“Ho visto quello che viene fatto all’interno della Lega del Filo d’Oro e ho pensato, ci sarà qualcosa che posso fare anche io per loro?” Luca è uno dei sostenitori che da 60 anni sono a fianco alle persone che non vedono e non sentono e alle loro famiglie. Scopri anche tu come farne parte e dai il tuo sostegno a bambini e adulti sordociechi e con disabilità gravi. Vai su www.60insieme.it
Post di Fondazione Lega del Filo d'Oro E.T.S. Ente Filantropico
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Questo pomeriggio, a Roma, è avvenuta la proclamazione dei vincitori del Premio giornalistico nazionale Bomprezzi-Capulli 2024 alla sua quarta edizione e nel decimo anniversario della scomparsa di Franco Bomprezzi. È un orgoglio per noi di CBM Italia sostenere il Premio Bomprezzi-Capulli fin dalla sua nascita: da 4 anni infatti ci impegniamo insieme per i diritti delle persone con disabilità, sempre guardando alla nostra guida che è la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite. Da qui nasce anche la ricerca sociale che abbiamo condotto sul legame tra disabilità e povertà in Italia – “Disabilità e Povertà nelle famiglie italiane” – le cui evidenze confermano il nostro impegno nel dover sostenere il protagonismo delle persone con disabilità: le famiglie ci hanno confermato che il disagio sociale e culturale è opprimente tanto quanto se non di più di quello economico. Il nostro impegno vuole essere quindi quello di promuovere sempre di più una cultura dell'inclusione. Uno scenario confermato anche dai dati della ricerca condotta da SWG S.p.A. per l’Osservatorio cittadini e disabilità voluto dal Premio Bomprezzi-Capulli in cui si evidenzia una scarsa presa di coscienza della società italiana sui diritti delle persone con disabilità. Simone Fanti, vicepresidente del Premio, lo dice chiaramente: “Nonostante ci siano stati alcuni miglioramenti, sono gli italiani e le italiane a dirci che ci sono ancora tanti diritti negati, una presa di consapevolezza di vivere in una società non inclusiva”. #disabilità #personecondisabilità #CRPD #premiobomprezzicapulli #francobomprezzi #3dicembre #Osservatoriocittadiniedisabilità
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RASSEGNA STAMPA Olga è una donna sulla quarantina che vive in un Paese dell’hinterland milanese. Ha una lieve disabilità intellettiva, vive in autonomia all’interno di un cohousing sociale e lavora in cucina in un servizio di ristorazione. A un certo punto gli operatori iniziano a notare in lei un malessere. Si scopre poi che il malessere è la conseguenza degli abusi subiti sul posto di lavoro da parte di un suo superiore. Nella sua drammaticità, la storia di Olga rappresenta un esempio virtuoso dei comportamenti che devono essere messi in atto di fronte a un possibile episodio di violenza ai danni di una donna con disabilità. Da leggere su Superando.it
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Grazie a Sabino Mutino per averci dato la possibilità di parlare di inclusione a Foggia e nel mondo dell’editoria Leggi qui il mio articolo sul Corriere 😊
«Scrivo fumetti e sogno una mia serie tv. Ma l’editoria non aiuta chi ha certe disabilità». Ecco la storia di Sabino
bari.corriere.it
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In Lombardia, i tagli all'assistenza delle persone con gravissime disabilità allarmano le associazioni e le cooperative sociali che si occupano di difendere i diritti e di dare assistenza alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Rilanciamo questo articolo di @Antonietta Nembri per VITA che riguarda un tema importante nelle politiche per le persone con disabilità. #lombardia #milano #politichesociali Fondazione Cariplo Università degli Studi di Milano-Bicocca European University Institute
Lombardia, contro i tagli ai caregiver in centinaia sotto il Pirellone - Vita.it
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La promozione e il riconoscimento delle capacità, dei meriti e delle attitudini delle persone con disabilità, oggi nel confronto con Benedetta De Luca e con la sua testimonianza sulla maggiore consapevolezza sociale
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Quando una pagina come "Calciatori Brutti", con milioni di follower, promuove improvvisamente temi inclusivi, come l’inizio di un campionato per persone con disabilità, senza aver prima educato la propria community, il risultato può essere controproducente! Recentemente, la nota pagina social di intrattenimento calcistico, “Calciatori Brutti”, ha condiviso un articolo che celebrava l'inizio del campionato di calcio sperimentale dedicato a persone con disabilità. L’iniziativa seppur meritoria e volta a sensibilizzare la community verso l’inclusione, è stata però seguita da una pioggia di commenti discriminatori, intrisi dei soliti stereotipi e pregiudizi sulla disabilità. Questo episodio solleva una questione cruciale per chi lavora nella comunicazione inclusiva e nella gestione delle community digitali: come possiamo realmente creare un dialogo inclusivo e promuovere un cambio di mentalità? Senza una preparazione adeguata, i commenti discriminatori che emergono mostrano come la community non sia pronta a comprendere e rispettare questi messaggi. L’inclusione richiede un percorso continuativo e coerente, fatto di sensibilizzazione, dialogo e moderazione attiva. Per promuovere un cambiamento autentico, non basta un singolo post: l’inclusione deve diventare parte integrante della comunicazione, sostenuta nel tempo.
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La riforma dedicata alla #disabilità segna un vero cambio di paradigma, che arriva alla fine di un lungo processo di acquisizione di consapevolezza, di battaglie, di impegno da parte dei tanti attori in gioco e in particolare del volontariato. Questa riforma è una rivoluzione, perché pone al centro il progetto di vita della persona. Vuol dire valorizzare la persona nella sua interezza e nella sua complessità. Vuol dire assumere un approccio multidimensionale nel valutare i singoli individui. E vuol dire che siamo tutti uguali. La disabilità non può essere uno stigma, una connotazione negativa che ti colloca al di fuori della cosiddetta ‘normalità’, parola che non amo. Ci sono tante disabilità e tutti noi acquisiamo disabilità nel corso della vita. Si acquisiscono disabilità anche con l’invecchiamento. C’è da chiedersi come mai siamo arrivati così tardi a questa consapevolezza, a queste straordinarie intuizioni. Ora è fondamentale che la riforma venga applicata. Un vero piacere aver ospitate oggi al CNEL il D-brain forum 2024 “La riforma in materia di disabilità: impatto su persone e imprese”, appuntamento annuale organizzato dall’associazione Ability Garden. Ringrazio il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, il consigliere Vincenzo Falabella e l’amica senatrice Giusy Versace per aver dato il loro prezioso contributo al confronto e per aver animato una splendida mattinata.
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Opportunità di crescita professionale e personale in ogni momento della mia vita!
Era il 2012 quando Alessandra Izzo, che di mestiere si occupa di marketing e comunicazione, ha incontrato il mondo della tutela grazie a un’associazione di Milano “La voce del bambino”. A spingerla il desiderio «essendo una figlia adottiva a restituire quello che ho ricevuto». Un’esperienza che continua anche da presidente di “Insieme nel viaggio”, realtà che riunisce i tutori volontari nominati dal Tribunale di Milano
Da 12 anni la missione di Alessandra è aiutare ragazzi e ragazze a crescere - Vita.it
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FONDO REGIONALE PER L’OCCUPAZIONE DELLE PERSONE CON DISABILITA’ Incentivare progetti innovativi per l’inclusione da parte delle imprese Incentivare le imprese che investono in progetti sfidanti che riportano concretamente le persone con disabilità a nuova vita lavorativa utilizzando anche le risorse del Fondo Regionale per l’occupazione delle persone con disabilità. Questo l’impegno richiesto alla Giunta dal Capogruppo di Rete Civica Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi, con una risoluzione. Emblematico ed esemplare il caso della Brunner & Leiter, Impresa di scavi e demolizioni che, in collaborazione con le Laurini Officine Meccaniche di Busseto, che l’hanno progettato e realizzato su richiesta della Brunner, ha fatto costruire il primo escavatore totalmente accessibile. Questo escavatore rappresenta il primo sistema al mondo che permette alla cabina di pilotaggio, tramite un sistema idraulico, di arrivare fino a terra e quindi di essere utilizzata anche da un operatore in carrozzina. La macchina è stata commissionata dalla Brunner & Leiter per soddisfare il desiderio di un proprio dipendente che, a causa di un incidente, ha perso l’uso delle gambe. Questo escavatore permetterà di tornare a lavorare, mettendosi ai comandi, a chi, a causa della disabilità, è costretto a stare su una sedia a rotelle, garantendo a queste figure la medesima dignità lavorativa che avevano prima della disabilità, continuando l’attività che svolgevano nei cantieri. Siamo di fronte ad aziende che investono risorse in nuovi progetti particolarmente sfidanti per un futuro lavorativo inclusivo, per riportare i disabili nel mondo del lavoro con tutte le loro competenze e capacità. Dal report della III° Conferenza per l’inclusione lavorativa risulta che in Emilia-Romagna, le persone con disabilità e di età compresa tra 15 e 64 anni (in età lavorativa) sono 85.687 mentre gli occupati sono solo 28.573. Uno degli scopi del Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità è il sostegno a programmi per supportare le persone con disabilità nella loro ripartenza, prevedendo anche l’appoggio ad azioni di imprese che abbiano ricadute dirette sulle persone con disabilità favorendone il ricollocamento nel mondo del lavoro, per una propria autonomia economica oltre che la propria autostima e soddisfazione personale.
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Sempre illuminanti e puntuali le tue riflessioni, Maurizio Ferrari.
Continuano le reazioni alla proposta, ventilata in un'intervista dal candidato leghista Vannacci, della reintroduzione delle classi speciali. Maurizio Ferrari, padre di Martina, una giovane donna con autismo, racconta la sua esperienza di 8 anni di scolarizzazione integrata
Classi differenziate? Un tuffo al cuore - Vita.it
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