Progetto architettonico ⮑ C.F. Møller Architects, in collaborazione con EFFEKT Impresa ⮑ MT Højgaard Committente ⮑ Fondazione Svendborg Maritime Uddannelses Center (SMUC) La SIMAC-Svendborg International Maritime Academy si compone di un poderoso telaio cementizio prefabbricato, capace di creare connessioni fisiche e visive tra gli ambienti interni dell’edificio e il suo intorno. L’impianto distributivo interno deriva strettamente dalla configurazione strutturale dettata dall’impiego dell’ossatura prefabbricata in calcestruzzo, che si compone di circa 300 pilastri, porzioni piane di solaio, pareti che formano anche i nuclei per gli ascensori e le rampe delle scale, ottenute a seguito del montaggio di decine di elementi. © Foto di Rasmus Hjortshøj
IIC L'industria Italiana del Cemento
Editoria: libri e pubblicazioni periodiche
Ritorna la rivista dedicata a un materiale formidabile. Dal 1929.
Chi siamo
Dal 1929 raccontiamo il cemento, un materiale formidabile.
- Sito Web
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https://industriaitalianadelcemento.it/
Link esterno per IIC L'industria Italiana del Cemento
- Settore
- Editoria: libri e pubblicazioni periodiche
- Dimensioni dell’azienda
- 2-10 dipendenti
- Sede principale
- Roma
- Tipo
- Non profit
- Data di fondazione
- 1929
Località
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Principale
Via Ettore Franceschini 37
Roma, 00155, IT
Aggiornamenti
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Nel corso del XX secolo, architetti di ogni generazione hanno sfidato l'ortodossia geometrica del razionalismo, cercando di emulare la libertà formale della natura. Questo percorso, che ha visto protagonisti come Gaudí e Gehry, ha trovato una svolta decisiva con l'avanzamento delle tecnologie costruttive. In particolare, l'adozione del calcestruzzo proiettato (o shotcrete) ha rappresentato un cambio di paradigma, facilitando la realizzazione di strutture complesse e organiche che un tempo rimanevano confinate alle carte. Il Richard Gilder Center di New York, progettato da Studio Gang, incarna questa evoluzione: utilizzando il calcestruzzo in maniera innovativa, il progetto supera i tradizionali limiti costruttivi per abbracciare una forma architettonica che dialoga intimamente con l'ambiente. Questa tendenza non solo dimostra le potenzialità espressive del calcestruzzo ma evidenzia anche un cambiamento nel pensiero architettonico, orientato verso un'integrazione più profonda e sostenibile tra costruito e naturale. Foto © Iwan Baan Articolo completo sul nuovo numero di IIC - abbonati ora su https://lnkd.in/gC4ZvYH7
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Public library di Oslo Progetto strutturale ⮑ Bollinger+Grohmann Progetto architettonico ⮑ Atelier Oslo, Lundhagem Committente ⮑ Municipalità di Oslo Per la nuova sede della biblioteca pubblica di Oslo la scelta del calcestruzzo per la struttura ha ridotto di oltre il 50 per cento il carbonio incorporato nella costruzione rispetto alle soluzioni alternative, grazie al minor consumo di materiali. La costruzione dell’opera ha dovuto superare numerose difficoltà, a partire dalla necessità di recuperare il terreno al mare, con tecnologie importate direttamente dai Paesi Bassi. Si doveva rendere costruibile, inoltre, il suo vertiginoso sbalzo in sommità, nonché la particolare spazialità dell’edificio, basata su grandi vuoti centrali e diagonali, ideati per rischiarare e ricucire in un unico spazio articolato gli ambienti di tutti i livelli. Foto © Einar Aslaksen Articolo completo sul nuovo numero di IIC - abbonati ora su https://lnkd.in/gC4ZvYH7
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Il nuovo numero di IIC L'industria Italiana del Cemento è arrivato! Per chi si abbonerà a gennaio 2024 in omaggio anche i due numeri del 2023. https://lnkd.in/gC4ZvYH7 Qui un estratto dall'editoriale della Direttrice Scientifica Tullia Iori. La copertina di questo numero – e l'illustrazione di controcopertina di H501 – sono un omaggio a un’opera iconica di Milano: la Torre Velasca, costruita nell’immediato dopoguerra su un’area gravemente danneggiata dai bombardamenti, che subito diventa parte fondamentale dello skyline urbano insieme al Duomo, poi al Pirelli e oggi ai tanti grattacieli moderni, che ha profondamente influenzato. Quando nel 1950 i BBPR cominciano a progettarla avevano in mente un grattacielo di acciaio all’americana, ma dopo molti studi e consulenze, adottano la soluzione a telaio in cemento armato, proprio come rifiuto al modello standard tipico dell’International style. E il grattacielo all’italiana in cemento armato, di forma compiuta e senza griglie architettonicamente vincolanti, si è così radicato nella storia costruttiva del Paese che ancora oggi, per il grattacielo Unicredit, o per quelli di City Life ma anche per il Bosco verticale, si è scelto il versatile, plasmabile, adattabile cemento capace di arricchirsi in resistenza quasi punto per punto.