SSN. 𝗔𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗽𝗼𝗰𝗵𝗶 𝗺𝗲𝘀𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗵𝗶𝘂𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗰𝗶𝗰𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝗺𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗻𝗲 𝗶𝗹 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲. #sanità #innovazioneinclusiva #lifesciences #kpmg #bettertogether #healthcare
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A fine anno è sempre tempo di bilanci. Sul numero odierno di Mondo Padano, ho avuto la possibilità di analizzare la situazione economica odierna e dare qualche nuova visione per il 2025. Oggi non possiamo negare che l'economia italiana sia sostanzialmente in una fase di stallo: i recenti dati ISTAT mostrano una crescita pari a zero nell’ultimo trimestre, con un’ulteriore contrazione dell’industria. 🔹 Ho parlato del testo della #ManovraDiBilancio che, purtroppo, oggi non offre risposte adeguate al mondo industriale. 🔹 Ho parlato del tema dell' #automotive, uno dei dossier industriali più urgenti del momento. 🔹 Abbiamo toccato anche la #QuestioneEnergetica, su cui ci siamo fortemente concentrati durante questo anno. Mi è stata chiesta una visione per il 2025: è difficile avere un'idea chiara, perché - purtroppo - le premesse non sono incoraggianti, l'Europa è fragile. La mia "ricetta" per il rilancio? ➡️ Una posizione seria e consistente dell'UE sul ruolo della manifattura; rivediamo il Green Deal; rivediamo anche il diktat dell'elettrico e avviamo un piano di ricerca sulle nuove energie; favoriamo gli studi, sostenendo i costi di chi non può permettersi la frequenza di accademie e ITS e premiamo le aziende che più fanno integrazione con le scuole. L'Italia deve invertire la rotta e diventare il posto con maggior attrattività. Leggi il mio contributo completo: 🌐 https://lnkd.in/dkX442yG
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