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Mercedes-Benz W108 e W109

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Mercedes-Benz W108/W109
Descrizione generale
CostruttoreGermania (bandiera) Mercedes-Benz
Tipo principaleBerlina
Altre versionilimousine
Produzionedal 1965 al 1972
Sostituisce laMercedes-Benz W111/W112
Sostituita daMercedes-Benz W116
Esemplari prodotti383.072[senza fonte]
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezzada 4900 a 5000 mm
Larghezza1810 mm
Altezza1440 mm
Passoda 2750 a 2850 mm
Massada 1440 a 1830 kg
Altro
StilePaul Bracq
Auto similiAlfa Romeo 2600
BMW E3
Citroën DS
Lancia Flaminia
Maserati Quattroporte
Jaguar XJ
Opel Diplomat
Rover P6
Vanden Plas Princess

W108 e W109 sono le sigle di un'autovettura di lusso prodotta dalla Casa tedesca Mercedes-Benz tra il 1965 ed il 1972.

La presentazione

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Le Heckflosse W111/W112, pur apprezzate dal pubblico, presentavano due "criticità": la linea, disegnata per compiacere il mercato statunitense, era troppo legata alle mode ed era inoltre evidente l'eccessiva somiglianza con le meno pregiate Heckflosse W110.

Nacque così l'esigenza di un'ammiraglia più austera e meno soggetta al rapido invecchiamento. Per quanto riguarda il fattore sicurezza vennero adottati quei criteri utilizzati anche per il precedente modello e per la più grande e lussuosa 600, vale a dire una scocca a deformazione programmata, ulteriormente migliorata in questo caso. Per quanto riguardava invece il disegno del corpo vettura, l'incarico venne affidato a Paul Bracq, cimentatosi in uno dei suoi ultimi lavori prima di lasciare la Casa tedesca.

Il disegno della nuova vettura apparve decisamente sobrio e privo di fronzoli, ma efficace al punto da risultare attuale ancora al momento della cessazione della produzione e da aver condizionato fortemente lo stile delle più piccole W114 e W115, nate due anni dopo. Stilisticamente vennero ripresi alcuni aspetti di modelli precedenti, in particolar modo delle Heckflosse coupé e delle SL "Pagoda". Con una linea di cintura più bassa, la nuova vettura appariva anche più slanciata delle Heckflosse berline e l'abitacolo era più luminoso grazie ad una maggiore superficie vetrata.

Al Salone dell'automobile di Francoforte del 1965 vennero presentate le W108 (con passo corto o lungo e sospensioni "classiche") e le W109 (con passo allungato di 10 cm, sospensioni di tipo pneumatico, finiture più pregiate, presenza di un maggior numero di cromature all'esterno e uso più esteso di legni all'interno dell'abitacolo).

Benché fosse un'automobile completamente inedita, la nuova ammiraglia confermava l'impostazione tecnica di base delle Heckflosse (trazione posteriore, cambio manuale a 4 marce o automatico a 3 o 4 marce, sterzo a circolazione di sfere), avantreno a trapezi e retrotreno a bracci oscillanti. Quest'ultimo proponeva però una novità, rappresentato da un ammortizzatore trasversale in luogo della molla trasversale montata sulla Heckflosse. Come sempre, completavano il quadro delle sospensioni le molle elicoidali e gli ammortizzatori idraulici. I freni erano a disco su tutte le ruote. La gamma motori era composta inizialmente da tre motorizzazioni, tutte a 6 cilindri, due delle quali derivate dal vecchio 2.2 litri montato sulla 220 W187 del 1951. La terza motorizzazione era il 3 litri M189, derivato direttamente dall'unità che aveva equipaggiato a suo tempo le 300 "Adenauer".

I modelli W108 e W109 si rivelarono con gli anni un successo: la clientela, sempre molto facoltosa, ne apprezzò il comfort, le doti di abitabilità, le prestazioni e la sicurezza su strada (anche se il retrotreno delle W108, in caso di pioggia, dava qualche grattacapo).

Nel 1968 vi fu un lieve restyling, nel quale venne ritoccata la mascherina, che divenne a maglie più larghe, mentre i fari anteriori divennero sfaccettati ai lati ed i copricerchi ricevettero dei fori di ventilazione. Vennero anche aggiornati i rapporti del cambio a 4 marce e ne fu messo a disposizione, su richiesta, uno manuale a 5 marce. Debuttarono anche nuovi motori da 2.8 litri, che andarono così a costituire la base della gamma W108/W109, la quale venne tolta di produzione nel 1972.
Non vennero mai prodotte dalla Casa delle versioni coupé o cabriolet su basi W108 o W109, ma vennero mantenute in listino le coupé e cabriolet delle serie W111 e W112.

I modelli W108 si distinguono dai modelli W109 per la presenza delle classiche sospensioni a molle elicodali, finiture meno pregiate, presenza di un minor numero di cromature all'esterno e uso meno esteso di legni all'interno dell'abitacolo. Il corpo vettura può essere a passo normale o allungato.

Le W108 furono proposte in due motorizzazioni, ossia da 3 litri e da 2.5 litri, quest'ultimo disponibile però a carburatore (M108) o ad iniezione (M129). Il motore da 3 litri era invece solo ad iniezione, erogava fino a 170 CV ed equipaggiava la 300SEb, accreditata tra l'altro di una velocità massima di 200 km/h. Contrariamente a quanto si crede, questo modello era integrato tra le W108, in quanto non disponeva di sospensioni pneumatiche e visto che nasceva sul pianale a passo normale. Quanto ai motori da 2.5 litri, rispettivamente da 130 e 150 CV, spingevano la 250 S e la 250 SE a velocità massime di 180 e 190 km/h, più che accettabili all'epoca per un'ammiraglia di questo stampo e con questa motorizzazione.

All'inizio del 1968, la 250 SE fu sostituita da due modelli W108, equipaggiati dal nuovo 2.8 M130 ad iniezione: la 280 SE e la 280 SEL, quest'ultima con passo allungato. Invece la 250 S continuò ad essere prodotta ma venne affiancata dalla 280 S, dotata dello stesso 2.8 degli altri due modelli, ma alimentato a carburatore. Con potenze comprese tra 140 e 160 CV, questi modelli raggiungono prestazioni in realtà simili a quelle dei modelli equipaggiati dai motori da 2.5 litri, ma nonostante ciò si rivelano un gran successo di vendite, ovviamente in relazione al tipo di vettura.

Nella primavera del 1969, la 250 S e la 250 SE escono di produzione. Le 280, già in listino da un anno, ne raccoglieranno il testimone ed andranno a porsi alla base della gamma. Sulla base della 280 SE/SEL W108, nel 1970 viene lanciata per il solo mercato europeo la 280 SE/SEL 3.5, spinta dal nuovo M116 da 3.5 litri in grado di erogare fino a 200 CV. In pratica, questo modello va ad affiancare la 300 SEL 3.5 nata l'anno prima, ma dalla quale si distingue, come sempre, per le sospensioni.

Anche nell'ultimo anno di vita delle W108 vi furono interessanti novità: mentre la 280 SEL venne tolta di produzione, per il mercato statunitense vennero lanciate le 280 SE 4.5 e 280 SEL 4.5, spinte da un V8 da 4.5 litri nato sulla base del 3.5 M116 ed accoppiato rigorosamente ad un automatico a 3 rapporti, come vuole la clientela d'oltreoceano.

Le Mercedes-Benz W109 debuttarono nel 1965 con la 300 SEL, equipaggiata con il motore 3 litri di cilindrata in alluminio M189 da 170 CV DIN (200 CV SAE) con iniezione meccanica Bosch. A differenza delle W108, la 300 SEL W109 si caratterizzavano per il passo lungo, le sospensioni pneumatiche, le finiture più pregiate, presenza di un maggior numero di cromature all'esterno e uso più esteso di legni all'interno dell'abitacolo. Prima dell'avvento dei motori V8, concepiti principalmente per il mercato nordamericano, la W109 300 SEL era il top di gamma della Mercedes-Benz (600 W100 a parte).

Il circuito pneumatico delle sospensioni pneumatiche era composto da un compressore d'aria, azionato dal motore, un serbatoio di accumulo posto all'interno del parafango anteriore sinistro (a ridosso del fanale anteriore), da una valvola distributrice principale, da due valvole di regolazione di livello anteriori e una posteriore, oltre che da quattro "cuscini" in gomma che sostituivano le tradizionali molle. Oltre ad isolare e filtrare le asperità della strada il vantaggio di questo sistema era quello di essere autolivellante, mantenendo costante l'assetto del veicolo indipendentemente dal carico.

La Casa tedesca dichiara che nel caso della 300 SEL e delle W109 in generale, la lettera L non stava ad intendere Lang (in tedesco significa "lunga", riferito al passo allungato rispetto ai 108 SE), bensì stava per Luftfederung, che in tedesco vuol dire "sospensione pneumatica". Solo le 280 SEL 3.5 e le 280 SEL 4.5, già viste in precedenza, erano versioni a passo lungo in cui la sigla indicava effettivamente la maggiorazione dell'interasse, ma di fatto esse montavano sospensioni classiche e venivano perciò incluse nella gamma W108.

Nel dicembre del 1967, la 300 SEL uscì di produzione, per lasciare posto, due mesi dopo, alla 300 SEL 2.8, identica al modello precedente, ma con il motore 2.8 litri M130 che nello stesso periodo aveva esordito anche sui modelli della gamma W108. Tale motore erogava la stessa potenza del precedente 3 litri, dava una velocità di punta di poco superiore e prometteva un consumo di carburante lievemente migliore.

Nel marzo del 1968, al Salone di Ginevra, viene presentata la 300 SEL 6.3, che diventerà il modello di punta nella gamma W109. La vettura nacque da un'idea di Erich Waxenberger, responsabile del settore sperimentale della Casa tedesca, ed aveva come principale caratteristica quella di essere mossa dal grosso e potente motore V8 M100 da 6.3 litri proveniente dalla lussuosa 600 W100. Tale motore, della potenza di 250 CV DIN (300 CV SAE), permetteva alla vettura di superare i 220 km/h senza problemi e di confrontarsi senza alcun timore con alcune quotate sportive dell'epoca, come le Porsche 911 e le Dino 246 GTS.

Esternamente, la W109 300 SEL 6.3 si distingue dal resto della gamma per pochissimi particolari. Tra questi particolari, vi sono innanzitutto la sigla identificativa in coda, ma soprattutto i doppi fari anteriori sovrapposti di serie che ricordavano quelli previsti per il mercato USA.

Con la 300 SEL 6.3, la Casa di Stoccarda inaugurò una nuova nicchia di mercato, quella delle berline ad elevate prestazioni. La vettura era dotata di una gamma di accessori pressoché illimitata: oltre agli accessori di serie, quali vetri elettrici, chiusura centralizzata, aria condizionata, selleria in pelle, differenziale autobloccante (di serie dal 1969), sospensioni pneumatiche autolivellanti, 4 freni a disco autoventilati, fari alogeni e cambio automatico, potevano infatti essere aggiunti decine di optional a listino e allestimenti speciali su richiesta del cliente, tra cui la parete divisoria, il radiotelefono, i tavolini posteriori, tutte vere chicche all'epoca.

Al Salone dell'automobile di Francoforte del 1969, venne lanciata la 300 SEL 3.5, dotata del V8 M116 da 3.5 litri e 200 CV. Tale modello affiancherà ed in seguito sostituirà la 300 SEL 2.8, che uscirà di produzione nel 1970.

Nel 1971, per il solo mercato USA e contemporaneamente al lancio delle 280 SE 4.5 e 280 SEL 4.5 appartenenti alla serie W108, venne lanciato il modello 300 SEL 4.5, uguale alle prime due ma con sospensioni pneumatiche.

Le W108/W109 uscirono di listino nel 1972, rimpiazzate dalla W116, dopo essere state prodotte in 383.072 esemplari (di cui solo 2.369 esemplari prodotti di 300 SEL dotate di motore M189 e 6.526 300 SEL 6.3).

Attività sportiva

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Una 300 SEL 6.8 AMG

Nel 1970 la Mercedes-Benz realizzò una versione da competizione della 300 SEL 6.8 per competere alla 24 Ore di Spa. Durante le prove della gara, però, divenne evidente che la vettura, a causa della sua configurazione, consumava troppo rapidamente gli pneumatici, e per questo motivo la casa tedesca decise di ritirarsi dalla gara. L'anno successivo l'AMG si presentò alla stessa corsa con la medesima vettura, la quale era stata sviluppata però partendo da un modello stradale incidentato. Il propulsore erogava la potenza di 430 CV e una coppia di 650 Nm. A causa del peso di 1635 kg e del colore rosso della sua carrozzeria venne soprannominata Rote Sau (Scrofa Rossa). Come piloti vennero ingaggiati i campioni di GoKart Hans Heyer e Clemens Schickentanz, in quanto l'originale primo pilota Kelleners aveva abbandonato la squadra dopo i test svolti ad Hockenheim dal momento che era rimasto spaventato dalla configurazione del mezzo. Nonostante i dubbi iniziali, la vettura risultò seconda assoluta durante la gara belga e poté così partecipare alle successive sette gare del campionato turismo, ottenendo inoltre il record di velocità di 285 km/h sull'Hunadieres. La carriera della 300 SEL 6.8 AMG terminò nel 1972, in quanto la FIA pose a 5 litri la cilindrata massima dei motori.[1]

Versioni e caratteristiche

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Di seguito vengono riportate le principali caratteristiche tecniche delle versioni appartenenti alle serie W108 e W109:

Modello Sigla Motore Cilindrata
cm³
Alimentazione Potenza
CV/rpm
Coppia
Nm/rpm
massa a vuoto
kg
Velocità
max
0–100 km/h
s
Consumo medio
l/100 km
Anni di
produzione
Esemplari
prodotti
Serie W108
250S 108.012 M108 I
(108.920,924)
2496 Carburatore 130/5400 194/4000 1440 180 12"8 11.7 09/65-03/69 74.677
250SE 108.014 M129 I
(129.980)
Iniezione 150/5500 216/4200 1480 190 11"8 11.7 09/65-01/68 55.181
280S 108.016 M130V28
(130.920,921)
2778 Carburatore 140/5200 224/3600 1470 185 12"5 12.3 01/68-09/72 93.666
280SE 108.018 M130E28
(130.980,984)
Iniezione 160/5500 240/4250 1495 190 10"5 12.3 01/68-09-72 91.051
280SEL 108.019 1525 01/68-04-71 8.250
300SEb 108.015 M189 VIII
(189.989)
2996 170/5400 251/4000 1560 190 11"2 12.5 08/65-12/67 2.737
280SE 3.5 108.057 M116E35
(116.980,980)
3499 200/5800 286/4000 1555 210 9" 13 03/71-09-72 11.309
280SEL 3.5 108.058 1585 03/71-09-72 951
280SE 4.5
(solo USA)
108.067 M117E45
(117.984)
4520 195/4500 358/3000 1660 200 11" 14 05/71-11/72 13.527
280SEL 4.5
(solo USA)
108.068 1690 8.173
Serie W109
300SEL 109.015 M189 VII
(189.988)
2996 Iniezione 170/5400 251/4000 1640 190 11"2 12.5 03/66-12/67 2.369
300SEL 2.8 109.016 M130E28
(130.981)
2778 170/5750 240/4500 1630 195 10"5 12.3 02/68-01-70 2.519
300SEL 3.5 109.056 M116E35
(116.981,991)
3499 200/5800 286/4000 1630 210 9" 13 11/69-09/72 9.583
300SEL 4.5
(solo USA)
109.057 M117E45
(117.981)
4520 195/4500 358/3000 1670 200 11" 14 05/71-10/72 2.553
300SEL 6.3 109.018 M100
(100.981)
6332 250/4000 500/2800 1780 220 6"5 15.5 12/67-09/72 6.526
  1. ^ Il debutto vincente della 300SEL 6.8 AMG, su motorsportblog.it. URL consultato il 29 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2015).

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