ASL Bari

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Ospedali e strutture sanitarie

L'Azienda Sanitaria Locale di Bari si prende cura della salute e del benessere dei cittadini del suo territorio

Chi siamo

L'Azienda Sanitaria Locale di Bari si occupa di tutto ciò che concerne la salute dei suoi cittadini, dagli ospedali ai distretti socio-sanitari, dalle farmacie ai poliambulatori, dai consultori ai centri di vaccinazione e donazione sangue. Questi sono solo alcuni dei molteplici servizi di cui si occupa L'ASL di Bari. Per qualsiasi informazione sui servizi offerti e i contatti è possibile consultare il sito istituzionale dell'Azienda www.sanita.puglia.it/web/asl-bari.

Sito Web
https://www.sanita.puglia.it/web/asl-bari
Settore
Ospedali e strutture sanitarie
Dimensioni dell’azienda
5001 - 10.000 dipendenti
Sede principale
Bari
Tipo
Società quotata
Data di fondazione
2007
Settori di competenza
Sanità, Prevenzione, Promozione della Salute e Sanità pubblica

Località

Dipendenti presso ASL Bari

Aggiornamenti

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    🟣🟡 La Sanità pubblica sempre più caratterizzata dalla “forza delle donne”. La ASL Bari ha appena approvato il suo quarto Bilancio di genere, relativo all’anno 2023, da cui emerge una immagine oggettiva e trasparente - con numeri in crescita - dell’attività sanitaria fornita ai cittadini secondo lo schema del genere, in quanto determinante di salute, così come una “fotografia” dell’azienda sanitaria stessa nelle sue componenti, maschile e femminile. E la parte femminile risalta in modo prevalente nei dati raccolti, analizzati ed elaborati dal gruppo operativo coordinato dalla UOC Controllo di Gestione. Quasi il 58% delle prestazioni ambulatoriali erogate dalla ASL Bari nel 2023 (7.073.215), infatti, è stata garantita alla popolazione femminile, rispetto al 42% di quella maschile, peraltro con un aumento complessivo del 5% delle prestazioni erogate a tutti. 🏥In crescita anche il numero dei ricoveri ordinari, 45.537 nel 2023 rispetto ai 42.263 dell’anno precedente (+7,7%), con una percentuale di donne destinate al ricovero rimasta sostanzialmente invariata e maggioritaria (53,6%). ✅Rilevante è poi il potenziamento degli screening oncologici femminili. L’estensione dello screening mammografico è passato dal 31% del 2018 all’81% del 2023, mentre quello del cervicocarcinoma è oggi in grado di raggiungere il 100% delle donne rispetto alla frenata imposta dalla pandemia nel 2020 (53%). ✅ Sul versante del personale in servizio nella ASL Bari, per il 2023 si registrano 9.227 dipendenti (in aumento rispetto ai 9.156 nel 2022), con una netta prevalenza del sesso femminile, pari al 64% (5.842) della forza lavoro complessiva, più alta nel comparto (66%) che nella dirigenza (58%). ✅Sempre per il 2023, vanno poi considerati 794 medici di Medicina Generale, 146 pediatri di libera scelta, 238 specialisti convenzionati, 490 medici di continuità assistenziale, 20 psicologi convenzionati, 24 veterinari convenzionati, 92 medici del Servizio di emergenza territoriale e 11 medici della medicina dei servizi, per un totale complessivo di 11.042 unità tra dipendenti e convenzionati. #ASLBari #Bilanciodigenere2023 #ilgenerecomedeterminantedisalute #sanitàpubblica ➡️Approfondisci qui la notizia https://bit.ly/3DmicAq

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    Sarà un’ex scuola dell’infanzia ad ospitare la Casa della Comunità di Noicàttaro. Circa 800 metri quadri di un edificio, messo gratuitamente a disposizione della ASL Bari da parte dell’Amministrazione comunale, che in parte sarà trasformata in una struttura polifunzionale in linea con gli investimenti della Missione 6 – Salute del PNRR, investimento 1.1 denominato “Case della Comunità e presa in carico delle persone”. Stamane il sopralluogo nell’area di cantiere del direttore generale facente funzioni ASL Bari, Luigi Fruscio, assieme al sindaco di Noicattaro Raimondo Innamorato, ai tecnici ASL, Direzione lavori e impresa appaltatrice. L’avvio dei lavori sancisce la concreta realizzazione di un’opera dotata di un finanziamento complessivo che ammonta a 1.467.000 euro. L’edificio di via Dei Cappuccini fa parte del più ampio filone di investimento per il quale sono in fase di realizzazione un totale di 36 Case della Comunità, 12 Centrali operative territoriali (COT) e 9 Ospedali di Comunità finalizzati a rafforzare la Sanità territoriale e la presa in carico dei pazienti. «La ASL Bari – commenta Luigi Fruscio – qui a Noicattaro come in tante altre realtà è fortemente impegnata nella realizzazione degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza attraverso nuove costruzioni o ristrutturazioni di edifici esistenti. L’obiettivo è rafforzare la Sanità territoriale con strutture, servizi e professionalità che nel futuro prossimo costituiranno un punto di contatto più vicino ai cittadini. Uno sforzo economico, tecnico e amministrativo notevole per il quale è fondamentale la collaborazione delle istituzioni locali». Logisticamente favorevole anche la collocazione della nuova Casa della Comunità, posta a pochi metri dalla sede del Distretto socio sanitario e del Coordinamento del 118 #ASLBari #PNRR #Missione6Salute #CasadellaComunità #Noicàttaro #sanitàterritoriale #lavoriincorso Approfondisci qui la notizia https://bit.ly/3ZL2Ht3

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    Mobbing, stress lavoro-correlato e sindrome da Burnout. Che cosa sono, come gestire certi eventi e come prevenirli in modo da tutelare la salute sui luoghi di lavoro. Se n’è parlato ieri nel corso di formazione organizzato dal Comitato Unico di Garanzia (CUG), di cui è presidente Lorenzina Maria Proscia, con la moderazione di Vincenzo Defilippis, direttore Dipartimento Sicurezza e Qualità della ASL Bari e il saluto in apertura del direttore generale facente funzioni, Luigi Fruscio. Durante l’evento sono stati illustrati, in particolare, danni e disagi che possono derivare da queste situazioni, aprendo una riflessione ampia su come vengono trattate a livello aziendale, quali sono gli strumenti di valutazione del rischio e le tutele giuridiche rispetto ad eventuali criticità.  Un approfondimento utile per offrire al personale strumenti di conoscenza, potenziando la comunicazione sui rischi psico-sociali e sensibilizzando gli stessi operatori sanitari a riconoscere il disagio, identificare, gestire e far emergere situazioni vessatorie sul posto di lavoro. #ASLBari #CUG #Mobbing #stress #Burnout #formazione #conoscenza #gestione

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    Due esami in uno, mammografia con mezzo di contrasto e biopsia, in un quarto d’ora. E’ la nuova frontiera della Senologia dell’Ospedale “Di Venere” per ottenere diagnosi ancora più precise dei tumori al seno nella fase pre-chirurgica. Con le prime dieci applicazioni della nuova metodica dotata di un software per esami in 3D, l’unità operativa guidata dalla dr.ssa Alessandra Gaballo, che è anche Centro di riferimento per lo Screening mammografico della ASL di Bari, compie un ulteriore salto di qualità, essendo l’unica struttura in Puglia ad utilizzare queste tecnica all’avanguardia. Il nuovo software in dotazione, infatti, è in grado di perfezionare la tecnologia applicata alla mammografia con mezzo di contrasto, definita CEM (Contrast-Enhanced Mammography), già in uso al “Di Venere” da gennaio di quest’anno, consentendo di eseguire una indagine di secondo livello avanzato, fondamentale per individuare lesioni neoplastiche della mammella e garantire immagini di alta precisione. «Ogni acquisto di tecnologie innovative – commenta il direttore generale facente funzioni ASL Bari, Luigi Fruscio – è un investimento sulla salute delle persone, in particolare delle donne per le quali una diagnosi precoce può fare veramente la differenza. Per questo la nostra azienda sanitaria è molto attenta nell’acquisire gli ultimi sviluppi tecnologici e nel curare la formazione e l’aggiornamento degli operatori sanitari, che hanno potuto partecipare alle sedute formative dell’Istituto Oncologico Gustave Roussy di Parigi, a tutto vantaggio delle pazienti». #ASLBari #Senologia #Screeningmammografico #OspedaleDiVenere #innovazione #mammografiapiùbiopsia #dueesamiinuno #nuovatecnica #software3D #primiinPuglia #diagnositumorealseno Approfondisci qui https://bit.ly/3BEFzEA

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    🆕L’Ospedale di Altamura è il primo in Puglia ad aver completato la digitalizzazione delle attività di Pronto soccorso, integrandole con il percorso di Cartella Clinica Elettronica dei reparti: un’avanguardia della Sanità pubblica digitalizzata, anche a livello nazionale. Nei giorni scorsi, è stato percorso un tratto fondamentale per attivare, testare e mettere a regime l’integrazione fra il sistema informatico Edotto del Pronto Soccorso, la Cartella Clinica Elettronica Regionale e la Piattaforma Regionale SIRDimm di Radiologia. Un sistema articolato e complesso in grado di garantire la continuità assistenziale, offrendo un unico strumento di comunicazione – la Cartella clinica elettronica - per facilitare l'integrazione operativa tra i professionisti sanitari coinvolti nelle varie specializzazioni, tra cui – oltre al Pronto Soccorso - Radiodiagnostica, Laboratorio Analisi (in corso d’integrazione) e reparti di degenza, all’interno della rotta segnata dal progetto regionale di digitalizzazione dei percorsi sanitari e di alimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico: un progetto che Regione ed Innovapuglia sono pronte ad estendere a tutte le altre aziende sanitarie e la ASL Bari agli altri ospedali gestiti direttamente. ✅Il presidente Emiliano: “Puglia protagonista della rivoluzione digitale in Sanità. Innovare, cambiare e migliorare per garantire ai pugliesi la migliore sanità possibile”. ✅Il dg Fruscio: «Questa è la Sanità del futuro, con tempi più rapidi e cure più efficaci, un obiettivo a cui stanno lavorando tutti gli ospedali e le strutture della ASL e per questo vanno ringraziati». #ASLBari #Digitalizzazione #Prontosoccorso #CartellaClinicaElettronica #OspedaledellaMurgia #innovazione #rivoluzionedigitale #tempiridotti #curepiùefficaci #cambiamento #RegionePuglia #MicheleEmiliano ➡️Leggi qui la notizia completa https://bit.ly/4iv4A5O

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    Curare il cuore delle donne a tutte le età. Ora anche in menopausa. L’Ambulatorio di Cardiologia di Genere del Presidio Integrato di Triggiano raggiunge così un’altra fascia di utenti, e sono già quasi 700 quelle trattate dal 2020 ad oggi, completando con un servizio ambulatoriale dedicato l’offerta di prestazioni del “Progetto Donna”, partito come una sperimentazione e ormai diventato un percorso strutturato e multidisciplinare. Dove contano l’informazione e la sensibilizzazione delle donne sulla specificità dei rischi legati alle malattie cardiovascolari (MCV), che rappresentano la principale causa di mortalità a livello globale e, nel caso della cardiopatia ischemica, sono responsabili del 45% di queste morti nel sesso femminile, ma anche l’attenzione degli operatori sanitari nell’indirizzare le pazienti sulla strada giusta. Di qui l’importanza del corso di formazione “Il percorso multidisciplinare della donna in menopausa”, tenutosi in due edizioni nell’auditorium dell’ex CTO (1-25 novembre e 2-9 dicembre 2024), per fornire agli stessi operatori le conoscenze necessarie per gestire in maniera efficace e multidisciplinare il percorso di cura della donna in menopausa, affrontando i diversi aspetti clinici, psicologici e sociali associati a questa fase della vita. Responsabile dell’Ambulatorio di Cardiologia di genere è la dr.ssa Adele Lillo, che ha curato il Progetto Donna assieme all’epidemiologa dr.ssa Maria Teresa Balducci. #ASLBari #PresidioIntegratoTriggiano #MedicinadiGenere #ProgettoDonna #AmbulatorioCardiologiadiGenere #AmbulatorioMenopausa #percorsomultidisciplinare #formazione

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    E’ attivo in Via Fani a Bari il primo Ambulatorio del PNES-Programma Nazionale Equità nella Salute finalizzato a fornire assistenza alla popolazione in condizione di bisogno socio-economico. A fare da battistrada è il Distretto Unico di Bari, designato per ospitare la fase pilota che prevede l’avvio di un Ambulatorio dedicato, attivo due giorni a settimana (venerdì pomeriggio dalle 15:00 alle 18:30 e sabato mattina dalle 8:30 alle 12:30), in cui operano due équipe multidisciplinari formate da due medici specialisti, due infermieri e un medico igienista del Dipartimento di Prevenzione (per valutazioni nutrizionali, vaccinazioni e screening oncologici), oltre ad un amministrativo e un assistente sociale. Ieri venerdì e oggi sabato nei due ambulatori di Via Fani sono state garantite le prime 40 visite di base ad altrettanti utenti prevalentemente stranieri. Dal prossimo 19 gennaio 2025, partirà la fase 2 del programma, con l’allargamento ad ulteriori fasce di popolazione grazie all’apertura sul territorio di altri quattro Ambulatori PNES: Distretto 5 (Via Della Repubblica, 33 - Grumo Appula); Distretto 4 (Viale Regina Margherita, 67 – Altamura); Distretto 12 (Via De Amicis, 36 – Conversano) e Distretto 13 (Via Dei Frati Francescani Riformati - Gioia del Colle). L’avvio dell’Ambulatorio di Bari rappresenta la concreta realizzazione del primo progetto, riguardante la costituzione delle équipe multidisciplinari per attività clinica, dei sette complessivi rientranti nel piano da oltre 11 milioni di euro di cui la ASL Bari è beneficiaria per i prossimi 5 anni nell’Area Contrastare la povertà sanitaria del Programma Nazionale Equità nella Salute. #ASLBari #AmbulatorioPNES #DistrettoUnicoBari #PNES #AreaPovertàSanitaria #sanitàpertutti #personevulnerabili #medicinadiprossimità #viciniachihabisogno INMP ➡️Approfondisci qui https://bit.ly/3CZ2ivp

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    Gli episodi di violenza costituiscono un rilevante problema di salute pubblica. Nel corso dei primi 8 mesi dell’anno 2024 al Servizio di prevenzione e protezionale aziendale della ASL di Bari sono state segnalate 51 aggressioni a personale sanitario. Tra le sedi cosiddette “ad alto rischio” aggressioni, ci sono i Pronto soccorso che presto saranno dotati di una nuova figura professionale, l’infermiere di processo dedicato all’accoglienza, grazie al quale è possibile incentivare la presa in cura del paziente e dei suoi familiari, dal triage alla dimissione e/o ricovero, e creare una rete di collegamento tra i diversi professionisti della salute con l'obiettivo di ottimizzare i tempi d'attesa, ridurre le eventuali tensioni e migliorare così la gestione del processo. L’istituzione di tale figura professionale è prevista dalle Linee Guida Hospitality del Sirgisl, Sistema regionale integrato di gestione della sicurezza sui luoghi di lavoro (delibera regionale del 31 luglio 2024 n. 1059) per cui anche l’azienda sanitaria di Bari si sta dotando di un sistema per la prevenzione, protezione e gestione degli atti di aggressione agli operatori. Per rendere fin da subito operativa la figura dell’infermiere di processo, oggi all’ospedale Di Venere, è stata avviata la formazione degli operatori del Pronto soccorso del presidio, coordinati da Mauro Martucci, responsabile del Servizio delle professioni sanitarie ospedaliero-territoriali e da Rosa Melodia, responsabile del Pronto soccorso, nell’ambito del progetto pilota “Prendersi cura della aggressività: l’infermiere di processo come leva strategica”. A seguire l’avvio dei lavori, il direttore generale facente funzioni della ASL Luigi Fruscio: “La ASL accompagna i suoi operatori in questo percorso finalizzato a rafforzare la comunicazione e a migliorare l’interazione con le persone che si rivolgono al pronto soccorso - ha detto il dg - nell’ottica di prevenire gli episodi di violenza, che purtroppo continuano a verificarsi ed estendere il nuovo modello organizzativo successivamente a tutti i Pronto soccorso aziendali”. Con il direttore generale, sono intervenuti il direttore del Dipartimento Qualità e Sicurezza, Vincenzo De Filippis e il direttore medico di presidio, Maurizio Marra. Mentre hanno introdotto i lavori Danny Sivo, coordinatore del Sirgisl e Fulvio Fucilli, direttore Servizio prevenzione e protezione aziendale, alla presenza anche dell'ordine delle professioni infermieristiche. “Il tempo di comunicazione è un tempo di cura – ha detto Sivo - non è un fattore accessorio nel percorso assistenziale. Stiamo formando i dipendenti a rischio e l’esperienza nella ASL Bt dimostra che il 90 per cento delle persone – a cui è stato sottoposto un questionario – ha risposto in modo soddisfacente al servizio ricevuto all’interno del pronto soccorso. Laddove, invece, non c’era l’infermiere di processo, il 50 per cento ha risposto in modo negativo”.

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    L’Ostetricia e Ginecologia di Altamura ha raggiunto i 500 parti il 2 dicembre scorso. Un obiettivo fissato per la fine dell’anno, ma che è stato centrato quasi un mese prima, segnando così un trend di ripresa a partire dal 2020, quando l’asticella si era fermata appena sotto i 450. I 500 parti testimoniano anche la crescita generale delle attività del reparto, che nei primi dieci mesi del 2024 ha fatto registrare 699 ricoveri, 6.694 prestazioni ambulatoriali (+15% rispetto alle 5.806 complessive del 2023) e, come certificato da Agenas nell’ultimo rapporto PNE (su dati 2023), ha raggiunto una “Proporzione di parti con taglio cesareo primario” pari al 16,88% rispetto ad una media italiana del 22,66, con una tendenza ancora migliore per il 2024 (con una proporzione stimata circa al 10%). Numeri che crescono assieme all’organizzazione delle attività e dei percorsi, alla qualità di servizi come i corsi di accompagnamento al parto e, soprattutto, la partonalgesia garantita h24 (in collaborazione con l'unità operativa di Anestesia e Rianimazione) a tutte le gestanti che ne facciano richiesta. Attualmente una partoriente su tre (33%) sceglie di far ricorso al parto senza dolore ed è una percentuale destinata ad aumentare. #ASLBari #ospedaledellaMurgia #OstetriciaeGinecologia #500parti #partoanalgesia ➡️Leggi qui la notizia completa https://bit.ly/41gnerN

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    «Ennesimo, inaccettabile atto di violenza contro un operatore sanitario». Il direttore generale facente funzioni della ASL Bari, Luigi Fruscio, stigmatizza in modo netto quanto accaduto nella serata di ieri nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Corato, dove un medico specializzando è stato improvvisamente colpito al viso con uno schiaffo da un utente che, oltre a non voler attendere il proprio turno, ha manifestato intemperanze anche evitando di sottoporsi al normale triage. Il giovane specializzando è stato soccorso dall’altro medico e dagli infermieri impegnati in Pronto Soccorso e ha ricevuto 5 giorni di prognosi, peraltro rifiutati per essere comunque in servizio, in altro ospedale, già quest’oggi. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri ai quali il medico aggredito ha sporto denuncia contro ignoti. Il direttore generale Fruscio, nell’esprimere personalmente al giovane medico – contattato telefonicamente - la solidarietà sua e dell’azienda, assicura che la ASL Bari gli garantirà tutto il supporto possibile, sia dal punto di vista legale sia mettendo in campo gli strumenti per prevenire criticità: «Abbiamo il dovere di utilizzare tutti i mezzi e le risorse disponibili per tutelare i nostri operatori, prevenire e ridurre i rischi di aggressione e migliorare la gestione dei rapporti con gli utenti». #ASLBari #medicoaggredito #OspedalediCorato #ProntoSoccorso #bastaviolenza #operatorisanitari

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