Orgoglioso che i primi tre quotidiani in Italia ad adottare il "Glossario fragile" siano stati Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio e La Nuova Ferrara. Una responsabilità, un impegno, un dovere verso una comunità. E proponiamo anche la nostra parola per il glossario: superficialità. Ecco alcuni passaggi che ho scritto in occasione della firma ... Che valore diamo alle parole che quotidianamente scriviamo? Ieri è stato il giorno della firma di una bellissima iniziativa che ci vede protagonisti grazie a Legacoopsociali sull’utilizzo delle parole più giuste: abbiamo adottato - come Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio, La Nuova Ferrara - il "Glossario fragile". Un progetto che abbiamo fortemente voluto grazie alla sensibilità di Francesca Tamascelli, che ha riunito staff e cooperative sociali per questa firma ideale ma concreta, sancita da una stretta di mano, che fa dei nostri quotidiani i primi giornali in Italia ad aderire attivamente al Glossario. Farlo era una questione di sensibilità e rispetto, una responsabilità verso chi ci legge e soprattutto nei confronti delle persone protagoniste delle storie che tutti i giorni raccontiamo. Nel glossario ogni termine ha la sua etimologia, ma è soprattutto contestualizzato nella società di oggi con il suo valore e la sua carica emotiva. Il vocabolario definisce e approfondisce il concetto di minore, confine, diversità, genere, cittadinanza. Tocca specificità come disagio, svantaggio, paziente. Aggiungerà anche nuove parole, da imparare a maneggiare con cura. Oggi proponiamo la nostra, che ci auguriamo possa finire nella prossima edizione del Glossario: superficialità. Per ricordarci che non possiamo più permetterci di essere superficiali se vogliamo mettere al centro le persone.
Complimenti!
Giornalista e marketing specialist
1 meseCongratulazioni Davide!