Louis-Ernest Barrias

scultore francese

Louis-Ernest Barrias (Parigi, 13 aprile 1841Parigi, 4 febbraio 1905) è stato uno scultore francese.

Louis-Ernest Barrias in un ritratto fotografico di Pierre Petit

Biografia

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Louis-Ernest Barrias nel suo studio.

Louis-Ernest Barrias proviene da una famiglia di artisti. Suo padre dipingeva la porcellana e suo fratello maggiore, Félix-Joseph Barrias (1822-1907), era un pittore riconosciuto. Louis-Ernest Barrias si dedicò agli studi artistici. Entrò alla scuola di belle arti di Parigi nel 1858, dapprima presso lo scultore Jules Cavelier e il pittore Léon Cogniet,[1] poi abbandonò la scultura per passare alla scultura seguendo le lezioni di François Jouffroy.[2] Arrivò al secondo posto per il premio di Roma nel 1861 con una Criseide restituita al padre da Ulisse, e lo ottenne nel 1865 con La fondazione di Marsiglia[3][4] e venne assunto nel cantiere del teatro dell'opera di Parigi.

Barrias soggiornò all'accademia di Francia a Roma e "divenne al suo ritorno in Francia una delle speranze più luminose della scuola francese di scultura":[1] se, nota Françoise Cachin, "Paul Dubois, Henri Chapu e Alexandre Falguière costituiscono il nocciolo di quello che chiamiamo i neofiorentini", Louis-Ernest Barrias figura bene tra coloro che, al loro seguito, "si convinceranno che il quindicesimo secolo non fu così gotico come si soleva dire e che i Donatello, gli Andrea del Verrocchio, i Mino da Fiesole, i Bernardo Rossellino e altri barbari videro assai chiaramente nell'animo umano: in seguito a questa scoperta inaspettata, avvenne un'evoluzione nell'ideale. La scultura ridivenne viva."[5]

 
L'elettricità, 1900 (ubicazione attuale sconosciuta)

È in questo contesto che si osserva che Il giuramento di Spartaco di Barrias "presenta, nel corpo del torturato, un'eco della Deposizione di Michelangelo al duomo di Firenze".[5] In seguito produsse molte opere scolpite, la maggior parte in marmo. Nel 1881 venne premiato con una medaglia d'onore delle belle arti e nominato cavaliere della Legion d'onore nel 1878, poi promosso ufficiale nel 1881 e commendatore nel 1900. Sempre nel 1900 realizzò un'allegoria dell'elettricità, esposta all'esposizione universale di Parigi, dove ricevette il gran premio assieme ad altri scultori francesi.[6] L'artista sostituì Auguste Dumont all'istituto francese, poi succedette a Jules Cavelier come professore alla scuola di belle arti di Parigi, dove, tra i suoi allievi più celebri, si contano Victor Ségoffin, Charles Despiau e Paul Landowski. Altri suoi studenti furono Hippolyte Lefèbvre, Léon-Ernest Drivier e Fanny Marc.

Ebbe tre figli: Paul (1875-1973), che diventerà un architetto rinomato, vincitore del secondo gran premio di Roma nel 1901; Daniel (1883-1969), che abbraccerà la carriera militare,[7] e Madeleine (1877-1925).

Louis-Ernest Barrias morì di influenza il 4 febbraio 1905 nella sua casa al numero 9 dell'avenue des Chasseurs, nel diciassettesimo arrondissement di Parigi.[8][9] Venne sepolto a Parigi, nel cimitero di Passy (ottava divisione).[10]

Alcune delle sue opere si trovano nei luoghi all'aperto di Parigi, al museo d'Orsay o al cimitero di Père-Lachaise.

Opere nelle collezioni pubbliche

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  • Québec, museo nazionale di belle arti del Québec:[7][11]
    • Busto di Paul Barrias, figlio dell'artista, 1876, bronzo ;
    • Busto di Daniel Barrias, figlio dell'artista, 1886, terracotta ;
    • Blaise Pascal, 1887, bronzo ;
    • Baccante che corre, 1889, metallo argentato ;
    • La prima nascita, 1891, bronzo ;
    • La Chimera, 1897, bronzo ;
    • La primavera, 1902, marmo.

Danimarca

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Francia

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Monumento a Giovanna d'Arco, 1894, basilica di Notre-Dame de Bonsecours
 
La ragazza di Bou Saada, 1890, museo delle belle arti di Digione
 
Gisant di Sofia Carlotta di Baviera, 1904, museo d'arte e storia di Dreux
 
Mozart bambino, 1887, museo Fabre di Montpellier
 
Tomba di Anatole de La Forge, 1893, cimitero di Père-Lachaise
 
Monumento a Victor Hugo, 1902, distrutto sotto il regime di Vichy

Guyana francese

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Monumento a Victor Schœlcher, 1896-1897, place Victor-Schœlcher

Regno Unito

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Stati Uniti d'America

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Onorificenze

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  1. ^ a b (FR) Camille Osersanz, Louis-Ernest Barrias (1841-1905) - Un sculpteur sous la IIIe République, tesi di dottorato, Università Parigi-Sorbona, 2 luglio 2014.
  2. ^ Supplemento alla sesta edizione della Nuova enciclopedia italiana, raccolta di monografie sui recenti progressi delle scienze, delle arti, e delle industrie, di biografie, di notizie storiche, geografiche, statistiche, ecc: B-Czirnitz, Unione topografico-editrice, 1891. URL consultato il 13 settembre 2023.
  3. ^ (FR) Dictionnaire Bénézit, Gründ, 1999, vol.1, p. 787.
  4. ^ a b Natura ed arte rivista illustrata quindicinale italiana e straniera di scienze, lettere ed arti, Vallardi. URL consultato il 13 settembre 2023.
  5. ^ a b (FR) Françoise Cachin, « Les néo-florentins : Michel-Ange et la Renaissance », L'art du xixe siècle - Seconde moitié, Éditions Citadelles – Edito, 1990, pp. 205-206.
  6. ^ L'esposizione universale del 1900 a Parigi. URL consultato il 13 settembre 2023.
  7. ^ a b (FR) Barras, père et fils (PDF), su erudit.org. URL consultato il 13 settembre 2023.
  8. ^ (FR) Visionneuse - Archives de Paris, su archives.paris.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  9. ^ Emporium: rivista mensile illustrata d'arte, letteratura, science e varieta, Istituto italiano d'arti graphiche., 1905. URL consultato il 13 settembre 2023.
  10. ^ (FR) Visionneuse - Archives de Paris, su archives.paris.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  11. ^ (FR) Barrias, Louis-Ernest, su Collections | MNBAQ. URL consultato il 13 settembre 2023.
  12. ^ (FR) PREMIERES FUNERAILLES, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  13. ^ Monument à Jeanne d'Arc à Bonsecours - PA00100573, su monumentum.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  14. ^ (FR) BUSTE DE VICTOR HUGO (1802-1885), su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  15. ^ (FR) Buste de jeune femme, l'air grave, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  16. ^ (FR) Esquisse de la Nature se dévoilant à la Science, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  17. ^ (FR) Femme nue debout à la longue chevelure, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  18. ^ (FR) Homme nu s'asseyant sur une stèle, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  19. ^ (FR) Culture - A Dreux, il existe deux gisants pour la duchesse d’Alençon, héroïne du Bazar de la Charité, su www.lechorepublicain.fr, 26 novembre 2019. URL consultato il 13 settembre 2023.
  20. ^ (FR) À nos Grands Hommes - La monumentalité en cartes postales : Monument : Monument à Auban-Moet Romont, dit aussi Le Refuge [1307], su anosgrandshommes.musee-orsay.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  21. ^ (FR) La duchesse d'Alençon, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  22. ^ (FR) Lavoisier dans son laboratoire, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  23. ^ (FR) Lavoisier à l'Académie, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  24. ^ (FR) Réunion des Musées Nationaux-Grand Palais - Médaillon, portrait de Jules André, su www.photo.rmn.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  25. ^ (FR) Réunion des Musées Nationaux-Grand Palais - Les premières funérailles, su www.photo.rmn.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  26. ^ (FR) LA NATURE SE DEVOILANT, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  27. ^ (FR) Ledru-Rollin | Cnap, su www.cnap.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  28. ^ (FR) Banque d'images et de portraits — BIU Santé, Université Paris Cité, su www.biusante.parisdescartes.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  29. ^ (FR) Banque d'images et de portraits — BIU Santé, Université Paris Cité, su www.biusante.parisdescartes.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  30. ^ (FR) Banque d'images et de portraits — BIU Santé, Université Paris Cité, su www.biusante.parisdescartes.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  31. ^ (FR) Médaillon de Joseph Garnier – Cimetière de Montmartre – Paris (75018) | E-monumen, su e-monumen.net, 8 marzo 2018. URL consultato il 13 settembre 2023.
  32. ^ (FR) Monument à Anatole de la Forge – Cimetière du Père Lachaise – Paris (75020) | E-monumen, su e-monumen.net, 19 febbraio 2013. URL consultato il 13 settembre 2023.
  33. ^ (FR) Louis-Ernest Barrias, Buste d'Antoine-François Marmontel. URL consultato il 13 settembre 2023.
  34. ^ (FR) Cat'zArts - Affichage d'une notice [collegamento interrotto], su www.ensba.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  35. ^ (FR) Cat'zArts - Affichage d'une notice, su www.ensba.fr. URL consultato il 13 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2022).
  36. ^ (FR) Buste d'Henri Regnault | Cnap, su www.cnap.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  37. ^ (FR) Réunion des Musées Nationaux-Grand Palais - L'Architecture, su www.photo.rmn.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  38. ^ (FR) Réunion des Musées Nationaux-Grand Palais - Lacaze Louis (1798-1869), médecin, peintre amateur,, su www.photo.rmn.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  39. ^ (FR) Réunion des Musées Nationaux-Grand Palais - Jeune fille de Mégare, su www.photo.rmn.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  40. ^ (FR) CLAIRE EIFFEL (FILLE DE GUSTAVE EIFFEL, FEMME D'ADOLPHE SALLES), su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  41. ^ (FR) Réunion des Musées Nationaux-Grand Palais - Mozart enfant, su www.photo.rmn.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  42. ^ (FR) Réunion des Musées Nationaux-Grand Palais - Les Nubiens ou Les Chasseurs d'alligators, su www.photo.rmn.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  43. ^ (FR) Réunion des Musées Nationaux-Grand Palais - Georges Clairin (1843-1919), peintre, su www.photo.rmn.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  44. ^ (FR) MACONNERIE ET SERRURERIE, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
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  46. ^ (FR) Les premières funérailles, su Petit Palais, 26 marzo 2010. URL consultato il 13 settembre 2023.
  47. ^ (FR) Monument à Emile Augier (fondu) – Paris 75006 | E-monumen, su e-monumen.net, 5 luglio 2011. URL consultato il 13 settembre 2023.
  48. ^ (FR) Monument à Victor Hugo (fondu) – Paris, 75016 | E-monumen, su e-monumen.net, 5 luglio 2011. URL consultato il 13 settembre 2023.
  49. ^ (FR) Edmond Hébert, géologue | Cnap, su www.cnap.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  50. ^ (FR) Monument à Maria Deraismes – Paris (75017) (fondu – remplacé) | E-monumen, su e-monumen.net, 22 luglio 2018. URL consultato il 13 settembre 2023.
  51. ^ (FR) Monument à Bernard Palissy – Paris (75006) | E-monumen, su e-monumen.net, 8 febbraio 2015. URL consultato il 13 settembre 2023.
  52. ^ (FR) Fleurs d'hiver, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
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  58. ^ (FR) LA MUSIQUE, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  59. ^ (FR) LE CHANT ; LA POESIE, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  60. ^ (FR) La Fortune | Cnap, su www.cnap.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
  61. ^ (FR) Anatole de la Forge de profil, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
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  64. ^ (FR) Portrait de Jean-Désiré Ringel d'Illzach, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 13 settembre 2023.
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  68. ^ a b c (EN) Art UK | Discover Artworks, su artuk.org. URL consultato il 13 settembre 2023.
  69. ^ (EN) Louis-Ernest Barrias | Anatole De La Forge | French, su The Metropolitan Museum of Art. URL consultato il 13 settembre 2023.
  70. ^ (EN) Louis-Ernest Barrias, The Young Girl of Bou-Saâda, su daheshmuseum.org. URL consultato il 13 settembre 2023.

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