Nonviolent Peaceforce
Nonviolent Peaceforce (NP) è un'organizzazione non governativa internazionale avente come scopo principale la creazione e l'invio di forze di pace internazionali di civili (costituite da gruppi di operatori di pace professionisti) nelle zone di conflitto, per cooperare con le organizzazioni locali e rafforzare la loro azione di prevenzione e trasformazione della violenza.
Viene fondata nel dicembre 2002 a Surajkund, a sud di Nuova Delhi, dove centinaia di delegati da tutti i continenti si sono riuniti in una conferenza internazionale che ha portato alla fondazione ufficiale dell'organizzazione ed al lancio del primo progetto in Sri Lanka.
Nonviolent Peaceforce è sostenuta dalle organizzazioni che ne fanno parte, dai gruppi nazionali, dai gruppi di sostegno o affinità, ma anche da personalità del mondo accademico, dell'associazionismo internazionale, di chiese e comunità di fede, alcuni capi di Stato e 7 premi nobel che ne hanno sottoscritto lo scopo ed il progetto. A Nonviolent Peaceforce partecipano circa 100 organizzazioni da 40 paesi di tutti i continenti.
Metodi
modificaGli uomini e donne di Nonviolent Peaceforce agiscono per proteggere i diritti umani, prevenire il ritorno alla violenza, favorire il dialogo e la ricerca di soluzioni pacifiche, dando così l'opportunità alle organizzazioni e alle comunità locali di operare attraverso vari approcci nonviolenti. Innanzitutto attraverso la capacitazione (empowerment), che consiste nel processo attraverso cui persone e gruppi che si trovano in una situazione di impotenza o di disparità di risorse e/o potere apprendono le modalità per mettere in discussione con metodi costruttivi, equilibri di potere sentiti come ingiusti o oppressivi. Poi attraverso la costruzione della fiducia (confidence building), che punta a creare le condizioni per la mediazione e la negoziazione e si articola, in genere, in due momenti: in una prima fase, la terza parte che media il conflitto cerca di conquistarsi “disgiuntamente” la fiducia delle parti coinvolte; in una seconda fase cercherà di ristabilire la fiducia e instaurare dialogo direttamente fra le parti. Infine, il lavoro per la trasformazione o risoluzione del conflitto (conflict transformation o resolution), modalità di gestione del conflitto (comportamenti, atteggiamenti, strategie, tattiche, ecc.) che non mirano a distruggere o ledere l'avversario, ma che al contrario cercano di soddisfare i bisogni fondamentali di tutte le parti coinvolte in maniera sostenibile nel tempo.
Funzioni operative
modificaIl dislocamento di un gruppo di operatori di pace internazionali permette il monitoraggio del rispetto dei diritti umani da parte delle fazioni in conflitto; l'accompagnamento delle persone minacciate e la presenza internazionale in luoghi di tensione mirano a scongiurare il pericolo di aggressioni e lo scoppio di conflitti; l'avvio di contatti fra le parti in conflitto, facilitato dagli operatori di NP, può permettere l'instaurarsi di un clima di fiducia e di dialogo e l'inizio di un circolo virtuoso in cui sempre più soggetti vengono coinvolti nella ricerca di soluzioni negoziate e non violente.
In molti casi, poi, è stato dimostrato che la sola presenza di cittadini stranieri organizzati può attirare l'attenzione della pubblica opinione mondiale, dei mass media e quindi anche dei governi. L'intento di NP è dimostrare che il mondo intero sta osservando, facendo così da deterrente rendendo gli atti di violenza politicamamente inaccettabili. Gli operatori di pace monitorano il corso degli eventi e disseminano le informazioni ai contatti internazionali, reti di sostenitori, mass media, personalità politiche e diplomatici e in generale all'opinione pubblica. Tutte queste azioni realizzate in loco dagli operatori di NP, dalla diplomazia internazionale e locale, oltre all'aiuto dei sostenitori, possono permettere, se attuate in sinergia, di trasformare i conflitti in modo nonviolento. Gli operatori di NP, infine, oltre ad essere professionisti rispondono ad un codice di condotta il cui rispetto permette di ridurre al minimo i rischi per il personale, evitare rischi inutili per la popolazione e rendere più efficace l'intervento.
Progetti
modificaAll'inizio del 2003 è stato avviato il primo progetto sul campo in Sri Lanka. Dal 2005 al 2007 sono stati avviati, dopo dettagliate missioni esplorative, progetti nelle Filippine, in Uganda e in Colombia.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su nonviolentpeaceforce.org.
- NonviolentPeaceforce (canale), su YouTube.
- (EN) Sito di Nonviolent Peaceforce in italiano, su nonviolentpeaceforce.it. URL consultato il 30 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2013).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 152778640 · LCCN (EN) no2002023555 |
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