Confindustria

La transizione green, quella verso il digitale, la sicurezza alimentare e la sanità sono le aree in cui i Paesi del G7 devono avere un impatto decisivo nella cooperaIone internazionale allo sviluppo. Come ha sottolineato la nostra Vicepresidente Barbara Cimmino durante il #B7, “l’integrazione delle economie in via di sviluppo nelle catene globali del valore, genera nuovi posti di lavoro e migliora le condizioni economiche della popolazione. Un maggiore livello di formazione consente a persone qualificate di contribuire alla creazione di nuove industrie e aziende”. Investire nello sviluppo dei paesi emergenti non solo favorisce la crescita locale, ma rafforza anche le economie del G7. #Confindustria #G7 #SviluppoSostenibile Confindustria Abruzzo Medio Adriatico delle province di Chieti, Pescara e Teramo

Confindustria annuncia la pubblicazione del B7 Responsiveness Report, documento conclusivo che indaga il grado di convergenza superiore al 90% tra le raccomandazioni del #B7 e le conclusioni del #G7 Italia. Questo risultato rappresenta il coronamento della presidenza italiana e il punto di partenza per la presidenza canadese, che guiderà il B7 a partire dal 1° gennaio 2025. Il successo di questa iniziativa è attribuibile a una serie di elementi chiave e innovazioni, tra cui la costituzione di due Advisory Councils, uno nazionale e uno internazionale, che hanno reso le raccomandazioni più orientate al mondo imprenditoriale. Fondamentale è stato anche il dialogo continuo e proficuo con la Presidenza del Consiglio, il MIMIT, il MAECI, il MASE e il Dipartimento per le Pari Opportunità, che ha portato all’organizzazione di sei eventi di advocacy e a incontri ristretti tra le delegazioni del B7 e del G7. Con la pubblicazione di questo report, Confindustria conferma il valore del lavoro svolto e traccia una solida traiettoria per il futuro della cooperazione internazionale tra imprese e governi.

Durante il convegno “La certificazione dei crediti di imposta ricerca e sviluppo nel primo anno di attuazione della riforma”, organizzato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è emerso che, nell’ultimo decennio, gli #investimenti in R&S delle imprese italiane sono raddoppiati, spinti dall’effetto incentivante di strumenti automatici e a selezione. Tuttavia, è stato evidenziato il divario di #competitività che separa l’Italia e l’Unione Europea da attori globali come Stati Uniti, Giappone e Cina. In particolare, l’UE ha investito nel 2022 solo il 2,24% del PIL in R&S, ben al di sotto dell’obiettivo del 3%, con un gap di circa 123 miliardi di euro. Angelo Camilli, Vice Presidente di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco, ha dichiarato: “È necessario avere una strategia Paese chiara e di medio periodo, resa credibile da strumenti semplici, efficaci e certi, duraturi nel tempo, risorse adeguate e tempi definiti”. Camilli ha sottolineato la necessità di rafforzare e rendere strutturale il #credito d’imposta in R&S e parlando del Codice degli Incentivi ha evidenziato l’urgenza di valorizzare la collaborazione tra le Amministrazioni fin dalla prima fase di istituzione della norma. Queste azioni costituiscono l’elemento chiave per favorire l’efficacia degli interventi a supporto della competitività delle imprese.

Oggi a Milano si è tenuta la seconda edizione della Conferenza Nazionale dell’Export e dell’Internazionalizzazione delle Imprese, un appuntamento cruciale per la #competitività italiana sui mercati globali. L’evento ha favorito il confronto tra imprese, associazioni di categoria e istituzioni per definire strategie comuni a supporto dell’#export italiano. Tra gli interventi chiave, Barbara Cimmino, Vice Presidente di Confindustria per l’Export e l’Attrazione degli Investimenti, ha evidenziato: “Grazie alla condivisione con le nostre associazioni, abbiamo sviluppato un modello analitico per identificare i mercati strategici più promettenti”. Questo approccio, basato sull’analisi incrociata di geografie e settori, mira a valorizzare un potenziale export di oltre 90 miliardi di euro nei principali cluster di beni di consumo e strumentali. Un percorso chiaro per promuovere le eccellenze italiane e cogliere le opportunità dei mercati emergenti, rafforzando la competitività internazionale del nostro Paese.

Si è appena conclusa a Roma la cerimonia di assegnazione del Premio dei Premi, il prestigioso riconoscimento istituito presso la COTEC - Fondazione per l'Innovazione su mandato del Presidente della Repubblica. Protagoniste della giornata, per la categoria Industria e Servizi, sono state 8 imprese d’eccellenza , che hanno dimostrato capacità straordinarie nel campo dell’innovazione. Le aziende premiate sono: Ericsson Telecomunicazioni, Faiveley Transport Italia, Attilio Carmagnani ‘AC’, Greenergy, IPM, Oerlikon Friction System, Tubettificio Robbiese e VDA Group. “Confindustria crede molto in questo premio che negli anni ha contribuito a rafforzare e diffondere la cultura delle imprese su temi fondamentali come ricerca, sviluppo e innovazione. I progetti vincitori rappresentano un esempio per le altre imprese e un volano nell’ecosistema dell’open innovation” - ha commentato Riccardo Di Stefano, Delegato di Confindustria per Education e Open Innovation.

A Roma, presso Palazzo Colonna, si è tenuto l’incontro imprenditoriale Italia-Spagna, un'importante occasione per stimolare la crescita sostenibile in Europa. L'evento, organizzato in concomitanza con la visita di Stato di Sua Maestà Re Filippo VI, ha riunito 130 aziende italiane e spagnole, con l'obiettivo di rafforzare le relazioni economiche bilaterali e promuovere una visione comune sulle principali sfide europee, tra cui sostenibilità, digitalizzazione e transizione energetica. Le relazioni tra Italia e Spagna si fondano su sistemi produttivi complementari e una forte vocazione manifatturiera. Con oltre 2.000 aziende italiane operanti in Spagna, che generano 690mila posti di lavoro e un fatturato superiore a 400 milioni di euro, l'interscambio commerciale tra i due Paesi ha raggiunto i 73 miliardi di euro. Nonostante questi numeri, ci sono ancora ampi margini di crescita. “Rafforzare la collaborazione nei settori della sostenibilità, digitalizzazione e transizione energetica è essenziale per affrontare sfide condivise e accrescere la competitività”, ha dichiarato Barbara Cimmino, Vicepresidente di Confindustria. Antonio Garamendi, presidente della CEOE, ha sottolineato l'importanza della visita reale, evidenziando la necessità di “continuare a rafforzare i nostri legami e trovare una voce comune a livello europeo”.

L’#economia italiana in rallentamento e l’industria in crisi, non basta la discesa dei tassi. Secondo la Congiuntura Flash del Centro Studi Confindustria, i servizi sono spinti dal turismo, che va verso nuovi record di crescita in Italia. I tassi sono in calo, ma sale lo #spread della Francia. L’#inflazione è meno bassa. Le attese su consumi e investimenti negli ultimi tre mesi dell’anno sono negative. L’#export italiano è debole, soprattutto a causa dell’#Eurozona ancora fiacca. Negli #USA è debole l’attività industriale ma vanno bene i consumi; cresce la Cina. Per approfondire ➡ https://lnkd.in/d9PNGxGp #CSC #Confindustria

Si è concluso a Roma il convegno “Competenze e lavoro: l’Indagine Confindustria e le sfide delle imprese”, organizzato in collaborazione con UMANA SPA, Fondimpresa e Fondirigenti. L’evento ha evidenziato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro in Italia: oltre due terzi delle imprese faticano a trovare competenze tecniche e manuali, mentre le sfide principali restano transizione digitale, internazionalizzazione e transizione green. Di fronte a tali criticità, le imprese rispondono rafforzando la formazione interna, ricorrendo a consulenze esterne e collaborando con il sistema educativo tramite ITS Academy, PCTO e tirocini curriculari. “Il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro non riguarda solo le imprese, ma l’intero Paese, compromettendone lo sviluppo economico. Serve un approccio sistemico che coinvolga istituzioni, aziende e sistema educativo”, ha dichiarato Lucia Aleotti, Vicepresidente Confindustria. A rafforzare il concetto, Riccardo Di Stefano, Delegato del Presidente Confindustria per Education e Open Innovation, ha aggiunto: “Nonostante il mismatch, le imprese reagiscono collaborando con il sistema educativo e supportando l’orientamento dei giovani, contribuendo a costruire un mercato del lavoro più allineato alle esigenze future”.

📅 Il #10dicembre si svolge l’incontro di #ExportKit dedicato al tema dell’origine delle #merci e ospitato da Confindustria Trento nell’ambito del progetto #Confindustria – ITA - Italian Trade Agency sulla formazione in campo doganale e del #commerciointernazionale. È possibile partecipare in presenza e da remoto. Per iscrizioni e maggiori informazionI sull’agenda dei lavori, visita il sito :  https://lnkd.in/dt9QjRZu

Oggi Confindustria Basilicata ha ospitato a Matera un evento che ha evidenziato come la sostenibilità, oltre a essere un obbligo normativo, rappresenti una leva strategica per la crescita economica e la competitività delle imprese. Lara Ponti, vicepresidente nazionale di Confindustria per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG, ha offerto una visione strategica su come le imprese possono affrontare questa sfida trasformandola in vantaggio competitivo. "Le imprese oggi sono in prima linea nell’obiettivo di ridurre le emissioni e di costruire un modo di produrre sostenibile ed equo. [...] La transizione sarà efficace e di successo se coinvolgerà le aziende di tutte le dimensioni e tipologie e in tutte le filiere. Per raggiungere questo risultato, Confindustria sta lavorando intensamente a tutti i livelli, fornendo strumenti concreti, linee guida e formazione per accompagnare le imprese in questa evoluzione."