Barista

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Produzione di bevande

www.spiritoeopera.it SPIRITO bitter & OPERA aperitivo. Cocktails as an ART form

Chi siamo

Infusion and maceration are the heart of the process from which Opera Aperitivo and Spirito Bitter come to life in the distillery. The high sensory profile of Spirito Bitter balances botanicals of territorial origin (rapontic, rue, angelica grown and processed in the Veneto region) combined with overseas herbs and spices: cinchona calissaia, absinthe, gentian and rhubarb create the perfect balance with the selected citrus fruit processed fresh in an artisanal way such as Sicilian tarocco oranges and Calabrian cedars. Opera aperitif: combines the fragrances of freshly processed Sicilian mandarins with selected botanicals where the gentian and a balanced dosage of quassio with bourbon vanilla stand out. The use of top quality alcohol of agricultural origin and water made extremely pure by osmosis processes make Spirito Bitter and Opera Aperitivo the perfect ingredients for countless recipes.

Sito Web
https://spiritoeopera.it/
Settore
Produzione di bevande
Dimensioni dell’azienda
11-50 dipendenti
Sede principale
Padova
Tipo
Società privata non quotata
Data di fondazione
2023

Località

Dipendenti presso Barista

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     Allenati come un pro: 157 BPM per il perfetto versare Ti sei mai chiesto come un barman riesca a versare sempre alla perfezione? Non è solo esperienza, ma anche tecnica e… ritmo! Il metal pour è l’alleato segreto per un versaggio preciso e costante, con un flusso regolato a 157 BPM (BPM = battiti per minuto, proprio come il ritmo di una canzone!). Per chi sta dietro il bancone, è un po’ come fare esercizio fisico, solo che al posto dei pesi c’è una bottiglia in mano e la colonna sonora è il ticchettio perfetto di ogni goccia. Vuoi allenarti? Ci sono app come BPM Tap o Metronome Beats che possono aiutarti a trovare il ritmo perfetto. Oppure… trova la canzone col ritmo giusto per rimanere nel mood e il tuo versare diventerà una sinfonia da aperitivo! #Rithm #OperaAperitivo #SpiritoBitter #Training

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     Allenati come un pro: 157 BPM per il perfetto versare Ti sei mai chiesto come un barman riesca a versare sempre alla perfezione? Non è solo esperienza, ma anche tecnica e… ritmo! Il metal pour è l’alleato segreto per un versaggio preciso e costante, con un flusso regolato a 157 BPM (BPM = battiti per minuto, proprio come il ritmo di una canzone!). Per chi sta dietro il bancone, è un po’ come fare esercizio fisico, solo che al posto dei pesi c’è una bottiglia in mano e la colonna sonora è il ticchettio perfetto di ogni goccia. Vuoi allenarti? Ci sono app come BPM Tap o Metronome Beats che possono aiutarti a trovare il ritmo perfetto. Oppure… trova la canzone col ritmo giusto per rimanere nel mood e il tuo versare diventerà una sinfonia da aperitivo! #Rithm #OperaAperitivo #SpiritoBitter #Training

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    Precisione nel Dosaggio: Perché è Fondamentale per il Tuo Bar Dietro ogni cocktail perfetto c’è una misurazione precisa, sia che si utilizzi un metal pour, un jigger, un measuring pour o si lavori a mano libera. Ma perché la precisione è così importante? Non si tratta solo del gusto del drink, ma anche di gestione efficiente delle risorse. Qualità del Drink: Ogni Grammo Conta Quando prepari un cocktail, anche una minima differenza nel dosaggio può alterare l’equilibrio dei sapori. Un bartender che sa misurare con precisione garantisce coerenza nella qualità del prodotto, mantenendo la stessa esperienza per il cliente ogni volta: il cliente frequenta il mio bar per quello che sa che troverà! Che sia un Negroni o un cocktail più complesso, il rispetto delle quantità è ciò che trasforma un buon drink in un capolavoro. Costi del Drink: Precisione = Profitto Ogni versata eccessiva o “spillata” sul bancone è un costo nascosto per il locale. Anche pochi millilitri di troppo per cocktail, moltiplicati per centinaia di drink al giorno, possono avere un impatto significativo sul bilancio annuale. Il drink cost (costo del drink) è uno dei fattori chiave per la redditività di un bar: più sei preciso nel dosare gli ingredienti, meno sprechi, più aumentano i profitti. Il Locale è un’Azienda Un bar di successo non si misura solo dalla creatività dei drink, ma anche dalla gestione delle risorse. Sprecare liquori, bitters o sciroppi significa perdere denaro che potrebbe essere investito in altro. Se per ogni cocktail faccio cadere qualche millilitro sul bancone, sto sprecando risorse preziose. Alla fine dell’anno, questi sprechi possono sommarsi e diventare cifre consistenti. La Precisione È l’Arma Segreta dei Migliori Bartender Essere un bartender significa avere controllo completo su ogni gesto dietro il bancone. Usare strumenti come il jigger o il measuring pour, oppure lavorare a mano libera ma con allenamento e pratica, non solo assicura cocktail sempre bilanciati, ma ti permette anche di gestire al meglio i costi del locale. Un drink preciso è un drink di qualità, e una gestione precisa è la chiave per un bar di successo. Qualche millilitro faccia la differenza! #Mixology #Bartending #Precisione #CostiDelDrink #Efficienza #CocktailArt #SpiritoBitter #OperaAperitivo

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    In un mondo dove l'aperitivo non è solo una bevanda, ma un momento da vivere e condividere, il bar sta evolvendo rapidamente. Non è più semplicemente un luogo dove si ordina un drink, è diventato una vera e propria esperienza completa. Un viaggio che coinvolge i sensi, che cattura emozioni, e che è capace di raccontare storie. I cocktail che scegliamo, l'atmosfera che ci avvolge, la musica in sottofondo, l'accoglienza del bartender — sono tutti elementi che, insieme, creano un mosaico unico. Oggi, il bar è una scena teatrale in cui ogni dettaglio ha un ruolo: dall'arredamento, curato nei minimi particolari, alla qualità degli ingredienti. Il bancone non è più un semplice punto di appoggio, ma diventa il cuore di una connessione tra bartender e cliente, un luogo dove l'arte e la convivialità si incontrano. I drink non sono più semplici miscele di liquori, ma raccontano storie, evocano emozioni, diventano veicoli per un'esperienza sensoriale che ci porta altrove. Il bartender è un narratore che, con gesti sapienti e una conoscenza profonda degli ingredienti, trasforma un momento quotidiano in qualcosa di straordinario. Ed è proprio in questo cambio di paradigma che il bar ha trovato nuova vita. Non è più un semplice locale da frequentare — è una destinazione, un luogo in cui scegliere di trascorrere tempo di qualità. Entrare in un bar è un invito ad essere trasportati, a vivere qualcosa di più, qualcosa di autentico e indimenticabile. È un'esperienza che vale la pena vivere appieno. #SpirtoBitter #OperaAperitivo #Lifestyle #Cocktail #Nightlife

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    La Creazione dei Prodotti Premium: Storia di Passione e Artigianato Dietro ogni prodotto premium servito al bancone c’è una storia fatta di passione, territorio e artigianato. Non si tratta solo di ingredienti selezionati, ma di un percorso di cura e dedizione che, se raccontati, accompagnano il cliente in un’esperienza che ricorderà Origine e Territorio Molti prodotti premium sono legati a regioni specifiche, come le erbe alpine, le radici e gli agrumi siciliani che donano profumi inconfondibili. Raccontare questa origine permette ai clienti di "assaggiare" anche la storia del luogo. Processo Artigianale Realizzati in piccoli lotti, questi liquori richiedono pazienza: infusi per settimane o mesi, ogni fase è seguita con cura per mantenere la qualità. Il tempo diventa un ingrediente essenziale. Ricerca e Visione Dietro un prodotto premium c’è sempre una visione unica: anni di sperimentazione per trovare il perfetto equilibrio aromatico, dando vita a un’esperienza da gustare e ricordare. Sostenibilità e Autenticità L’autenticità si riflette anche nell’impegno per la sostenibilità, rispettando l’ambiente e le persone coinvolte nella produzione. Questo rende ogni sorso ancora più significativo. L’Esperienza Servire un prodotto premium è un rituale. Il bicchiere giusto, la temperatura perfetta e il racconto giusto trasformano un sorso in un momento speciale. #SpiritoBitter #OperaAperitivo #Cocktail #Esperienza #Lifestyle

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    Misurazione nei Cocktail: Mano Libera o Measuring Spoon? Nel mondo della mixology, l’equilibrio è tutto. Ogni bartender ha il suo stile nel dosare gli ingredienti, e oggi voglio parlare di due approcci che dividono spesso il bancone: il lavoro a mano libera e l’uso del measuring spoon. Ma come si bilanciano precisione, velocità e creatività? Lavorare a Mano Libera: Creatività e Istinto C’è qualcosa di speciale nel vedere un bartender versare a mano libera, senza l’ausilio di strumenti di misurazione. È un’arte che richiede fiducia, intuito e anni di pratica per sviluppare quel “feeling” con il drink. Pregi: Massima velocità e fluidità. Perfetto per i bartender esperti che riescono a dosare gli ingredienti al volo, adattandosi a ogni preparazione con naturalezza. Questo approccio permette di lavorare senza interruzioni, creando un flusso continuo tra un drink e l’altro. Difetti: Il rischio di errore è sempre dietro l’angolo. Senza uno strumento che ti assicuri precisione, la consistenza dei cocktail potrebbe variare, soprattutto in un ambiente frenetico o con preparazioni più complesse. Measuring Spoon: Precisione per gli Ingredienti Speciali Spesso sottovalutato, il measuring spoon è uno strumento indispensabile per dosare ingredienti secchi o liquidi in piccole quantità, come zuccheri, spezie, bitters o sciroppi. Quando anche una minima variazione può alterare il risultato finale, la precisione della misura è essenziale. Pregi: Perfetto per ingredienti che richiedono dosaggi accurati. Ideale per ricette complesse o cocktail che giocano su un equilibrio delicato tra sapori intensi e più leggeri. Difetti: Può rallentare il flusso di lavoro, soprattutto quando si preparano molti cocktail in un breve lasso di tempo. L’uso del measuring spoon richiede una certa pazienza, ma è cruciale per chi vuole mantenere la qualità costante. Allenamento: La Base di Ogni Tecnica Che tu preferisca lavorare a mano libera o con l’ausilio del measuring spoon, l’allenamento resta la chiave. Un bartender esperto sa quando spingere sull’acceleratore con la mano libera e quando fermarsi per dosare con precisione usando un cucchiaio da misura. Entrambe le tecniche richiedono pratica e padronanza del gesto, così da creare cocktail bilanciati, che siano frutto di istinto o di un dosaggio meticoloso. La vera maestria sta nel saper combinare creatività e precisione: il bartender di oggi deve saper adattarsi, mixando velocità, tecnica e, soprattutto, l’arte di rendere ogni drink unico. E tu, come misuri i tuoi ingredienti? #Mixology #Bartending #MisurazioneCocktail #MeasuringSpoon #ManoLibera #CocktailArt #SpiritoBitter #OperaAperitivo

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    HARRY CRADDOCK: UN BARMAN CHE HA FATTO LA STORIA Harry Craddock è un nome che i barman di tutto il mondo conoscono e rispettano. Nato in Inghilterra nel 1876, Craddock si trasferì negli Stati Uniti in giovane età e iniziò la sua carriera dietro al bancone, crescendo rapidamente nei locali più importanti di New York. Ma la sua storia divenne leggendaria con il suo ritorno a Londra negli anni '20, in fuga dal Proibizionismo che stava mettendo in ginocchio i locali americani. Fu allora che Craddock entrò all’American Bar del Savoy Hotel, un vero tempio del cocktail dove avrebbe lasciato un’impronta indelebile nella mixology mondiale. Nel 1930, Craddock pubblicò The Savoy Cocktail Book, una raccolta di oltre 700 ricette che rappresenta ancora oggi una pietra miliare. Non si limitò a registrare i classici del suo tempo: introdusse nuovi cocktail che sarebbero poi diventati simboli dell’epoca, come il celebre White Lady e il memorabile Corpse Reviver No. 2. La filosofia di Craddock era semplice e intramontabile: "Il miglior drink è quello semplice, equilibrato e preparato con cura." Uno dei suoi segreti? Concepire il bar come un luogo di esperienze uniche e storiche. Fu lui a coniare l’idea di “Liquid History”, servendo al Savoy liquori antichi e rari, e trasformando ogni sorso in un viaggio nel passato, apprezzato dai clienti di alto profilo che popolavano il suo bancone, da artisti come Charlie Chaplin a nobili e personalità del jet set londinese. Ma cosa insegna davvero la sua storia? Craddock era più di un barman esperto: era un narratore che sapeva che ogni cocktail poteva lasciare un segno duraturo. È questa visione – il bar come palcoscenico e il drink come opera d’arte – che ogni barman può prendere come ispirazione. Craddock ci ricorda che il successo si costruisce su dettagli, innovazione e dedizione, ed è per questo che, anche oggi, il suo nome risuona tra i più grandi del mondo del beverage.

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    INNOVAZIONI NEI BAR: DALLA MIXOLOGY ALLE TENDENZE “CRAFT”, COME EVOLVE IL MERCATO Il mondo dei bar non è mai stato così vivace, con innovazioni che trasformano il semplice drink in un viaggio sensoriale. Dalla mixology all'artigianalità “craft”, chi lavora dietro il bancone ha a disposizione un ventaglio di strumenti e idee che solo dieci anni fa sarebbero sembrati fantascienza. 1. Ingredienti artigianali e tecniche “fatte in casa” La parola “craft” ha portato una ventata di autenticità: ogni cocktail deve parlare della passione e della cura di chi lo crea. Sempre più barman scelgono di preparare in casa sciroppi, bitter e infusioni, aggiungendo valore con ingredienti locali e di stagione. Il cliente ormai se lo aspetta e un drink fatto con un amaro preparato dal barman diventa l’emblema della qualità. Chi sa essere artigiano dei propri ingredienti non vende solo un drink ma un’esperienza unica 2. Sostenibilità e innovazione zero-waste Oggi anche nei bar si combatte la battaglia per l'ambiente. Dallo spreco zero all’eliminazione della plastica, molti locali stanno adottando pratiche sostenibili, come i cocktail “upcycled”. Bucce di agrumi, torsoli di ananas e foglie di erbe aromatiche si trasformano in decorazioni e infusioni. E i clienti notano la differenza: non solo bevono, ma apprezzano l'impegno etico del bar 3. Cocktail low e no-alcohol Non serve più l’alcol per vivere un’esperienza memorabile. Le nuove generazioni richiedono sempre più cocktail a basso tenore alcolico o addirittura zero alcol, senza rinunciare alla complessità di sapori e alla qualità. I mocktail e i low-ABV drink si arricchiscono di ingredienti inaspettati come spezie e superfood, che li rendono irresistibili. La mixology si spinge oltre il limite, creando bevande che fanno bene e piacciono a chi cerca un divertimento più consapevole 4. La tecnologia entra nel bar Anche la tecnologia sta ridefinendo l'esperienza. Dalle app che consigliano drink personalizzati all’uso di QR code per ordinazioni rapide, i bar più moderni puntano sull’efficienza digitale per ottimizzare il servizio. Alcuni locali si spingono fino all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per suggerire cocktail o per gestire le scorte. Più che uno strumento, la tecnologia diventa parte integrante del servizio e dell’esperienza cliente 5. Il ritorno alle origini e l'influenza della cultura “barista” I baristi prendono spunto dalla cultura del caffè per elevare i cocktail a livelli inediti. Le tecniche di estrazione e i profili aromatici dei caffè influenzano i nuovi drink, dando vita a cocktail sofisticati come l’Espresso Martini o il Cold Brew Martini. Questo ritorno alle origini mostra che la tradizione può essere reinventata per creare qualcosa di unico Essere un barman oggi significa capire il mercato, anticipare le tendenze e sapere quando sorprendere con un tocco personale. Con un mix di artigianalità, etica e innovazione, il futuro della mixology si prospetta luminoso, stimolante e ricco di opportunità

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    SEI UN IMPRENDITORE O UN BARISTA? Il barista è un artista dietro il bancone, capace di creare cocktail memorabili, di mescolare sapori e storie in ogni bicchiere che serve. Ma nel mondo di oggi, per fare la differenza, bisogna essere anche un po' imprenditori. Ed è qui che iniziano le vere sfide. Saper gestire un bar non significa solo preparare ottimi drink o saper intrattenere i clienti: è avere la visione e il rigore per amministrare ogni dettaglio come farebbe un imprenditore. Chi sa far bene i conti, pianificare e monitorare i costi come quelli del personale, delle materie prime e delle forniture, è colui che rende il bar sostenibile e longevo, oltre che accogliente e memorabile. Ma come si bilancia la creatività dietro il bancone con l'oculatezza gestionale? Una verità spesso trascurata: ogni drink ha un costo preciso e ogni ingrediente ha un impatto diretto sul profitto. Anche una piccola distrazione può trasformare un ottimo margine in un’uscita imprevista. L’imprenditore-barista sa esattamente qual è il margine di profitto di ogni cocktail in lista e sa anche che la fedeltà del cliente non si guadagna solo con un drink eccezionale, ma con una continuità di qualità e un ambiente che invoglia a tornare. Chi gestisce un locale con lo sguardo dell’imprenditore sa che i dettagli contano: l’efficienza del servizio, la disposizione degli strumenti, il controllo degli sprechi, l'analisi delle vendite, persino il posizionamento delle luci può influire sull’esperienza del cliente. Un bravo barman è un artista, ma un bravo barman con un tocco imprenditoriale è un vero leader dietro il bancone, uno che sa trasformare il proprio talento in un business solido e redditizio. In fondo, la domanda è questa: sei un barista che si diverte a fare ottimi drink, o sei anche un imprenditore che guarda al lungo termine e punta a costruire una community di clienti fedeli? La risposta può fare la differenza tra un locale che si limita a servire e uno che diventa un punto di riferimento, un marchio, una tappa obbligata nel mondo del beverage. 

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    CULTURA DEL VINO E BIRRA NEL MONDO: COME ADATTARE IL PRODOTTO AI MERCATI Portare vino e birra in nuovi mercati è un’arte fatta di sensibilità e conoscenza locale. Ogni paese ha tradizioni e gusti distinti, e adeguarsi a queste differenze fa la differenza tra il successo e l’indifferenza. 1. Capire i rituali locali Il vino, servito come accompagnamento ai pasti in Italia e Francia, è considerato una bevanda sociale negli Stati Uniti. La birra cambia format a seconda del paese: in Germania è parte dei raduni all’aperto, in Giappone si serve in piccole bottiglie per consumi veloci. Il primo passo è capire queste dinamiche per adattare il proprio prodotto alle occasioni locali. 2. Adattare il profilo di gusto Non tutti i mercati apprezzano gli stessi sapori. Birre leggere funzionano meglio negli USA, mentre in Europa si preferiscono gusti più intensi. Le cantine modificano i profili per incontrare preferenze regionali, puntando su vini fruttati in Asia e rossi corposi in Europa. 3. Cultura e autenticità Un prodotto legato al territorio affascina in paesi con tradizioni enologiche, mentre in altri mercati esotici, la percezione del vino e della birra come prodotti europei di qualità rappresenta un vantaggio. Valorizzare le proprie radici e storie è una chiave vincente. 4. Comunicazione e valori locali Il marketing cambia da paese a paese. In Cina, raccontare la storia del prodotto è cruciale; negli Stati Uniti, l’autenticità artigianale è un valore fondamentale. Personalizzare il messaggio, rispettando la cultura locale, aiuta a stabilire un legame più forte con i consumatori. Essere flessibili e consapevoli delle culture locali permette di espandere con successo e stabilire un’identità forte e rispettata in ogni mercato.

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