Del Covid19 tutti noi non vorremmo sentir parlare mai più, però non solo il Covid19 ha permesso un grande avanzamento nella ricerca ma ci sono ancora tante persone che soffrono degli effetti di questa malattia, un motivo in più per parlarne anche ora che i casi stanno di nuovo aumentando. Si tratta delle persone colpite dal Long-covid, o neurocovid, per le quali il virus e la risposta immunitaria ha causato una condizione di neuroinfiammazione che porta a sintomi tra i più disparati. Uno dei sintomi del long-covid, fortunatamente non molto comune, sono le vertigini e i disturbi dell'equilibrio, una condizione invalidante e che impatta sulla vita quotidiana. Secondo i dati di uno studio preliminare, condotto dalla prof.ssa Arianna Di Stadio e che in Italia vede capofila la Fondazione Santa Lucia IRCCS, però, questi disturbi ancora presenti possono essere risolti con la neuroriabilitazione e con molecole e integratori che contrastano la neuroinfiammazione. Per approfondire: ⬇
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DIGIUNO INTERMITTENTE:FA BENE O MALE? Ha fatto scalpore la diffusione dell’abstract di una ricerca condotta tra il 2003 e il 2018 su un campione di 20.000 adulti,presentata all’ultima conferenza del 2024 dell’American Heart Association,che mette in relazione i digiuni 16:8 con un aumento del 91% del rischio di morte per cause cardiovascolari anziché una riduzione,come rilevato da precedenti studi.Sono conclusioni affrettate, perché il documento è un semplice abstract di una ricerca non ancora pubblicata e approvata,da cui non si desume se le persone abbiano seguito un vero e proprio schema di digiuno intermittente.Quindi chiaramente questo può essere il classico caso di un’associazione “casuale” ma non “causale”.Nell’uomo,i dati sull’IF,ad oggi limitati,suggeriscono che riduce il peso corporeo,i livelli di insulina,la pressione sanguigna,l’infiammazione e l’appetito e che migliora la sensibilità recettoriale all’insulina e il profilo lipidico, con un decremento dello stress ossidativo,un aumento delle difese antiossidanti e dell’autofagia,una modulazione del network e degli ormoni correlati all’invecchiamento come la sirtuina1(SIRT1)il fattore neurotrofico cerebrale(BDNF),il target della rapamicina per i mammiferi(mTOR)e il fattore di crescita insulino-simile (IGF-1),oltre ad altre vie.Tra gli endpoint ormonali,il cortisolo,che è un ormone metabolico e circadiano tendeva ad aumentare al mattino e a diminuire la sera.Ciò suggerisce che il TRF potrebbe aver aumentato l’ampiezza del ritmo del cortisolo,fornendo una speculazione su come i tempi dei pasti possono avere un impatto sull’orologio circadiano. Concludendo:l’eTRF,anche breve,migliora i livelli di glucosio nelle 24 ore, influisce sul metabolismo lipidico e l’espressione genica dell’orologio circadiano,può aumentare l’autofagia e avere effetti anti-aging negli esseri umani. Di conseguenza non si capisce la preoccupazione di alcuni medici sugli eventuali effetti a lungo termine dato che gli effetti a breve-medio termine incidono positivamente su tutti markers associati al rischio cardiovascolare:diminuzione della glicemia,dell’emoglobina glicata, dell’insulino-resistenza,del rapporto colesterolo LDL/HDL,della circonferenza vita,della PCR e altri markers infiammatori.Ricordiamo che l’Intermittent fasting non va seguito in gravidanza e allattamento o se si è sofferto di un disturbo del comportamento alimentare e che va adottato solo periodicamente.La Dieta COM o Cronormorfodieta ideata dal dr.Massimo Spattini tiene conto dell’influenza della distribuzione dei macronutrienti nei singoli pasti nell’ottica del reset dei ritmi circadiani dei vari ormoni e l’ultima evoluzione di questa prevede anche l’utilizzo dell’Intermittent Fasting strutturato a seconda del morfotipo costituzionale. Fonte:Humaira Jamshed,et al.,Early Time-Restricted Feeding Improves 24-Hour Glucose Levels and Affects Markers of the Circadian Clock,Aging,and Autophagy in Humans,Nutrients.2019 Jun;11(6):1234
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La meccanica del #cuore fuori tempo: la fibrillazione atriale Una #patologia sempre più in crescita e che colpisce 33milioni di persone nel mondo, dai Paesi più sviluppati a quelli più poveri, a causa del cambiamento degli stili di vita, dell'#invecchiamento della popolazione e dell'aumento di #fattoridirischio. Di #fibrillazioneatriale ne parla su One Health Valentina Barletta cardiologa specializzata in ecocardiografia e aritmologia clinica, perfezionata in cardiomiopatie pediatriche e dell’adulto. Dirigente Medico presso l'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana e Delegato Regionale Toscana per SIECVI - Società Italiana di Ecocardiografia e CardioVascular Imaging «Riconoscere i #sintomi della fibrillazione atriale può essere difficile, poiché possono variare notevolmente da persona a persona e, in alcuni casi, essere del tutto assenti. Tuttavia, i sintomi più comuni includono palpitazioni e dolori al petto, senso di vertigine, sincope o svenimento, affanno o difficoltà a respirare, ansia, debolezza e ridotta resistenza allo sforzo fisico.Tra i fattori di rischio che provocano battiti irregolari e accelerati l’ipertensione arteriosa, il #diabete e l'#obesità. Non solo: Oltre al fumo di #sigaretta, un rischio ormai ben noto da decenni, anche l’assunzione eccessiva di #alcol, soprattutto in quantità elevate e in modo episodico (il cosiddetto #bingedrinking), celano insidie per il cuore e il suo battito. Non meno importante il ruolo dello #stress psicologico e dell’#ansia» https://lnkd.in/e-nwsZfT
La meccanica del cuore fuori tempo: la fibrillazione atriale
https://onehealthfocus.it
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Questi risultati forniscono una nuova prospettiva sulla relazione tra #sonno e sistema immunitario, evidenziando l'importanza di un sonno sano per una risposta immunitaria robusta
Sonno Salutare per un Sistema Immunitario Forte: Scoperta Connessione tra Sonno e Migrazione delle Cellule T
infinitynews.it
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Si stima che circa il 50% delle persone che solitamente russano soffrono della 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗿𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗔𝗽𝗻𝗲𝗲 𝗡𝗼𝘁𝘁𝘂𝗿𝗻𝗲 (OSAS - 𝘖𝘣𝘴𝘵𝘳𝘶𝘤𝘵𝘪𝘷𝘦 𝘚𝘭𝘦𝘦𝘱 𝘈𝘱𝘯𝘦𝘢 𝘚𝘺𝘯𝘥𝘳𝘰𝘮𝘦), ma non ne sono consapevoli. Eppure è una condizione che può tradursi in una 𝗰𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗼𝗻𝗻𝗼, responsabile a sua volta di: ✔️sonnolenza diurna ✔️nervosismo e irritabilità ✔️depressione ✔️diminuzione di efficienza, attenzione e concentrazione ✔️riduzione della nostra capacità di gestire lo stress. 🔎Inoltre, le apnee notturne sono correlate ad aumento dell’incidenza di infarto del miocardio e ictus cerebrale, per questo rappresentano anche un importante fattore di rischio di 𝗺𝗮𝗹𝗮𝘁𝘁𝗶𝗲 𝗰𝗮𝗿𝗱𝗶𝗼𝘃𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶. A 𝗩𝗶𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗮𝗳𝗮𝗹𝗱𝗮 è possibile effettuare la 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘀𝗼𝗻𝗻𝗼𝗴𝗿𝗮𝗳𝗶𝗮. Si tratta di un esame diagnostico non invasivo che, attraverso dati raccolti durante l’intera durata della notte, permette di: ✓ valutare i disturbi del sonno ✓ identificare con assoluta certezza la presenza di apnee notturne ✓ valutarne l’entità ✓ rilevare quelle modificazioni cardiovascolari e neurofisiologiche che caratterizzano la Sindrome delle Apnee Notturne 🔎Difatti, l’esame polisonnografico non solo risulta molto utile per prevenire le conseguenze della #OSAS, ma è consigliabile effettuarlo anche in caso di: ✓ diabete ✓ obesità ✓ ipertensione arteriosa ✓ broncopatia cronica ✓ ipotiroidismo ✓ patologie vascolari, delle cavità nasali, del palato molle o della faringe ✓ alterazioni dell’anatomia mandibolare Per maggiori informazioni: 📞 06 860941 📩 direzione@villamafalda.com 📍𝗖𝗹𝗶𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗣𝗼𝗹𝗶𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗩𝗶𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗮𝗳𝗮𝗹𝗱𝗮 | Via Monte delle Gioie 5 - Roma #CasadiCuraVillaMafalda #polisonnografia #ApneeNotturne #SindromeDelleApneeNotturne #DisturbiDelSonno
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📢 Disturbi dell'Udito e Malattie dell'Orecchio: Un Problema Diffuso in Italia🎧 Sapevate che circa 7 milioni di italiani soffrono di disturbi dell’udito e malattie dell’orecchio? Questo dato allarmante evidenzia l'importanza di una corretta prevenzione e diagnosi precoce. I disturbi più comuni includono: - Otite: Un'infiammazione dell'orecchio che può essere acuta o cronica, spesso causata da infezioni. - Ipoacusie: Perdite uditive di natura trasmissiva, neurosensoriale o mista. Possono derivare da vari fattori, tra cui l'esposizione a rumori forti o l'invecchiamento. - Acufeni: Ronzii o fischi percepiti nelle orecchie senza una fonte esterna. Possono essere persistenti e influenzare la qualità della vita. - Vertigini e disequilibrio: Sensazioni di sbandamento o instabilità che possono essere causate da problemi all'orecchio interno, responsabile dell'equilibrio. 🔍 Perché è importante una visita otorinolaringoiatrica? Una visita otorinolaringoiatrica è fondamentale per diagnosticare e trattare correttamente questi disturbi. Essa permette di esaminare accuratamente naso, orecchie, gola e strutture correlate, identificando eventuali patologie e predisponendo il trattamento più adeguato. 💡 Cosa aspettarsi durante una visita otorinolaringoiatrica? - Anamnesi: Raccoglie informazioni sullo stile di vita, patologie passate e sintomi attuali. - Esame obiettivo: Ispezione di cavo orale, condotto uditivo, membrana timpanica e cavità nasali. - Test diagnostici: Audiometria, impedenzometria, test vestibolari per valutare l’udito e l’equilibrio. 💬 Raccontaci la tua esperienza Hai mai avuto problemi di udito o altri disturbi legati all’orecchio? Come hai affrontato la situazione? Condividi la tua esperienza nei commenti! #SaluteUdito #Otorinolaringoiatria #Prevenzione #CentroMedicoCSL
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🚨🤕14 MILIONI DI ITALIANI SOFFRONO DI PATOLOGIE CRONICHE: un'emergenza silenziosa👇 👉Dati allarmanti emergono dallo studio PASSI: 1 italiano su 4 soffre di patologie croniche. 😳 🇮🇹In Italia vengono spesso sottovalutate le patologie croniche, una sfida che tocca la vita di milioni di persone. ⌛️Le patologie croniche sono malattie di lunga durata che richiedono una gestione costante e spesso complessa. 🩺Queste includono diabete, malattie cardiovascolari, disturbi respiratori come l’asma e la BPCO, disturbi neurologici come il Parkinson e la sclerosi multipla, e molte altre condizioni. Ecco la distribuzione per fasce d'età: 📊 18-49 anni: 2,3 milioni 📊 50-64 anni: 3,4 milioni 📊 65-74 anni: 3,6 milioni 📊 75-84 anni: 3,2 milioni 📊 85+ anni: 1,6 milioni 😰Vivere con una patologia cronica non è solo una sfida fisica, ma anche emotiva, psicologica e socioeconomica. 🤕Queste persone devono affrontare una routine di cure, esami, farmaci e stili di vita adattati, il tutto con un impatto significativo sulla loro qualità di vita. 💰Inoltre, le patologie croniche comportano un onere economico sostanziale per il sistema sanitario nazionale e le famiglie colpite, con costi diretti e indiretti che possono essere considerevoli. 🔬Una componente fondamentale nella gestione delle patologie croniche è l’esercizio fisico strutturato, una vera e propria “medicina” che può migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti. 📚Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che l’attività fisica regolare, adattata alle specifiche condizioni del paziente, può apportare molteplici benefici: 1. Migliora la funzionalità fisica e la forza muscolare, facilitando le attività quotidiane. 2. Riduce il rischio di complicanze associate alle patologie croniche. 3. Contribuisce al controllo del peso e dei fattori di rischio cardiovascolare. 4. Promuove il benessere mentale e riduce lo stress e l’ansia. 5. Migliora la qualità del sonno e la gestione del dolore cronico. 🦾È importante che l’esercizio fisico sia strutturato e supervisionato da professionisti qualificati, come chinesiologi o laureati magistrali in scienze motorie, per garantire un programma sicuro ed efficace. #patologiacronica #eserciziofisico #SalutePublica #PrevenzioneMalattie #PatologieCroniche #SanitàItaliana #eserciziofisicostrutturato #esercizioterapia #asma #diabete #sclerosimultipla #parkinson
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L'American Heart Association (AHA) ha evidenziato quanto le #malattiecardiovascolari e il #decadimentocognitivo siano in relazione fra di loro. È stato condotto uno studio clinico su pazienti con scompenso cardiaco, fibrillazione atriale e malattia coronarica, per scoprire quali siano i meccanismi che potrebbero favorire il deterioramento cognitivo in queste condizioni. Com'è noto, il 44% delle morti che si verificano nel nostro Paese sono causate da malattie cardiovascolari. Non dobbiamo concentrarci, però, solo sulla mortalità, ma anche sulla disabilità determinata da queste patologie. L' #AHA ha posto l'accento sul fatto che diverse Review Scientifiche hanno dimostrato che: · circa la metà delle persone con scompenso cardiaco presentano segni di deterioramento delle funzioni cognitive · la fibrillazione atriale aumenta del 39% il rischio di declino cognitivo · le persone con malattia coronarica presentano un rischio di demenza di circa il 27% È pur vero che declino cognitivo e malattie cardiovascolari condividono alcuni fattori di rischio, ma, sempre secondo l'AHA, essi non sarebbero comunque sufficienti a spiegare l'associazione fra le due patologie. I dati ricavati dagli Studi clinici evidenziano che nelle persone con patologie cardiovascolari sono evidenziabili: · alterazioni microstrutturali dell'encefalo · infarto cerebrale misconosciuto · ictus e ipoperfusione cerebrale associati a deterioramento cognitivo. Altri dati, molto interessanti, mostrano come la neuroinfiammazione, riscontrata in associazione ad alcune malattie cardiache, possa essere anch'essa una causa importante alla base del declino cognitivo. Ovviamente, giocherebbe un ruolo anche la predisposizione genetica di questi individui. Scoprire questi meccanismi, significa individuare alcuni fattori sui quali è possibile intervenire. Considerando la prevalenza delle malattie cardiovascolari e l'invecchiamento progressivo della popolazione, si tratta di considerazioni molto importanti, soprattutto ai fini preventivi. Riassumendo: “La #prevenzione e il trattamento precoce delle #malattiecardiache rappresentano una strategia efficace per mantenere le capacità cognitive dell'età” <a href="https://accionvegana.org/accio/QjMt92Yu4WakV2aulGbuQXa6MHc0/https://lnkd.in/dmv2p2zJ">Image by freepik</a>
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Oggi, in occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer, ci uniamo alla campagna globale per aumentare la consapevolezza su questa patologia devastante e sulle sue implicazioni. L'Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, compromettendo progressivamente la memoria, il pensiero e il comportamento. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel mondo ci sono circa 50 milioni di persone affette da demenza, e l'Alzheimer è la forma più comune, rappresentando il 60-70% dei casi. In Italia, si stima che circa 1,2 milioni di persone siano colpite da demenza, di cui circa 700.000 soffrono di Alzheimer. I sintomi dell'Alzheimer possono variare, ma i più comuni includono: ❌ Perdita di memoria: dimenticare informazioni apprese di recente, date o eventi importanti. ❌ Confusione e disorientamento: difficoltà a trovare le parole giuste, perdere il filo del discorso, disorientamento spaziale e temporale. ❌ Cambiamenti di umore e comportamento: depressione, ansia, irritabilità, cambiamenti nella personalità. ❌ Difficoltà nelle attività quotidiane: problemi nel completare compiti familiari, organizzare o pianificare attività. La diagnosi precoce dell'Alzheimer è cruciale per rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita del paziente. Una valutazione tempestiva permette di accedere a trattamenti e terapie che possono alleviare i sintomi e sostenere i caregiver nella gestione della patologia. Per il trattamento e la cura delle patologie neurologiche, al Boschetto Salute ci affidiamo alla professionalità del nostro neurologo, il 𝗗𝗿. 𝗠𝗮𝘂𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗦𝘁𝘂𝗺𝗽𝗼. 👉🏼 Contattaci per maggiori informazioni o per prenotare una visita in tempi rapidi con il Dr. Maurizio Stumpo. Boschetto Salute - Poliambulatorio Privato 📍 Viale Veneto, 43 - Scala C a Riccione ☎️ 0541.660796 🟩 Scrivici su WhatsApp 📩 info@boschettosalute.com 🌐 www.boschettosalute.com Direttore Sanitario Dr. Emilio Rastelli #GiornataMondialeAlzheimer #Alzheimer #SaluteMentale #BoschettoSalute #Neurologia #PrevenzioneAlzheimer
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La malattia di Alzheimer è una delle principali cause di morte. Nel 2023, la malattia di Alzheimer, una grave forma di demenza, ha colpito circa 6,7 milioni di americani, segnando un aumento significativo. Inoltre, i decessi attribuiti all’Alzheimer sono più che raddoppiati dal 2000 al 2019. Attualmente, l'Alzheimer e altre forme di demenza contribuiscono alla morte di un anziano su tre, superando il bilancio combinato del cancro al seno e alla prostata. Data l’assenza di una cura convenzionale, l’enfasi sulla prevenzione è fondamentale per evitare di aggiungere dati a queste statistiche. Ridurre l’assunzione di acido linoleico (LA) ed evitare estrogeni e composti estrogenici sono due strategie fondamentali. Sono stati fatti notevoli progressi nella diagnosi. Ad esempio, i ricercatori hanno sviluppato un esame del sangue che vanta un'elevata precisione nel prevedere l'insorgenza dell'Alzheimer. Ulteriori strumenti diagnostici includono l'esame gerocognitivo autosomministrato (SAGE). By Ron Spence Ogni mercoledì sera alle ore 20 si può usufruire iscrivendosi a: https://lnkd.in/dGQMkCpm della diretta dagli Stati Uniti con Ron Spence , per ricevere suggerimenti su vari argomenti legati al nostro benessere. #coerenza #entanglement #frequenze #benessere #limbicarc #drCook
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Il 30 maggio il mondo si unisce per celebrare la 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗹𝗲𝗿𝗼𝘀𝗶 𝗺𝘂𝗹𝘁𝗶𝗽𝗹𝗮 (𝗦𝗺), una malattia invalidante, infiammatoria e in parte degenerativa del sistema nervoso centrale (encefalo, nervi ottici e midollo spinale), caratterizzata dall’interessamento della mielina, la sostanza che avvolge le fibre nervose e che ne permette il buon funzionamento. Si dice “𝗺𝘂𝗹𝘁𝗶𝗽𝗹𝗮” 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼𝘀𝗼 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗹𝗲 deputati a funzioni diverse, quali quelle visive, della forza, del tatto, della propriocezione (il senso di posizione e di movimento degli arti e del corpo, che si ha indipendentemente dalla vista), della coordinazione motoria, per citarne alcune tra le più comuni: ma questa patologia può interessare anche la funzione sfinterica, portare a depressione e associarsi a fatica. Colpisce tipicamente i giovani adulti intorno ai 30 anni, anche se si osservano casi con esordio nei bambini e nei soggetti in età più avanzata. La sclerosi multipla rappresenta la causa più frequente di disabilità neurologica tra i giovani adulti, si associa a ridotta qualità di vita e a costi sociali molto elevati. 𝗟𝗮 𝘀𝗰𝗹𝗲𝗿𝗼𝘀𝗶 𝗺𝘂𝗹𝘁𝗶𝗽𝗹𝗮 𝗲̀ 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗮𝗹𝗮𝘁𝘁𝗶𝗮 𝗰𝗿𝗼𝗻𝗶𝗰𝗮: al momento non esiste una cura definitiva, ma sono disponibili numerose terapie che modificano il suo andamento, rallentandone la progressione. #Altergon #AltergonItalia #SclerosiMultipla #Sm #WorldMultipleSclerosisDay #Sclerosis #Healthcare #HealthAwareness
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