Un suicidio ogni due giorni. Nelle carceri italiane dall’inizio del 2024 al 10 dicembre si sono registrati 86 suicidi, un numero record se si considera che erano stati 67 in tutto il 2023. Si aggrava inoltre il sovraffollamento, con 60mila presenze sui 51mila posti a fine dicembre. Il carcere diventa sempre di più un contenitore di disagio che non viene assorbito dalla sanità pubblica esterna. Le dipendenze sono tornate a essere un problema enorme con mix di sostanze che assumono sia i minori sia i giovani adulti, problemi scatenati dall’astinenza e il fenomeno dello spaccio interno agli istituti. Dell’aumento del disagio psichico nelle carceri italiane si è parlato in occasione del XXV convegno nazionale "Agorà Penitenziaria 2024" della Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria. In questo video, le interviste ad antonio maria pagano, Presidente SIMSPe, e Luciano Lucania, Direttore SIMSPe ETS. #carceri #assistenzasanitaria #sanitapenitenziaria #pschiatria #tossicodipendenze https://lnkd.in/d8MxhzW5
Chi siamo
Medikea è il canale on demand dedicato alla salute con medici di famiglia ed esperti che spiegano come star meglio cambiando anche solo piccole abitudini quotidiane. Periodico Indipendente - Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 18/2023 del 14/02/2023 Dir. Responsabile: Dott.ssa Irma D'Aria Comitato editoriale: Prof. Saverio Cinieri - AIOM Prof. Giordano Beretta - Fondazione AIOM Prof. Paolo Marchetti - Fondazione per la medicina personalizzata Prof.ssa Rossana Berardi - Women for oncology Prof. Antonio Russo - COMU
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- Servizi benessere e fitness
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- 2020
Località
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Principale
Roma, IT
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Aggiornamenti
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Una web serie per sensibilizzare sui rischi legati all’Herpes Zoster, il cosiddetto “Fuoco di Sant’Antonio” e far conoscere questa patologia spesso sottovalutata. È "Lo stesso fuoco" serie web in otto episodi che racconta, in modo coinvolgente ma fedele alla realtà, le storie di chi vive con questa patologia in diverse fasi della vita. Ideata da GSK e prodotta da DrMovie, "Lo stesso fuoco" è disponibile sul sito web Skytg24.it. La serie, creata con la consulenza di esperti medici, racconta l’intreccio della storia d’amore di due colleghi Sofia ed Andrea, ancora non sbocciato a causa della malattia oncologica della donna, e di Mario, un paziente diabetico nonno della tredicenne Ilaria. A legare le due vicende è il Fuoco di Sant’Antonio: infatti Sofia, terminati i cicli di chemioterapia, sviluppa l’Herpes Zoster ed Andrea la accompagna (troppo tardi) da un medico, che si rivela essere Ilaria, la nipote di Mario, ormai adulta e con una forte sensibilità verso la malattia, non solo per il suo ruolo di medico, ma per il ricordo indelebile dell’esperienza vissuta dal nonno con l’Herpes Zoster. In questo video, le interviste a gloria anselmi (l’attrice che interpreta la protagonista Sofia), Alberto Onofrietti, nei panni del co-protagonista Andrea, e la regista Elena Rotari. https://lnkd.in/ddG-HCAy
"Lo stesso fuoco", voci dal set della web serie che racconta l’Herpes zoster
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Una web serie per sensibilizzare sui rischi legati all’Herpes Zoster, il cosiddetto “Fuoco di Sant’Antonio” e far conoscere questa patologia spesso sottovalutata. È "Lo stesso fuoco" serie web in otto episodi che racconta, in modo coinvolgente ma fedele alla realtà, le storie di chi vive con questa patologia in diverse fasi della vita e differenti contesti, compreso quello della comorbidità. Questa serie vuole far conoscere l’Herpes Zoster, anche noto come Fuoco di Sant’Antonio, una patologia i cui rischi e complicanze, soprattutto nei pazienti fragili, possono essere gravi ed interferire con la gestione della patologia primaria e con la vita di tutti i giorni. Secondo i dati di una recente indagine condotta da Ipsos, infatti, se il 74% degli intervistati dice di conoscere la patologia, solo il 9% sa descriverne effettivamente sintomi e conseguenze. Da qui la scelta di lanciare una campagna di awareness utilizzando un linguaggio e un format in grado di raggiungere un'ampia platea. Ideata da GSK e prodotta da DrMovie, "Lo stesso fuoco" è disponibile sul sito web Skytg24.it. In questo video, le interviste ad Elena Rotari che ha scritto e diretto la web series, e a Massimo Ascani, direttore della Comunicazione di GSK Italia. https://lnkd.in/dpE4d26d
Fuoco di Sant’Antonio, una web serie per raccontare l’Herpes zoster
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Il 70,8% dei genitori italiani teme i tumori più di ogni altra malattia, ma è in calo la quota di chi pensa che si possano prevenire (era il 69,1% nel 2022 ed è oggi il 65,1%). L’84,1% sa cos’è il Papillomavirus e il 29,1% indica come fonte di informazione prevalente le campagne di comunicazione. Sono alcuni dei dati emersi dall’indagine «Papillomavirus: verso l’eliminazione dei tumori da Hpv» condotta dal Censis con il supporto non condizionato di Msd Italia, e presentati nel corso di un media tutorial "Il valore della vaccinazione anche in età adulta" che si è svolto di recente a Milano. Ai microfoni di Medikea tv, Ketty Vaccaro, responsabile dell’area welfare e salute del Censis, illustra i dati più significativi, mentre Adriana Bonifacino, presidente Fondazione IncontraDonna, spiega in che modo si può fare sinergia tra programmi di vaccinazione e screening e come migliorare la partecipazione delle persone. #hpv #papillomavirus #prevenzione #vaccini #tumori #oncologia #infezioni #ginecologia https://lnkd.in/dkH7aNf6
Hpv, tumori fanno paura al 71% dei genitori, ma si fa ancora poca prevenzione
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Secondo i dati del Ministero della Giustizia, le persone con misura restrittiva della libertà al 30 ottobre 2024 sono 226.280, una popolazione analoga a quella del Molise. La gestione del diritto alla salute nelle carceri italiane, dove ogni anno passano più di 100mila persone, è caratterizzata da difficoltà operative e da una frammentazione su scala nazionale. Per tutelarne la salute bisogna prendere in carico il detenuto quando entra in detenzione. fronteggiando le patologie psichiche e la sofferenza psicologica, le più diffuse in carcere. Ma la detenzione può essere anche un’opportunità preziosa per gli screening infettivologici. Di questi temi si è parlato in occasione del XXV convegno nazionale "Agorà Penitenziaria 2024" della Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria. In questo video, l’intervista a Sergio Babudieri, direttore Scientifico SIMSPe. #carceri #assistenzasanitaria #sanitapenitenziaria #pschiatria #tossicodipendenze https://lnkd.in/dK_8fg63
Carceri, ogni anno più di 100mila persone: come migliorare le condizioni di salute in sicurezza
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L’infezione da Hpv è molto frequente nella popolazione: si stima infatti che fino all’80% delle donne sessualmente attive si infetti nel corso della vita ma l’infezione da Hpv non conferisce purtroppo protezione contro infezioni successive. Anche per questo motivo la vaccinazione contro il papillomavirus umano è un potente strumento di prevenzione che non riguarda solo i più giovani, ma anche gli adulti. Tra l’altro, le patologie Hpv-correlate si associano anche ad un importante peso economico, in quanto sono gra¬vate da costi diretti degli esami diagnostici, delle visite di controllo, dei trattamenti ma anche da costi indiretti, riferiti alle giornate di lavoro perse dai pa¬zienti e dai loro familiari. Se ne è parlato nel corso di un media tutorial "Il valore della vaccinazione anche in età adulta" che si è svolto di recente a Milano. In questo video, le interviste a Paolo Cristoforoni, comitato direttivo della Società italiana di colposcopia e patologia cervico-vaginale (SICPCV) e della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), e Giovanna Elisa CALABRO', Dipartimento Universitario Scienze della Vita e Sanità Pubblica Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma. #hpv #papillomavirus #prevenzione #vaccini #tumori #oncologia #infezioni #ginecologia https://lnkd.in/dcuj-C4U
Tumori Hpv-correlati: perché anche gli adulti devono proteggersi con il vaccino
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Il 2024 ha segnato una nuova emergenza per le carceri italiane. Problemi cronici come il sovraffollamento, la mancanza di personale, le strutture fatiscenti, le difficoltà per il personale sono rimasti irrisolti, mentre le condizioni di vita dei detenuti sono peggiorate. Lo testimoniano i casi di violenza, le proteste e il record di suicidi, al 10 dicembre già 86, che superano gli 80 totali del 2023 e il record di 85 del 2022. Per questo la Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria ha presentato al Ministero della Salute un Progetto Nazionale di Sanità Penitenziaria: un approccio multidisciplinare per la presa in carico delle persone detenute con riferimento a un servizio unico. In occasione del XXV convegno nazionale "Agorà Penitenziaria 2024" della Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria abbiamo chiesto al presidente antonio maria pagano, qual è la situazione in Italia, quali sono le cause dei disagi e come poter migliorare l’assistenza sanitaria. Intervista Irma D'Aria #carceri #assistenzasanitaria #sanitapenitenziaria #pschiatria #tossicodipendenze https://lnkd.in/dhtcvurt
Carceri, in aumento malattie psichiche, tumori, obesità. Proposta una nuova sanità penitenziaria
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Dopo un infarto, mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo “cattivo” LDL è vitale per prevenire nuovi eventi cardiovascolari. Tuttavia, molti pazienti non riescono a ridurlo adeguatamente, perdendo il beneficio di diminuire il rischio di secondi eventi cardiovascolari, esponendosi a possibili ricadute. La buona notizia arriva dalla pratica clinica che dimostra come l’approccio “colpisci presto, colpisci forte” possa fare la differenza aiutando i pazienti a raggiungere tempestivamente i livelli raccomandati di C-LDL e offrendo una protezione efficace e sicura nella delicata fase post-infarto. Le recenti evidenze emergono dallo studio italiano AT TARGET-IT coordinato dal prof. Pasquale Perrone Filardi, Direttore della Scuola di specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, Università “Federico II” di Napoli, Presidente SIC (Società Italiana di Cardiologia) e pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology. I dati mostrano che intervenire subito dopo l’infarto, già durante il ricovero, in modo intensivo con anticorpi monoclonali inibitori di PCSK9, abbassa i livelli di LDL fino al 70%. L’approccio “colpisci presto, colpisci forte” ha portato il 68% dei pazienti a raggiungere l’obiettivo raccomandato di LDL (55 mg/dL) già al primo controllo. Intervista Irma D'Aria #cuore #colesterolo #ldl #infarto #malattiecardiovascolari #cardiologia #prevenzione https://lnkd.in/dfFmXAXD
Dopo un infarto, gioca d’anticipo colpendo il colesterolo ‘cattivo’ per prevenire nuovi eventi
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Il papillomavirus umano causa diverse patologie tra cui alcuni tumori potenzialmente letali come: il cancro della cervice uterina, altri tumori anogenitali e tumori della regione testa-collo. In genere, l’infezione da HPV viene associata al mondo femminile e degli adolescenti ma oggi recenti studi hanno reso evidente come il virus dell’HPV sia presente nella vita anche dei soggetti adulti e di come la vaccinazione e gli screening possano essere fondamentali anche per questa fascia di popolazione. Grazie allo screening e ad un vaccino anti-cancro, oggi c’è l’opportunità di eliminare per la prima volta nella storia diversi tipi di tumore, a partire da quello della cervice uterina. Significa non avere più neanche un caso di donna o uomo che si ammala e, in alcuni casi muore, a causa di queste tipologie di tumore. È dunque fondamentale informare e sensibilizzare tutta la popolazione adulta sull’importanza della prevenzione. Di questi temi si è parlato nel corso di un media tutorial "Il valore della vaccinazione anche in età adulta" che si è svolto di recente a Milano. In questo video, l’intervista a Giancarlo Icardi, coordinatore del Comitato Scientifico Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (S.It.I.). #hpv #papillomavirus #prevenzione #vaccini #tumori #oncologia #infezioni #ginecologia https://lnkd.in/d-znE-Ua
Papilloma virus, Icardi (SItI): “Quella per l’Hpv è la prima vaccinazione contro il cancro”
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La collaborazione tra Sanofi, OpenAI e Formation Bio ha portato alla creazione di Muse, uno strumento avanzato basato sull’AI progettato per accelerare il reclutamento di pazienti nei trial clinici. Muse sfrutta un modello GPT-4 personalizzato, con l’obiettivo di affrontare uno degli aspetti più onerosi nella ricerca clinica: il reclutamento dei pazienti, che spesso rallenta o aumenta i costi dello sviluppo farmaceutico. Tra le funzionalità principali, Muse permette la segmentazione dei pazienti in gruppi mirati, suggerendo strategie di coinvolgimento personalizzate. Ad esempio, per un gruppo di pazienti con artrite di sesso femminile e di mezza età, Muse propone l’uso di ‘gruppi di supporto virtuali guidati dall’empatia’. Inoltre, il software può generare contenuti come post sui social media per promuovere studi clinici, con una funzione integrata di assistenza alla conformità per garantire l’aderenza alle normative degli Institutional Review Board. Sanofi ha inserito Muse nella propria strategia per diventare la prima azienda farmaceutica alimentata su larga scala dall’AI, come dichiarato dal CEO Paul Hudson. Anche Formation, startup di biotecnologie in forte crescita, utilizzerà Muse nei propri studi clinici, consolidando il proprio ruolo come sviluppatore di farmaci dopo il recente round di finanziamento da 372 milioni di dollari. Muse rappresenta quindi un importante passo avanti nell’integrazione dell’AI nelle biotecnologie, con potenziali impatti sui costi e sui tempi di sviluppo dei farmaci, pur mantenendo il controllo umano per assicurare qualità e sicurezza. https://lnkd.in/e4K_Tb8a